In una disperata fame di "roulottes,, abbiamo dato un tetto a 210 famiglie

In una disperata fame di "roulottes,, abbiamo dato un tetto a 210 famiglie La colonna della solidarietà è giunta ieri in Friuli In una disperata fame di "roulottes,, abbiamo dato un tetto a 210 famiglie Delle 113 roulottes nuove acquistate dai lettori de "La Stampa" 70 sono a Ovaro, 30 a San Daniele, 4 a Forgaria, 9 a Artegna e Maiano - Consegnate anche 59 roulottes della Regione Piemonte e 41 della S. Vincenzo / nostri Inviati ci telejonano da Udine: Si e concluso alle 9,30 di ieri, con mezz'ora di anticipo sulla tabella di marcia, il trasferimento delle 210 roulottes offerte al friulani dalla comunità piemontese. All'aeroporto militare di Rivolto-Canipoformido tutto era già predisposto per ricevere la imponente « colonna della solidarietà » e smistarla, In gruppi più o meno numerosi, verso le zone colpite dal sismo: meno di due ore dopo l'arrivo, i caravan de La Stampa (113), della Regione (59), della San Vincenzo (41), viaggiavano guidati da volontari alla volta di Ovaro, San Daniele, Buia, Gemona, Forgaria, Artegna, Maiano, Colloredo di IVfontalbano, Cividalc. Ragogna. he 113 roulottes acquistate dai nostri lettori sono state destinate a Ovaro, nell'alta Valle del Tagliamento (quasi 70), a San Daniele (30), a Forgaria, Artegna, Maiano le altre. Se tutto è andato bene durante i trasferimenti, alcuni intoppi hanno rallentato invece l'assegnazione dei caravan: ed è meglio parlarne subito perché sono testimonianza, oltre che di una disperata fame di roulottes, anche di una organizzazione un po' precaria nonostante gli sforzi di tutti. E' un dramma immenso e sfrangiato in mille rivoli che non sempre possono essere individuati. Un piccolo esempio ieri mattina, dopo che la prefettura ci aveva consegnato un elenco di famiglie che avevano un assoluto Disogno di caravan a Ovaro. Un lungo serpente di settanta roulottes — 260 posti letto — si è inerpicato sotto il sole sino al paese lasciandosi alle spalle le tragiche rovine di Gemona e di Venzone, superando Tolmezzo e Villa Santina, con le case abbandonate e la gente in lacrime che nei prossimi giorni dovrà evacuare la zona. Ovunque paura e desolazione. Ed eccoci a Ovaro, un paese con vocazione contadina che il j ! j j sismo ha inclinato ma non è riuscito a cancellare. Mostriamo I al sindaco il foglio della prefettura di Udine con le assegnazioni. Ci dice: «Purtroppo questo elenco è superato dagli eventi: è una richiesta della coltivatori diretti per contadini dannegj qiati dal terremoto. Ma le scos! se degli ultimi giorni hanno pegj qiorato una situazione già tragij ca: oggi in comune abbiamo un nuovo elenco, altre 150 famiglie, I che al momento attuale vivono ; In condizioni ancora più difficili. I La prefettura ha considerato come complessivi per l'intera no-1 stra zona dati che invece sono parziali». C'è stata qualche reazione anche accesa. I volontari della San Vincenzo, nello spirito di ricerca di un contatto umano con la gente colpita dal terremoto, desideravano essere loro stessi a consegnare i caravan ai primi assegnatari. Dopo qualche minuto si è deciso di accettare invece l'impegno del sindaco che formerà nuove graduatorie dopo riunioni con la cittadinanza, assumendosi la responsabilità di comunicare a Udine le sostituzioni. Analoghi problemi, anche se in tono mi¬ nore, a San Daniele: pure qui risolti con la collaborazione di sindaco e vicesindaco. Sfasature organizzative comprensibili se viste nel quadro generale che si fa ogni giorno più drammatico; l'inverno che incombe, l'esodo massiccio, la necessità di mantenere nella regione vita produttiva agricola e industriale. Come ha ricordato il commissario straordinario del governo, Zamberlettl, ringraziando, a Rivolto, pochi minuti dopo l'arrivo, gli organizzatori e i volontari della colonna piemontese. Ieri con le nostre roulottes ab¬ biamo riempito l'intero gigantesco piazzale dell'aeroporto: un colpo d'occhio incredibile con le centinaia di tetti bianchi sotto 11 sole dopo una marcia quasi cronometrica di oltre cinquecento chilometri. Tutti sentivamo in noi una sorta di orgoglio: poi il campo si è svuotato a poco a poco e ogni gruppo ha toccato con mano in zone diverse la realtà di una regione che, per non soccombere, ha ancora bisogno di mille volte tanto. Servizio di Roberto Reale e Renato Rizzo he diLa distesa delle « roulottes » nell'aeroporto di Campoformido presso Udine ieri mattina appena arrivate da Torino

Persone citate: Colloredo, Maiano, Renato Rizzo