Lefebvre: io continuerò anche se Roma non vuole

Lefebvre: io continuerò anche se Roma non vuole Conferenza a Econe, dopo Castel Gandolfo Lefebvre: io continuerò anche se Roma non vuole Il vescovo ripete che è deciso a contestare il Concilio Vaticano II \ una (Dal nostro corrispondente) Berna, 15 settembre. Monsignor Marcel Lefebvre non si arrende: durante una conferenza-stampa tenuta oggi al seminario di Econe, roccaforte del suo movimento ri- ! ! belle, ha confermato ai giornalisti che continuerà a contestare le decisioni del Concilio. Invitato a definire con chiarezza ancora maggiore il suo atteggiamento, il presule sospeso «a divinisi) da Paolo VI non ha esitato ad aggiungere: «Posso dirvi che l'incontro con il Papa non mi ha indotto a rinunciare al mio attaccamento alla Chiesa tradizionalista. Dall'udienza accordatami sabato scorso dal Santo Padre non è scaturita la base per una futura intesa, ma i colloqui hanno avuto più che altro il carattere di presa di contatto che, lutto sommato, si è rivelata assai positiva». Anche oggi il capo della comunità di Econe, villaggio situato nelle vicinanze di Sion, capoluogo del Vallese, si è mostrato molto affabile coi cronisti, ha risposto in modo esauriente alle numerose domande, cercando tuttavia di convincere i presenti della validità delle sue tesi. Indubbiamente il vescovo ribelle fa di tutto per accattivarsi le simpatie della stampa internazionale. Basti dire che ieri sera il suo segretario personale si era messo in contatto telefoI nico coi corrispondenti dei maggiori quotidiani francesi ed anglo-sassoni per invitarli all'odierna conferenza-stampa. I risultati dell'incontro organizzato da monsignor Lefebvre nel suo feudo di Econe sono tuttavia deludenti: dalle sue parole non è emerso nulla di nuovo circa i motivi del suo attuale dissidio con il Vaticano Sollecitato a svelare alcuni particolari del retroscena del suo incontro con Paolo VI, il vescovo ribelle ha detto: «Non escludo che il governo d1 Parigi sìa intervenuto presso la Santa Sede per anticipare la data dell'udienza. Conviene ricordare che Gìscard d'Estaing venne eletto coi voti dei cattolici e certamente il Presidente francese ha ritenuto opportuno assicurarsi l'ulteriore appoggio dei tradizionalisti». Nella seconda parte della sua conferenza-stampa ad Econe, l'arcivescovo sospeso «a divinis» si è soffermato a lungo sulla questione delle ordinazioni di preti fedeli alla Chiesa tradizionalista: «Posso annunciarvi che nei prossimi giorni è atteso ad Econe l'arrivo di una quarantina di nuovi seminaristi, in grandissima parte di lingua francese. Spero nondimeno che un giorno o l'altro — ha proseguito monsignor Lefebvre — riuscirò a mettermi d'accordo con i competenti uffici del Vaticano sul problema delle ordinazioni. Certo è comunque che all'inizio del prossimo anno procederò ad una nuova serie di ordinazioni secondo il rito tridentino». Dato che i giornalisti presenti hanno sollecitato altre spiegazioni sulla delicata questione, Lefebvre ha aggiunto: «Secondo il mio punto di vista, le ordinazioni degli allievi formati nel seminario di Econe sono più che legittime. Come sapete, il diritto canonico prevede un certo numero dì casi straordinari. Come sapete, in determinati casi qualsiasi cattolico ha la facoltà di impartire i sacramenti, a cominciare dal battesimo. Altrettanto possono fare i fedeli della Chiesa cattolica. Da un punto di vista morale anch'io mi trovo in una situazione straordinaria e, per conseguenza, giudico legittime le ordinazioni di preti effettuate nelle scorse settimane». Si è appreso che gli adepti di monsignor Lefebvre, in grandissima parte cattolici svizzeri, hanno già raccolto la somma di 4 milioni di franchi per costruire una nuova basilica che diventerebbe il centro simbolico della Chiesa tradizionalista. Secondo il quotidiano zurighese TagesAnzeiger la progettata basilii ca dovrebbe sorgere nei pressi di Econe. I. f. !

Persone citate: Castel Gandolfo Lefebvre, Lefebvre, Marcel Lefebvre, Paolo Vi, Vallese

Luoghi citati: Berna, Econe, Parigi, Roma