Ex ministro svela (dopo 20 anni) il mistero dell'operazione Suez

Ex ministro svela (dopo 20 anni) il mistero dell'operazione Suez La verità di Pineau sullo sbarco anglo-francese Ex ministro svela (dopo 20 anni) il mistero dell'operazione Suez (Nostro servizio particolare) | Parigi, 9 settembre. I ■ Presi la macchina, e, seguendo le strade lungo la Senna, | giunsi a Sèvres, dopo aver fatto attenzione a non essere pedinato. I Nell'oscurità, ebbi qualche diffi-1 colta a trovare la strada e la ! villa dell'appuntamento, ma alla ! fine, era ormai l'ora di cena, venni introdotto nella sala. C'era l tutta la delegazione israeliana ad ' aspettarmi: Ben Gurion, Golda Melr, Moshe Dayan e Shimon Peres ». L'incontro segreto di Sèvres non è il momento culminante di un romanzo di fantapolitica, è un estratto del libro di Christian Pineau, ministro degli Esteri del governo di Parigi ai tempi della spedizione anglo-francese In Egitto, nel 1956. A distanza di ventanni, Pineau svela adesso i retroscena, le trattative segrete intercorse fra inglesi, francesi e j israeliani alla vigilia dello scop- | pio della guerra seguita alla na- , zlonallzzazione del Canale di Suez | compiuta da Nasser. DI questo | • Trattato di Sèvres » sono state divulgate negli ultimi anni ver- \ sioni più o meno fantasiose, ed l ora Pineau, che fu uno del prò- I tagonisti di quegli accordi, vuole ristabilire - la verità storica » con j il libro che sarà edito da Laflont i e del quale France Soir pubblica / principali estratti. Viene confermata, anzitutto, la missione segreta in Francia dei maggiori esponenti del governo di Israele. Perché l'incontro si tenne proprio a Sèvres? L'ex ministro Pineau spiega che questo centro, vicino all'aeroporto militare di Villacoublay, assicurava le condizioni di maggiore segretezza. Qui, in quattro giorni di trattative serrate (dal 21 al 24 ottobre) si giunse all'accordo a tre, fra Israele, Gran Bretagna e Francia, In base al quale lu decisa l'oflenslva Israeliana nel Sinai e la contemporanea spedizione anglo-francese nel Canale di Suez. Da una parte la missione israeliana: Ben Gurion - che possedeva già i tratti dell'immortalità », Golda Meir, dall'apparenza di «una nonna preoccupata per i nipotini », Dayan, • un pirata dei Caraibi al momento dell'arrembaggio ». Dall'altra parte, il premier francese Guy Mollet e il fido Pineau, il primo ministro inglese Eden e II suo ministro degli esteri Selwyn Lloyd: questi i depositari del • gran segreto di Sèvres ». Ma dietro di loro, protagonisti di un dramma che stava per consumarsi, Nasser, il nuovo leader egiziano, che, nazionalizzando il Canale di Suez, aveva coagulato contro di sé l'opposizione, il desiderio di rivalsa di inglesi e francesi; e gli americani, il presidente Eisenhower e l'onnipotente Poster Dulles, preoccupati di non far scoppiare la guerra prima delle elezioni. Il 6 novembre. E' a Sèvres che Ben Gurion dichiara esplicitamente: « La decisione israeliana di scatenare l'offensiva contro l'Egitto è presa ». e chiede l'Intervento aereo angloIrancese per neutralizzare l'aviazione egiziana, che minacciava le città israeliane. La collaborazione della Francia e della Gran Bretagna è più generosa, un corpo da sbarco avanzerà nella zona di Suez fino al 6 novembre, quando l'ultimatum americano lo bloccherà. Pineau ricorda nel suo libro la telefonata di Eden a Mollet il pomeriggio del 6 novembre. » Eisenhower mi ha concesso dodici ore per ordinare il cessate • il fuoco », esclama costernato il Premier inglese, e Mollet, che stava ricevendo Adenauer, gli risponde: « Chiedete una proroga, in due giorni guadagneremo altro terreno ». « Non è più possibile, ho accettato », sbotta Eden. Segue un lungo silenzio. Adenauer, che aveva compreso, consiglia Mollet: « Al suo posto accetterei, è la cosa più saggia ». E anche la Francia accetta, si chiude uno dei più controversi episodi di quest'ultimo quarto di secolo. Se l'America non avesse bloccato la spedizione di Suez la storia del Medio Oriente avrebbe avuto un corso diverso? p. pat.