Sindacati: decisi i tempi per le richieste alla Fiat

Sindacati: decisi i tempi per le richieste alla Fiat La vertenza si è aperta ieri ufficialmente Sindacati: decisi i tempi per le richieste alla Fiat Un documento sarà discusso dalle assemblee dei lavoratori e presentato all'azienda a fine ottobre - Punti principali: occupazione, investimenti, salario (rinnovo premi e "quattordicesima") - Ipotizzato un aumento di almeno 100 mila lire all'anno La vertenza Fiat per investimenti, occupazione e miglioramenti economici (attraverso il rinnovo dei premi di produzione e della «quattordicesima») è partita ufficialmente alle 19.30 di ieri, quando i 200 sindacalisti del coordinamento nazionale riuniti a Torino hanno approvato dopo due giornate di discussione il breve testo letto da Zilli della Firn nazionale. Nel documento si fissano i tempi per la preparazione della «piattaforma rivendicativa-, che dovrà poi essere presentata alla Fiat: entro lunedì prossimo un gruppo della segreteria della Firn dovrà preparare una traccia «aperta» che indicherà i temi da inserire nella «piattaforma»; subito dopo si svolgeranno riunioni dei consigli di fabbrica per un primo giudizio; quindi si indiranno assemblee dei lavoratori («non oceaniche — è stato precisato — ma dì reparto- per dar modo alle persone di esprimersi); dopo, ci sarà una nuova riunione del coordinamento nazionale Fiat per tirare le somme del dibattito e procedere alla stesura della «piattaforma». Quest'ultimo atto dovrà avvenire tra la fine di ottobre ed i primi di novembre 'perché — ha specificato il segretario della Firn, Vincenzo Mattina, nella replica conclusiva — è In novembre che Parlamento e governo faranno le scelte di politica economica ed i metalmeccanici, con le confederazioni, potranno presentare ai politici la loro posizione'. I metalmeccanici prevedono incontri anche con le altre categorie (per esemplo, ferrovieri e ferrotranvieri per il trasporto pubblico) e con i politici: dalle ammini- strazioni regionali più interessate all'andamento della Fiat fino alle commissioni parlamentari (Industria, Trasporti, Bilancio). Nel documento approvato dal coordinamento i temi che saranno inseriti nella «piattaforma» Fiat sono appena elencati: investimenti, occupazione, organizzazione del lavoro, decentramento produttivo, rinnovo dei premi aziendali di produzione e della «quattordicesima». Questo schematismo ha lo scopo di guadagnare qualche giorno per risolvere le difficoltà che ancora ci sono nella scelta delle rivendicazioni da inserire nella «piattaforma». Sulla parte salariale parecchi delegati hanno sostenuto, per esempio, l'esigenza di mettere in discussione anche i minimi di categoria, la perequazione tra le paghe e le varie indennità (disagio linea, ambiente, mensa, eccetera). A nome della segreteria della Firn (erano presenti al dibattito anche i segretari generali Bruno Trentin e Franco Bentivoglio, che ha parlato) il relatore Mattina ha respinto queste tesi: 'Inserire nella "piattaforma" tutti gli istituti salariali si presterebbe all'equivoco perché gli aspetti salariali diventerebbero prevalenti. La linea della Firn è per il rinnovo dei premi e non per la modifica di istituti contrattuali'. Sull'entità della richiesta economica Mattina ha detto che 'dovrà essere un aumento apprezzabile dai lavoratori' da suddividere tra i premi e la «quattordicesima». Non sono state fatte cifre ma si ipotizzano, in totale, circa 100 mila lire all'anno (alcuni parlano anche di 150 mila lire annue). Altro problema da risolvere nelle scelte per la «piatttforma» è se inserire o meno, ed in che misura, le rivendicazioni riguardanti le questioni aziendali (organici, ritmi, ambiente, eccetera). Parecchi preferirebbero delegare la trattazione di questi temi aziendali ai consigli di fabbrica, anche per evitare che la «piattaforma» diventi un «polverone» dove gli obiettivi principali perdono incisività. La necessità di compiere scelte è stata sostenuta con particolare calore da Mattina, nella sua replica: 'Non si possono — ha detto — sommare nel documento tutte le dillicoltà aziendali; si potranno, tuttavia, individuare, in materia di organizzazione del lavoro, alcuni grandi obiettivi generali: norme che garantiscano che non vengono trasferite all'esterno alcune lavorazioni nei settori dove si automatizzano I processi produttivi; norme per un uso più appropriato de! miliardi destinati per contratto al miglioramento degli ambienti di lavoro; norme che impongano la ricomposizione delle mansioni negli stabilimenti di nuova costruzione o in quelli dove si procede a rinnovi radicali'. Una «piattaforma» con pochi punti non è patrocinata soltanto per amore di chiarezza. Nelle intenzioni di parecchi la «chiarezza» deve anche mettere al riparo da «mediazioni politiche» (che il movimento sindacale dimostra di temere sempre di più). Nel documento approvato dal coordinamento Fiat ieri sera non si fa cenno al problema dello straordinario e alla vertenza sorta alla Mirafiori. Parecchi delegati avrebbero voluto che la Firn nazionale prendesse «una posizione chiara-. Il segretario torinese dei metalmeccanici della Cisl, Serafino, ha accusato di «reticenza» i dirigenti nazionali; altri, come Vito Milano e Pregnolato, hanno invocato «una linea precisa, per non trovarsi in difficoltà dì fronte al lavoratori'. Trentin ha promesso che 'entro oggi, mercoledì, la segreteria della Firn darà una risposta al comunicato della Federmeccanica- nel quale si accusava il sindacato di non rispettare il contratto. In materia di orario nel documento non si fanno cenno nemmeno al «sei per sei» (lavorare sei ore al giorno per sei giorni alIt settimana). I delegati meridionali che hanno trattato l'argomento hanno spiegato che il «sei per sei» non è gradito ai lavoratori meridionali che dovrebbero essere i maggiormente interessati all'innovazione. Mattina, nella replica, ha detto che «non bisogna chiudere il discorso'. Aloja di Torino ha chiesto che *sl affronti per tempo con la Fiat anche la questione dell'utilizzo della quarta settimana di ferie per l'anno prossimo'. Nel corso del dibattito è intervenuto — a nome di Cgil, Cisl, Uil — il segretario confederale Sergio Garavini, il quale ha sottolineato il collegamento tra la vertenza Fiat e il confronto che le Confederazioni avranno con il governo sui punti specifici: verifica degli interventi straordinari previsti dalla legge 183; analisi dei modi come viene utilizzato il fondo per la riconversione industriale ['Prima del 20 giugno — ha detto Garavini — // governo ha erogato 1600 miliardi di credito privilegiato'); piano dei trasporti; piano per l'è- j nergia e piano per lo sviluppo agro-industriale. Altro oratore di rilievo è stato il segretario nazionale dei metalmeccanici della Cisl, Franco Bentivogli, il quale ha affermato che "nelle trattative con il governo bisogna uscire dalla vaghezza' e ha messo in rilievo che la mancata sostituzione delle persone che lasciano la Fiat (blocco del turnover) "equivale, numericamente, alla chiusura di dieci stabilimenti come la Singer di Torino." Sergio Devecchi

Luoghi citati: Torino