Un unico voto salva la Gran Bretagna dal disastroso sciopero dei marittimi di Mario Ciriello

Un unico voto salva la Gran Bretagna dal disastroso sciopero dei marittimi Il sindacato ha deciso (8 contro 7) di rinviare l'agitazione Un unico voto salva la Gran Bretagna dal disastroso sciopero dei marittimi (Dal nostro corrispondente) Londra, 11 settembre. Il voto di un solo uomo ha salvato la Gran Bretagna dal disastroso sciopero dei marittimi. Alle 2,30 di questa mattina, sabato, con 8 suffragi contrari e 7 favorevoli, la direzione della National Union of Seamen ha deciso di rinviare di quindici giorni la grande protesta che sarebbe dovuta cominciare a mezzanotte. E' una vittoria del Tue, la Confederazione sindacale, cui spetta tutto il merito d'aver convinto i 15 esponenti dei marittimi, in ben 12 ore di discussioni, ad abbandonare il loro bellicoso atteggiamento. Ancora iersera alle 23, alla pri- ma votazione, soltanto 3 dei 15 s'erano pronunciati per una sospensione dello sciopero. Dire che il Tue ha sottoposto l'esecutivo dei marittimi a energiche pressioni sarebbe un eufemismo. L'ha redarguito e minacciato. Jack Jones, leader del più potente sindacato britannico e architetto del « contratto sociale », ha detto ai capi della Union ribelle: «Dal modo in cui vi state comportando devo dedurre che siete disposti a distruggere il vostro sindacato, l'industria marittima nazionale e lo stesso governo laborista». Più tardi, verso mezzanotte, dinanzi al caparbio rifiuto dei marittimi di accettare qualsiasi compromesso, il segretario generale del Tue Len Murray lanciava un ultimatum. O differite lo sciopero o la vostra Union sarà espulsa dal movimento sindacale. Il monito otteneva l'effetto desiderato. Dopo quanto è avvenuto è improbabile che, fra due settimane, i marittimi balzino nuovamente all'attacco. Ormai sanno che gli altri sindacati non soltanto non li aiuteranno, ma anzi li osteggeranno. Può darsi inoltre che i negoziati «tecnici» dei prossimi giorni portino qualche beneficio finanziario alla gente di mare britannica. La National Union of Seamen vuole subito un aumento settimanale di sei sterline, come parte di un miglioramento ottenuto nel '75, prima che entrasse in vigore la politica dei redditi. E' un aumento che non può ottenere; potrà avere soltanto 4 sterline a partire dal gennaio '77: ma le trattative potrebbero arrotondare questa somma con qualche concessione ai marittimi costretti a orari e ad attività particolarmente pesanti. Questo week-end vede Jack Jones, Len Murray e gli altri moderati che guidano la Confederazione sindacale in posizione di prestigio e di forza. Mercoledì, il congresso di tutte le Unions a Brighton ha approvato la politica dei redditi e il «contratto sociale»: oggi, l'Inghilterra tutta, governo, industria, finanza, stampa e semplici cittadini, sono grati al Tue per aver salvato l'economia da uno sciopero devastatore. Ma non è un potere I | I privo di ansie. Il congresso ha rivelato che i sindacati cominciano a mordere il freno, che sono stanchi di fare sacrifici, che non vogliono altri regressi nel loro tenore di vita. L'autodisciplina sta sgretolandosi. Con l'agosto '77 finiranno gli attuali accordi «volontari» tra il governo e il Tue per limitare le retribuzioni, accordi che erano stati preceduti tra l'agosto '75 e l'agosto '76 da un anno di politica obbligatoria dei redditi. Il premier Callaghan sperava fino a poche settimane fa di poter prolungare queste intese, in una forma o nell'altra, fino all'estate '78, ma è chiaro adesso che dovrà riesaminare i suoi piani. Sotto le crescenti pressioni della base. Jack Jones e gli altri hanno fatto capire che la collaborazione con il governo proseguirà, ma che le formule rigide e fisse dovranno essere sostituite nel '77 da un «ordinato ritorno alla libera contrattazione». Non sarà un ritorno facile, bisognerà soddisfare molte esigenze, economiche e umane. L'ostacolo potrebbe essere aggirato premiando, con particolari concessioni, la produttività, la preparazione e l'anzianità: dilatando cioè quelli che qui chiamano differentials. Sarà interessante vedere cosa avverrà perché nessun Paese è mai riuscito a disfarsi senza scosse di una strategia fondata su un rigoroso controllo dei redditi. C'è il pericolo di un'esplosione salariale. L'esperimento inglese potrebbe insegnare al mon| do una nuova strada. Mario Ciriello

Persone citate: Callaghan, Jack Jones, Len Murray

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra