Protesta indetta dal sindacato autonomo

Protesta indetta dal sindacato autonomo Protesta indetta dal sindacato autonomo Porta Nuova paralizzata 24 ore per uno sciopero Disagi dei viaggiatori - Cgil, Cisl, Uil "Manca una proposta credibile. Così non si contro l'agitazione: risolvono i problemi Le previsioni erano che lo sciopero di 24 ore dei ferrovieri, proclamato dal sindacato auto, nomo « Fisafs » e conclusosi ieri sera alle 21, non avrebbe avuto ripercussioni importanti nel Compartimento di Torino. CI si attendeva qualche ritardo e disguido nella circolazione dei treni a lunga distanza, come durante precedenti agitazioni degli autonomi, ma niente di più. Invece le cose sono andate in modo diverso. L'adesione allo sciopero è stata sensibile. La Fisafs segnala una partecipazione del 70 per cento con punte del 90 In campo nazionale e del 5060 per cento nel Compartimento piemontese. In realtà la stazio. ne di Porta Nuova è stata praticamente bloccata. Per ovviare il più possibile al disservizio i dirigenti delle ferrovie hanno fatto uso di autopullman. Durante lo sciopero sono stati a disposizione dei viaggiatori a Porta Nuova circa 20 automezzi, che partivano secondo le necessità per portare gli utenti a destinazione, nel caso di brevi distanze, prelevarli da altre stazioni od accompagnarvell per i lunghi percorsi. Il treno che doveva arrivare domenica sera da Reggio Calabria si è fermato a Genova e solo ieri mattina ha potuto prò. seguire per Torino. Quello di Napoli che ieri mattina avrebbe dovuto raggiungere Porta Nuova alle 8,03, ha terminato 11 servizio alle 8,35 a Moncallerl. I viaggiatori hanno proseguito la corsa in pullman. Molti altri treni, compresi quelli dei « pendolari » che lavorano In città e risiedono in provincia, non hanno funzionato per mancanza di personale vario, dai macchinisti agli addetti alle manovre ed al segnali di stazione. I rappresentanti del sindacato autonomo affermano che se « i dirigenti delle ferrovie si fossero comportati come fanno in occasione degli scioperi indetti da Cgil, Cisl, Uil, la circolazione dei treni sarebbe stata sospesa 24 ore ». Invece il Centro operativo compartimentale ha cerca, to di servire il meno peggio possibile i viaggiatori, sottoposti ugualmente a gravi disagi: lunghe, inutili attese a Porta Nuova, soste di ore in stazioni intermedie; impossibilità di raggiungere in tempo il posto di lavoro; estenuanti viaggi su treni len. t issimi. Gli autonomi accusano il Centro operativo compartimentale di avere svolto un'azione « antisciopero ». Dicono: « Sono state violate norme contrattuali e di sicurezza con un uso indiscriminato del Genio ferrovieri anche per il funzionamento dì impianti che richiedono manovre molto delicate e che solo gli esperti conoscono. Ciò con il rischio di incidenti gravi. I treni che hanno viaggiato domenica e ieri erano condotti con " marcia a vista ", il che significa che il macchinista doveva procedere a velocità molto basse per potersi fermare in tempo in caso di ostacolo essendo incustoditi passaggi a livello, bloccate stazioni e manovre che garantiscono la sicurezza della circolazione». Le prospettive non sono rosee. Gli autonomi annunciano «altre agitazioni entro breve termine ». La vertenza ha per oggetto il rinnovo del contratto. Un motivo che interessa tutta la categoria e quindi anche i sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil. Ma questi sono divisi sull'entità delle richieste economiche: d'accordo per un aumento di 30 mila lire mensili uguale per tutti, dissentono sul riconoscimento dell'anzianità. La Cgil tende a contenere i miglioramenti, mentre la Cisl punta ad ottenere di più. Il sindacato autonomo chiede un aumento di 100 mila lire al mese e la prospettiva alletta. « Non c'è da stupirsene — ci ha detto ieri un capo-stazione — chi ha il mio grado ed è sovraintendente guadagna 350 mila lire al mese con una tredicesima mensilità che si aggira sulle 150 mila lire perché mancano le indennità accessorie ». Le divergenze non hanno ter. mato l'attività dei sindacati confederali. Ieri pomeriggio i direttivi compartimentali dei ferrovieri della Cgil, Cisl, Uil si sono riuniti con le segreterie regionali e provinciali delle rispettive organizzazioni per definire le proposte rivendicative su cui Impostare il rinnovo del contratto di lavoro. Hanno anche valutato lo sciopero degli autonomi rilevando che la « partecipazione limitata appare maggiore data la particolare organizzazione del servizio». Cgil, Cisl, Uil affermano che gli autonomi hanno colto « uno stato d'animo di diffuso malcontento », ma giudicano « pericolosi questi scioperi perché manca una proposta credibile ». Inoltre la partecipazione alla protesta « non può essere considerata adesione a posizioni moderate ed antiriformistiche. Così non si risolvono i problemi dei ferrovieri, né come lavoratori, né come cittadini ». CIMAT — I duecento operai licenziati hanno chiesto un incontro con i parlamentari e le forze politiohe della città per discutere sul futuro dell'azienda. La riunione non è ancora stata fissata, ma si parla di venerdì pomeriggio. Continuano le voci sul contatti fra i rappresentanti legali della Cimat e probabili acquirenti. Gli americani starebbero trattando con alcuni imprenditori privati.

Luoghi citati: Genova, Napoli, Reggio Calabria, Torino