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La Fiera del Levante appuntamento col mondo INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Si inaugura domani 10 settembre la 40a Campionaria generale La Fiera del Levante appuntamento col mondo // mondo sì riaffaccili a Ilari. Produzione, commercio e consumo, uniti solidamente in un comune destino — se non va bene per uno dei Ire elementi, entrano in crisi anche gli altri due realizzano il loro tradizionale incontro alla Fiera del Levante: per esaminarsi e conjrontarsi reciproca/nenie, per tracciare le loro nuove linee operative in una realtà che cambia con ritmo impressionante. Siamo alla quarantesima edizione della Campionaria . Ancora più che nelle precedenti, uomini d'affari, operatori economici, aziende, esportatori e importatori, tulli coloro che, insomma, lamio parte del gran mondo economico e finanziario, trovano nella Fiera di quest'anno un jertilissimo terreno di trattativa ed insieme l'esalta indicazione e la precisa misura di quello che il mercato internazionale chiede al mondo del lavoro. Quanto sia importante questo appuntamento, lo si ricava da un dato: il costante incremento nel numero degli espositori, delle delegazioni, degli operatori che ogni anno arrivano a Bari per la Campionaria, il costante e sicuro aumento del volume di affari che vengono sottoscritti in Fiera. Il « messaggio » della Fiera del Levante raggiunge terre sempre più lonlane: all'edizione di quest'anno sono presenti, significativamente, nuovi Paesi africani: Ciad, Mali, Uganda, Repubblica Popolare del Congo, Somalia e Li- I berla. Accanto a quelli tradizionali, ecco dunque nuovi mercati ■■ che si aprono alla produzione ! europea, insostituibile mediatrice ! la Campionaria di Bari. Considerata per altro la tradizionale partecipazione dei Paesi Arabi, e di altri Paesi delia lascia cen- ' Iro-meridionale del Continente Nero, l'Africa si presenta come la regione del Terzo Mondo più ! rappresentala alla 40' edizione della Fiera dei Levante. E' una partecipazione di gran- , de significato, cos'i come lo è I quella dei Paesi dell'America Latina e dell'Asia. Quanto alla vecchia Europa, i suoi legami con I la Campionaria si rinsaldano di I edizione in edizione. In definiti- \ va, i Paesi esteri presenti uffì- | cialmente quest'anno sono qua- ' ranta, mentre i prodotti esposti nei settori merceologici provengono da una novantina di Paesi. La Fiera si ripropone dunque come un crocevia obbligalo nella • dinamica degli scambi interna- j zionali, un irrinunciabile punto di convergenza dell'economia mondiale. Ma non c'è dubbio che una Fiera è valida se i suoi viali, i suoi stands sono affollati anche di visitatori comuni, ossia di co- ; loro che pur non essendo direi- \ tornente ed immediatamente in- ] teressati ai beni strumentali che ! la Fiera espone in grande quantità, vogliono rendersi conto di ogni novità, fermare la loro ai- I tenzione su beni di consumo durevoli, intendono aggiornarsi su quanto di più nuovo la tecnologia moderna propone. Per i visitatori meno specializzati, an- ; dare in Fiera è come girare un ; pò il mondo. Anche in questo caso si tratta di una partecipa- \ zione qualitativamente rispetlabi- : le, consideralo che, dopo tutto, j il « visitatore qualunque » è a \ sua volta efficace veicolo di dif- \ fusione della produzione, soprat- : tutto quella artigianale. E' una Fiera che va sempre più verso la specializzazione: un connotato ormai di rigore per j rassegne che abbiano idee chiare ; e correità impostazione. Nel con- ì testo della Campionaria, si stac- j cono sempre più in primo piano con la loro rispettiva specifica j funzione, l'Agri-Levante e l'Edil- ! Levante, autentiche Fiere nella j Fiera, alle quali si aggiunge in questa edizione la mostra biennate dell'autoveicolo industriale, j che si alterna con il Salone Nazionale negli anni dispari, a Torino, capitale mondiale dell'automobile. Questa vetrina di grande interesse economico e tecnico ospita le più sofisticale e aggiornate novità prodotte, in Italia e all'estero, delle macchine per il movimento di terra, delle attrezzature e degli accessori per autoveicoli destiiiati all'industria. Analoga /unzione specifica svolgono le rassegne dei vini e liquori e dell'oreficeria, argenteria ed orologeria. Bari dunque, la Puglia, il Mezzogiorno intero riescono, grazie al lavoro intenso e intelligente dello staff fieristico, a realizzare ur\o strumento insostituibile per la nostra economia. In un momento di crisi economica, in cui bisogna impegnarsi per riridurre il passive della nostra bilancia commerciale e rilanciare le esportazioni, la Fiera del Levante, classico ponte lailziato verso i Paesi del bacino mediterraneo, e dell'Estremo Oriente, rinnova la sua antica funzione promozionale a sostegno dei settori produttivi del Paese. Per quanto riguarda in particolare la funzioni! promozionale, vanno ricordati i numerosi convegni, incontri, dibattiti e tavole rotonde che si sviluppano a margine delle rassegne merceologiche. Sono proficue sedi di trattazione dei temi economici, dalle quali scaturiscono idee e suggerimenti per quanti hanno la responsabilità di orientare i settori della produzione. Si tratta di un apporto prezioso, particolarmente richiesto in un momento in cui tutte le risorse, tutte le energie sono più che mai necessarie per assecondare la ripresa economica, appena percettibile, del Paese. Si avverte, com'è noto, più di un sintomo di ripresa, coincidente con l'attenuazione della pressione sindacale, con la riproposizione di un discorso di più ampio respiro da parie imprenditoriale, si intravede insomma un più ragioiiato ritorno alla produzione ed alla produttività. In questo incoraggiante quadro la Fiera del Levante si inserisce più che mai validamente con la sua tipica, stimolante funzione di coordinare tra loro offerta e domanda, di armonizzare il rapporto tra mercato internazionale e mercato interno. La validità di questo compito è documentata dalla risposta positiva degli espositori clic alla Fiera guardano arsene quest'anno con immillala fiducia. Evidentemente, la Campionaria ha 40 anni, ma non li dimostra. Cav. del Lav. Stefano Romanuzzi Presidente della Fiera del Levante