La mappa del potere in Cina

La mappa del potere in Cina La mappa del potere in Cina // potere In Cina: Il quadro che pubblichiamo, e la nota esplicativa che lo accompagna, sono tratti dall'ultimo libro sulla Cina di Alberto Cavallari, che proprio in questi giorni viene messo in vendita. Il volume, edito da Garzanti, in edizione tascabile, raccoglie i due « reportages •: « Una lettera da Pechino », e « La Cina dell'ultimo Mao », quest'ultimo frutto di un viaggio in Cina compiuto lo scorso anno da Cavallari per La Stampa. // volume è completato da una nota aggiuntiva sugli avvenimenti del 1976: la morte di Ciu En-lai, ii congedo dello stesso Mao dalla vita internazionale. Appendice 1 - Il potere In Cina La morte dei « capi storici » e le successive epurazioni (contro la destra di Liu, l'ultrasinistra di Lin. e contro il riabilitato Teng) hanno portato il massimo di rinnovamento e il massimo di crisi nel potere in Cina. Dopo la rivoluzione culturale, l'immissione di uomini nuovi nell'ufficio politico è stata incessante, formata da due ondate successive che hanno eliminato i ■ liuisti ■ e i ; » limpiaisti ». Ma la morte dei « capi storici » (dei quali Mao sarà l'unico sopravvissuto nel 76) ha creato contemporaneamente una situazione di vuoto nel vertice supremo, cioè nel comitato permanente. Sulla metà del 1976 questa crisi giunge al massimo dopo la morte di Ciu Teli, annunciata II 6 luglio, perché il potere in Cina assume (temporaneamente) una struttura anomala. Infatti, in diciotto mesi, il comitato permanente ha perduto quattro personalità: Tung Plwu, Kang Sfieng, Ciu En-lai, Ciu Teh. Non essendovi una immediata sostituzione, il potere si riduce transitoriamente a un quadrunvirato composto da Mao, Wang Hung-wen, Yeh Chien-ying, Chang Chiun-chiao. Potrebbe trattarsi di un » pentagono » se Li Teh-sheng esercitasse ancora le sue funzioni; ma continuano le voci sul suo allontanamento, almeno temporaneo. Naturalmente c'è d'attendersi una normalizzazione di questo potere. Ma è interessante registrare come, proprio accanto al parziale ■ congedo » di Mao le strutture di potere si siano, a un certo punto, colmate di vuoti che, certamente, riflettono la lotta per la successione. Si può forse presumere che i quattro vicepresidenti del comitato centrale esercitino funzioni nel comitato permanente. Ma fino all'estate '76 non vi è stata conferma ufficiale di ciò e si deve parlare correttamente di un quadrunvirato che — nella grande transizione — regge per un certo tempo la Cina. Il futuro consentirà di dire come e quando questa crisi verrà risolta. Nelle pagine seguenti si è cercato di rappresentare con un grafico l'evoluzione- del potere In Cina dal 1958 a questa crisi. Il partito comunista cinese, com'è noto, ha una struttura analoga a quella degli altri partiti comunisti. Il congresso elegge II comitato centrale, che designa l'ufficio politico; l'ufficio politico esprime il comitato permanente, cioè il vertice supremo. Ma nei periodo della rivoluzione culturale vi sono stati però organi eccezionali del potere: Il gruppo centrale incaricato della rivoluzione culturale presso il C.C., e II gruppo centrale incaricato della rivoluzione culturale presso l'esercito. Dal grafico (e dalle notizie che lo completano) si può seguire quindi l'avvicendamento delle gerarchie cinesi negli organi di partito, di governo, e della rivoluzione culturale, il lettore potrà certo integrarlo quando dall'attuale ■ quadrunvirato » si passerà a nuove scelte. La prima tavola rappresenta la composizione dell'ufficio politico nel periodo che va dal 1958 al 1976 (luglio): e cioè secondo le nomine decise in tre successivi congressi (Vili, IX, X) e posteriormente. Essa offre quindi il quadro del cambiamenti avvenuti nel massimo organo dirigente del pcc: prima e dopo la rivoluzione culturale; prima e dopo l'affare Lin Plao; con la stabilizzazione del 1975; dopo la morte di Ciu En-lai, dopo la crisi di Teng, fino al luglio 1976. Nel suo insieme, il grafico elenca tutti i membri dell'ufficio politico, salvo I membri supplenti. In questa tavola una linea grigia fa da separazione tra I componenti del comitato permanente, dell'ufficio politico e gli altri membri. Ma data la situazione del '76 sono collocati dentro la linea rossa non solo gli uomini del » quadrunvirato» che ufficialmente formano II comitato: Mao, Wang Hung-wen, Yeh Chien-ying, Chang Chlun-chlao. Vi abbiamo collocato anche I quattro vicepresidenti del comitato centrale perché, malgrado non si sia proceduto alle sostituzioni del quattro leaders morti (Tung Piwu, Kang Sheng, Ciu En-lai, Chu Teh) essi rappresentano comunque il « vertice >• del partito. Nella stessa zona abbiamo lasciato Li Teh-sheng, nonostante le notizie sulla sua « sospensione » dal comitato permanente. Queste notizie non sono soltanto contraddittorie. Nel luglio '76 non avevano ancora una chiara ufficialità. Leggendo verticalmente la tavola si hanno le liste complete dei dirigenti cinesi. Leggendo orizzontalmente, si seguono le due epurazioni avvenute con la rivoluzione culturale e con la liquidazione di Lin Piao. Allo stesso modo, si segue l'andamento di alcune riabilitazioni e l'immissione degli uomini nuovi sia nell'ufficio politico, sia nel suo comitato permanente. L'ultima colonna, riservata alla situazione del 1976, consente di verificare le stretto legame che in base alla costituzione si è formato nel '75 tra vertice del partito e governo. Alcune lettere, poste accanto ai nomi, segnalano caratteristiche particolari del membri dell'ufficio politico. Eccone il significato: (LM) dirigenti partecipanti alla Lunga Marcia; (M) moglie di Mao Tse-tung; (LP) moglie di Lin Piao; (U) rappresentanti dell'ultrasinistra liquidati Insieme a Lin Piao dopo essere entrati nell'ufficio politico con la rivoluzione culturale; (R) riabilitati; (S) uomini del gruppo di Shanghai considerati continuatori della rivoluzione culturale maoista; (AS) alleati del gruppo di Shanghai emersi tra il '66 e il '69. La mappa del potere: il vertice del PCC dal 1958 al 1976 (1) 1958: viii congresso 1969: ix congresso 1973: x congresso 1975 1976 Mao Tse-toung ilhi Mao Tsc-ioung ilm> Mao Tse-loung ilu> presidents del pcc, capo supremo di lutte le furze armale Chou En-lai am Chou En-Iai ilmi Chou En-Iai ilmi Chou En-lai ilmj 1" Chu Teh ilmi Chu Teh <lmj Chu Teh u mi Chu Teh <lmi f Rang Sheng Kang Sheng Kang Sheng f Tung Piwu (lmi Tung Piwu <lmi | Tung Piwu (urn t t Chang Chiun-chiao <si | Chang Chiun-chiao <» Chang Chlun-chiao tsi vice-primo minislro. capo del dipartimenlo miliiare , Yeh Chien-ying ilmi Yeh Chien-ying (lhi Yeh Chien-ying ilmi vicepresidente del pec, minislro delta difesa 1 Wang Hung-wen <si Wang Hung-wen isj viccpresidenle del pcc | Li Teh-sheng iaji Li Teh-shcng iah vicepresidenle del pcc. capo dei servizi politici dell'esercito Hua Kuo-feng Hua Kuo-feng vicepresidenle del kc, primo minislro Li Hsien-nien ilmi i.i Hsien-nien ilmi Li Hsien-nien ilmi Li Hsien-nien ilmi vice-primo minislro Yao Wen-yuan (sj yao Wen-yuan m Yao Wen-yuan (sj Chiang Ching imi Chiang Ching imi Chiang Ching imi Chen Hsi-lien chen Hsi-lien Chen Hsi-lien vice-primo minislro Hsu Shih-yu usu Shih-yu Hsu Shih-yu Chen Yung-kuei Chen Yung-kuei vice-primo minislro Chi Teng-kuei Chi Teng-kuei vice-primo minislro Wang Tunghsing Wang Tung-hsing Wu Teh Wu Teh Wei Kuo-ching Wei Kuo-ching (1) La linen grigia separa i componenti del cornitato permanente ddl'ufficio Le croceiic indicano i dirigenti deceduti; le strisce nere i dirigenti esiromessi politico e i vicepresidenli del comitato centrale del PCC dagii altri dirigenti o liquidati. che (anno parte dell'ufficio politico stesso. |.a tomporanea liquidazione di Liu Po-chen e controvorsa.