Tre arresti per il delitto al "Festival dell'Unità"

Tre arresti per il delitto al "Festival dell'Unità" Si sono costituiti, di notte, a Lecco Tre arresti per il delitto al "Festival dell'Unità" Nella tragica rissa morì il fratello dell'attore Castelnuovo - Assieme ai loro tre complici dovranno rispondere d'omicidio preterintenzionale (Dal nostro corrispondente) iLecco, 8 settembre. Si sono costituiti questa notte al carcere di Lecco, accompagnati dai loro avvocati, i tre ricercati per l'omicidio di Pier Antonio Castelnuovo, il militante comunista ucciso durante una rissa, domenica notte, al Festival dell'Unità. I tre — Pierino Marchio, di 19 anni, di Cerva (Catanzaro), Angelo Lo Coco, di 19 anni, palermitano, e Angelo Musolino, di 17 anni, calabrese, tutti abitanti a Lecco —, subito dopo il grave fatto di sangue erano fuggiti in auto, facendo perdere le loro tracce. Avevano poi telefonato ai genitori, probabilmente dalla Svizzera, che li avevano convinti a costituirsi. Sono cosi in carcere tutti e sei i responsabili della brutale uccisione del fratello dell'attore Nino Castelnuovo. L'uomo, come si ricorderà, venne finito a pugni e a calci dalla banda di teppisti durante una rissa. Subito dopo l'omicidio carabinieri e polizia riuscirono ad arrestare Salvatore Elia, di 21 anni, di Petronà (Catan- zaro), Antonino Romeo, di 17 auni, tunisino, e Sebastiano Caliò, di 19 anni, calabrese. Questi tre giovani, assieme agli altri tre che si sono costituiti stanotte, sono accusati, dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecco, dott. Oscar Mele, di omicidio preterintenzionale. Intanto, in base alle indagini, parrebbe confermato che il delitto non ha implicazioni politiche. Sono stati solo sei violenti, sei teppisti, forse ubriachi — per reazione all'invito loro rivolto a non far troppo chiasso — ad aggredire selvaggiamente Pier Antonio Castelnuovo. A Lecco si sono svolti i funerali della vittima. La cerimonia è stata seguita da migliaia di persone. a. c. verse ferite da arma da taglio al collo, da una pattuglia dei carabinieri sulla via Cristoforo Colombo, ad un chilometro da Ostia. Caricata su un'autoambulanza, la donna è morta durante il trasporto al centro traumatologico di Ostia. Fiorella Ragno, nota agli uffici della «Buoncostume» sin dal 1969 per la attività di prostituta, è stata uccisa con diverse coltellate che la hanno raggiunta al collo. Come tutti i giorni, anche oggi pomeriggio poco dopo le 15 si era recata in via Cristoforo Colombo, all'altezza della pineta di Castel Fusano, dove era solita attendere i clienti, a bordo della sua «500». Poco prima delle 17 una pattuglia dei carabinieri, in servizio nella zona, ha visto la donna venir loro incontro, barcollando e chiedendo aiuto. Raccolta dai carabinieri è stata portata al pronto soccorso di Ostia dove i medici le hanno fatto una trasfusione di sangue. La donna, priva di conoscenza, è morta nonostante i tentativi di salvarla. (Ansa)

Luoghi citati: Catanzaro, Lecco, Petronà, Svizzera