Sulla montagna degli extraterrestri i cani ed i gatti fuggono terrorizzati

Sulla montagna degli extraterrestri i cani ed i gatti fuggono terrorizzati A La Spezia, sul monte Parodi si cerca il "nano spaziale,, Sulla montagna degli extraterrestri i cani ed i gatti fuggono terrorizzati (Dal nostro inviato speciale/ La Spezia, 8 settembre. Lo stanno ancora cercando ma con molto scetticismo e poche speranze: l'operazione rientra nel normale servizio di sorveglianza, in quei compiti della polizia che il que store De Longis ha definito « protesi alla sicurezza pub- blica e alla difesa della na-zione ». Per gli agenti questo «omino venuto dallo spazio» è soltanto una seccatura in più: sarebbe stato avvistatoqualche tempo fa da una cop-pia di innamorati sul monte Parodi. Era buio, la zona era deserta, all'improvviso i due giovani si sono accorti che le loro effusioni avevano un testimone, « un individuo piccolo, alto poco più di un metro, ricoperto da una ade- I rente tuta nera, opaca». Lo | sconosciuto si è allontanato o e e o con una strana e goffa andatura « come se scivolasse, sollevato sul terreno » e percorsa una decina di metri « si è letteralmente volatilizzato ». o I I fidanzati sono scappati - j subito dopo. Della loro di-1 savventura hanno parlato il o j giorno seguente con i soci » | del Goru, Gruppo osservazion i ne e ricerche ufologiche, che o, l'hanno riferito alla polizia, -1 La denuncia si è aggiunta ad e I un voluminoso fascicolo nel a i i o o n quale sono conservate altre segnalazioni di oggetti e persone extraterrestri fatte da parte del Goru tra le quali una, del 13 gennaio di quest'anno, documentata con -1 una fotografia che mostra una confusa sagoma umana vestita con una tuta, il capo ricoperto da un casco, scattata dal presidente e fondatore della associazione, Stelio Asso, sulla vetta del monte Verrugoli, un colle alto 750 metri sul quale spiccano le antenne della Sip e la casetta del guardiano, unico abitante. Questa montagna, secondo gli ufologi, sarebbe stata scelta da un paio d'anni dagli extraterrestri come base per le loro osservazioni. Su questo Stelio Asso non nutre alcun dubbio: in tanti anni di studi e ricerche (si dedica all'ufologia da oltre 30 anni) è certo di non sbagliare: gli esseri venuti dallo spazio hanno creato una loro base proprio sul monte Verrugoli. Lo proverebbero una infinità di particolari: oltre alla foto del misterioso personaggio (che si sarebbe dissolto nell'aria non appena si è reso conto di essere stato visto), vi sono altre cose strane: in quella zona sarebbe stata rilevata una notevole distorsione magnetica; le persone che si sono addentrate nell'aria « contaminata » hanno accusato strani malesseri; l'atmosfera è più rarefatta; anche in piena notte c'è un chiarore soffuso non visibile altrove; sovente una strana cortina nebbiosa avvolge all'improvviso la vetta mentre tutto attorno il cielo è sereno ed, infine, cani e gatti portati lassù cadono in preda al terrore, arruffano il pelo, corrono a nascondersi. Stelio Asso possiede un voluminoso dossier ricco di testimonianze e fotografie, frutto di anni di paziente lavoro. Con i soci del Goru ha trascorso parecchie notti sul monte (qualche volta accompagnato dalle figlie Maria Grazia e Antonietta) per cercare di scoprire i misteriosi ospiti. Ha fotografato oggetti volanti, scie luminose, strane e confuse orme sul terreno (sarebbero i solchi lasciati nell'atterraggio dalle macchine volanti) ed infine, perla della sua collezione, anche l'extraterrestre sorpreso nel gennaio scorso con altri tre compagni che però « si sono volatilizzati prima che io potessi prendere la macchina fotografica ». Altre cose non è riuscito a fotografarle perché « le pellicole non sono rimaste impressionate, dopo lo sviluppo sono risultate trasparenti, come se fossero state esposte ad una luce troppo violenta o di fronte ad una grande gente di calore ». Allora ha \ ricostruito quel che aveva visto: il suo studio è zeppo di modellini, dischi volanti, missili, razzi. Chi sono e che cosa vogliono questi misteriosi visitatori? A questa domanda Asso non sa dare risposta. « Bisognerebbe riuscire a parlare con loro », dice. Ma da gennaio ha rinunciato a salire sul monte Verrugoli. « Troppo pericoloso » dice e non aggiunge altro. Sua moglie Haidè, invece, spiega che il marito si è sentito male. Ogni volta che andava lassù tornava malconcio: aveva mal di stomaco, nausea, vertigini. Anche la figlia Donatella, 19 anni, dice che sul monte « c'è una atmosfera strana, pesante. Dopo qualche minuto si incomincia a star male, si avverte una s°r-1 oppressione paurosa ». Lei, « sfortunatamente », non è mai stata testimone di rilevazioni a terra ma ha visto più volte strani oggetti, globiluminosi solcare il cielo. L'unico che non si è mai accorto di nulla è il guardiano della Sip che vive lassù. A chi lo interroga risponde invariabilmente: « Io non ho mai visto niente». In questura le segnalazioni fornite dal Goru sono state doverosamente prese in considerazione, un fascicolo corredato di fotografie è stato inviato anche al ministero dell'Interno che ne ha preso visione. Adesso sul monte Verrugoli sono in corso lavori per installare una nuova antenna, la zona durante il giorno pullula di operai. E gli extraterrestri che fine hanno fatto? Nessuno sembra averli visti, nessuno degli operai accusa malesseri di origine misteriosa. Afferma Asso: « Bisognerà controllare quando tutti se ne saranno andati ed il monte sarà tornato tranquillo ». Lei pensa che torneranno? « Se hanno degli interessi, certamente ». Che tipo di interessi? « Forse si servono del monte per fare delle osservazioni: con congegni un po' sofisticati di lassù si può controllare tutta la costa italiana fino alla Sicilia ». Allora potrebbero essere delle spie? Asso ride divertito: « Spie? Può darsi, ma certo non umane». Francesco Fornari La Spezia. L'immagine di uno dei quattro extraterrestri che sarebbero stati visti sul monte Verrugoli il 13 gennaio di quest'anno. Il presidente e fondatore del Gruppo osservazioni ricerche Ufo, Stelio Asso, dice di aver scattato questa fotografia e che si tratta appunto di un «extraterrestre»

Persone citate: De Longis, Francesco Fornari, Maria Grazia

Luoghi citati: La Spezia, Sicilia