La Malfa dite "no" al pci

La Malfa dite "no" al pci Elezioni quartieri La Malfa dite "no" al pci L'on. Giorgio La Malfa ha risposto ieri con una nota al pel torinese che aveva proposto un accordo fra i partiti democratici per l'elezione dei comitati di comprensorio e del consigli di quartiere in grado di garantire « la rappresentanza di tutte le forze politiche minori ». Come abbiamo riferito, il pri la scorsa settimana aveva deciso di presentare, per l'elezione di questi organismi, liste proprie con il simbolo dell'edera. La Malfa precisa ora: « E' inaccettabile e pericolosa l'idea del pei, che i partiti maggiori debbano garantire, al loro interno, voci politiche diverse. Sono i sistemi elettorali che devono garantire la pluralità delle impostazioni politiche. Da questo l'importanza che annettiamo alla discussione del regolamento per l'elezione dei consigli di quartiere ». Aggiunge: « Le elezioni si fanno per stabilire il peso relativo delle diverse impostazioni politiche e se le liste sono unitarie, questo peso non è più assegnato dagli elettori, ma dalle decisioni preelettorali dei partiti stessi. Con il che la democrazìa diviene una formula priva di contenuto ». Questi i principali motivi per cui il pri presenterà liste proprie, In cui saranno presenti non solo repubblicani, « ma anche cittadini e gruppi indipendenti che si riconoscano in una posizione politica laica e riformatrice: quindi né nella de o nel pei ».

Persone citate: Giorgio La Malfa, La Malfa