Oggi il governo decide su 450 miliardi di tasse di Emilio Pucci

Oggi il governo decide su 450 miliardi di tasse Importante riunione del Consiglio dei ministri Oggi il governo decide su 450 miliardi di tasse Rimasti "bloccati" dalla nota sentenza della Corte costituzionale sul cumulo - Provvedimenti immediati a favore dei borsisti universitari e del personale non insegnante Roma, 13 settembre. Il rapido recupero delle quote di imposta personale che si sarebbero dovute pagare insieme con quelle del «cumulo», per un importo di circa 450 miliardi di lire, sarà il primo impegno economico del governo Andreotti. Il testo dei disegno di legge è già pronto e sarà approvato nel Consiglio dei ministri di domani mattina. All'ordine del giorno della seduta figurano anche un provvedimento per migliorare il trattamento economico dei contrattisti e borsisti universitari e un altro per pagare un acconto sui miglioramenti previsti per il personale non docente della scuola materna, primaria, secondaria e artistica. Inoltre, il ministro degli Esteri Forlani riferirà sull'incontro informale di sabato scorso a L'Aia con i colleghi della Cee nel corso del quale è stata ribadita l'esigenza di una linea comune nei confronti della crisi libanese. La dichiarazione di illegittimità del cumulo, pronunciata nel luglio scorso dalla Corte costituzionale, ha praticamente «congelato» circa 900 miliardi di versamenti al fisco. Di questa cifra, 500 miliardi riguardano strettamente il «cumulo», mentre i rimanenti 450 miliardi riguardano tasse personali relative ai redditi del 1974, e dichiarate nel 1975, che devono essere pagate in ogni caso. Il provvedimento di domani sbloccherà appunto questa parte di imponibile separato dei coniugi; l'invio delle nuove cartelle è previsto per dicembre e gennaio. Per i 500 miliardi del cumulo, invece, si provvederà, forse nella seconda metà di ottobre, all'emanazione di una nuova normativa fiscale. Per ricalcolare tutte le imposte, disaggregando il cumulo, basterà comunque reinserire negli elaboratori i nastri già memorizzati con i dati relativi ai singoli contribuenti. Il disegno di legge per l'adeguamento delle somme corrisposte ai borsisti riguarda i laureati titolari dei contratti quadriennali previsti dall'articolo 5 delle «misure urgenti» del 1973 e i laureati titolari degli assegni biennali di formazione scientifica e didattica previsti dal successivo articolo 6. Tenuto conto che i livelli originari non sono risultati tali da incoraggiare i giovani — e specialmente i più capaci — a proseguire l'attività di studio e di ricerca, il provvedimento porta l'importo dei contratti quadriennali da due milioni e 500 mila lire annue a tre milioni e 400 mila lire; i borsisti avranno, invece di un milione e 800 mila lire annue, due milioni e 700 mila lire. Gli aumenti decorreranno dal primo luglio 1976; l'onere per quest'anno si aggirerà intorno ai cinque miliardi. Per il personale non insegnante della scuola materna, primaria e secondaria, si tratta invece di applicare la legge 382 del 1975, che ha lasciato agli accordi sindacali la determinazione del trattamento economico per le varie categorie di dipendenti civili dello Stato (esclusi i dirigenti e i magistrati). Nel maggio scorso è stato concordato tra il governo e le organizzazioni sindacali (confederazioni e organismi autonomi) il pagamento a questo personale di una somma mensile di 11 mila lire dal primo luglio 1976 e di 23 mila lire dal primo luglio 1977. Per attuare la decisione sono necessari due provvedimenti distinti: un decreto per l'esecuzione degli accordi e un disegno di legge per la copertura dell'onere conseguente, che è di sette miliardi per il 1976 e di 22 miliardi per il 1977. Il Senato riprenderà l'attività legislativa, dopo le vacanze estive, mercoledì prossimo, con un provvedimento governativo riguardante il problema della fuga dei capitali all'estero. Si tratta del decreto legge che proroga fino al 19 novembre di quest'anno la legge sulle agevolazioni per favorire il rientro dei capitali in Italia. Emilio Pucci

Persone citate: Andreotti, Forlani

Luoghi citati: Italia, L'aia, Roma