Negli Stati Uniti il pilota russo fuggito dall'Urss con un Mig 25

Negli Stati Uniti il pilota russo fuggito dall'Urss con un Mig 25 Ha lasciato ieri il Giappone Negli Stati Uniti il pilota russo fuggito dall'Urss con un Mig 25 Tokyo, 9 settembre. | Il tenente Belenko, il pilota j sovietico che era giunto lunedì in Giappone con un «Mig 25», è partito oggi alla volta ì degli Stati Uniti dove ha ottenuto asilo politico. La polizia giapponese ha riferito che Viktor Ivanovic Belenko, 29 anni, ha lasciato Tokyo su un aereo della «Northwest Orient», diretto, via Honolulu-Los Angeles, a Minneapolis. Lunedì scorso il pilota sovietico era giunto all'aeroporto di Hakodate, nel Giappone settentrionale, dopo essere partito da una base aerea militare in Siberia: pilotava un «Mig 25», uno degli apparecchi da combattimento più sofisticati del mondo. Il governo giapponese e l'ambasciata americana a Tokyo non hanno commentato la partenza di Belenko, il cui nome non figurava nemmeno sulla lista dei passeggeri del volo 22 in partenza da Tokyo e diretto negli Stati Uniti. L'Unione Sovietica ha invece ufficialmente protestato per il fatto che il Giappone si è ripetutamente rifiutato di accogliere le richieste dì Mosca per la restituzione dell'aereo e del suo pilota. La protesta è stata consegnata al ministero degli Esteri giapponese dall'ambasciatore sovietico Dimitri Polyanski. Nella nota il governo sovietico sottolinea i seguenti punti: 1 ) l'atterraggio del « Mig 25 » è stato forzato ed involontario; 2) il tenente Viktor Ivanovic Belenko ha espresso il proprio desiderio di ottenere l'asilo politico negli Stati Uniti a causa della violenza fisica esercitata dai giapponesi contro di lui; 3) il governo sovietico ha motivo di ritenere che l'atteggiamento non amichevole del Giappone sia dovuto all'intervento di un Paese terzo. Parlando con alcuni giorna- j listi, subito dopo la presenta- [ ! zione della nota di protesta, j , l'ambasciatore sovietico ha : i sostenuto che alcune riprese ! filmate e altro materiale fotografico mostrano chiaramen- ! te come Belenko, subito dopo il suo atterraggio ad Hakoda- ! te, sia stato trattenuto con la j forza. «In alcune foto — ha ' detto Polyanski — si vede il | pilota ammanettato mentre i viene cacciato dentro una macchina della polizia». Forse per allentare la ere-1 scente tensione nei rapporti1 tra VUrss e il Giappone dopo I /'«affare di Hakodate», le au- ' torità di Tokyo hanno per- \ messo, poco prima che Belenko lasciasse il Paese, diretto negli Usa, che alcuni funzio- ! nari dell'ambasciala sovietica | parlassero con il pilota. Sulla conversazione, che sembra sia durata pochissimi minuti, il riserbo è assoluto. Successivamente il ministero degli Esteri giapponese non ha escluso la possibilità che il Mig 25 possa essere restituito a Mosca. Un portavoce governativo ha comunque respinto tutte le accuse contenute nella nota di protesta sovietica, pur riaffermando che il Giappone intende mantenere buone reta- zioni con Mosca e che ritiene che «si possano evitare spiacevoli ripercussioni in seguito all'incidente». Il portavoce ha anche precisato che Tokyo non ha passato alcuna informazione sul Mig 25 a Paesi stranieri. L'aereo si trova ancora ad Hakodate, è stato esaminato da esperti giapponesi, ma — ha precisato un portavoce — «pur avendo fatto diversi Paesi della Nato richiesta di poter esaminare l'aereo, a nessun esperto straniero è stato concesso l'autorizzazione a vedere il jet». Belenko è apparso tranquillo e di buon umore. Ha passato gran parte del tempo che precedeva la partenza giocando a scacchi con i poliziotti giapponesi che lo sorvegliavano ed ha dichiarato che da due anni progettava la sua fuga dall'Urss. Iscrìtto al partito comunista, ha lasciato in Siberia la moglie e il figlio. ( Ansa-Af p-Upi-Ap ) ; ' i Tokyo. II pilota sovietico Belenko (a sinistra) arriva in auto all'aeroporto (Tel. Upi)

Persone citate: Dimitri Polyanski, Viktor Ivanovic Belenko