Vestiti come mamma e papà

Vestiti come mamma e papà Firenze: collezioni di moda-bimbi a Palazzo Pitti Vestiti come mamma e papà Firenze, 4 settembre. / principi bambini nel quadri del Settecento Inglese, corti ed attillati pantaloni di seta azzurra, lunga giacca In broccato, le squisite infante fanciulle dei ritratti spagnoli nel cerchio della famiglia regnante, a mezzo II Seicento, strettissimo II corpetto, amplificata, ingombrante la gonna di moerro e la gorgiera a immobilizzare Il viso: e noi fino a ieri a compiangere i poveri, ricchi bambini, bardati come adulti in miniatura, pensando ai nostri in pantaloncini e maglietta, costumino alla marinara o gonnellina e camicetta. Tempi In cui c'era un modo standard per vestire l'Infanzia, poco sensibile ai passaggi di gusto, le stravaganze riservate alla mamma soltanto e limitata la tavolozza dei colori al bianco, rosso e blu. Oggi ci meravigliamo meno all'Idea di vedere nel bambino l'uomo, la donna di domani, da anticipare evocandoli in un abito in perfetta sintonia con quello dei genitori, proprio come accadeva nel secoli passati. Solo che, per fortuna, il rapporto si è rovesciato. In quanto a vestiario, e dal momento che gli adulti amano travestirsi, contestano l'abito tradizionale, regna il Jean a tutti i livelli, ecco bambinelli vestiti come noi, a questo Terzo Pitti Bimbo, forte di ben 103 espositori, inaugurato oggi a Firenze: vestili come noi, ma in fantasia e libertà. Il bambino da voi è un re, ci dicono gli stranieri, provvisti di una confezione industriale, specie in America, tutta folk e divertimento e quindi poco interessati alle meraviglie firmate di questo mini salone con tutte le caratteristiche d'un prèt-à-porter per l'infanzia. Forse il bambino Italiano non è sempre un le (meglio non pensare alle statistiche del lavoro minorile e alla mortalità infantile per incuria della madre), ma che sia il più elegante d'Europa, è un fatto. Il Pitti Bimbo, terza edizione presenta la moda per i bambini nella prossima primavera-estate, soprattutto per la seconda infanzia: i neonati e la prima infanzia sono esenti per il momento dall'obbligo gentile di vestire in parallelo con i genitori. Il cotone è in testa alla gamma dei tessuti per la sua praticità e la sua bellezza. Mi vesto e mi diverto, ecco il filo conduttore di Pitti Bimbo e dell'accordo con gli abiti del grandi: indossare quindi la tuta da pagliaccio in iersey di cotone rigata da altre bande di colore forte per stare in libertà, posare sulle brache arricciate alla caviglia e alla vita, tops minuscoli o tunichette con le spalline, allungare gonnelle con volani, strin¬ gersi nel corpetto da contadinella e amplificare le maniche a palloncino, giocando con cotone a fiori, tempestato di frutta, di fumetti, di minuscoli personaggi da fiaba. Il folk è una miniera: guardare ai pellirosse, agli Apaches o al polinesiani come la l'Orni\ no di ferro, marron ed ecru mescolati e sovrapposti al giallo e al rosso, ricordarsi dei paesi tropicali seguendo i magici arcobaleni di Petite Fashion. Ma anche lo sport più classico, pantaloncini al ginocchio, scarpe da tennis, maglietta e calzettoni di filo, si traslorma se a coprire il completino mare c'è l'impermeabile trasparente, bordato di iersey per rinforzarlo e iar vedere che c'è Per la ragazzina la nostalgia della nostalgia arriva fino alla belle epoque in fluidi abitini impreziositi dai toni pastello, ma. come dice la casa Del lino, chi non conosce l'arroganza dei bambini di oggi, il loro gusto sicuro, la loro volontà precisa? Cosi ira iper-realismo e pop. il ieans-look. in colori diversi dal blu e bianco, dell'azzurro slavato, si •mette in riga, si sirangia. si stinge •. pur ospitando Calamity Jane e Cociss. borchie e indiani, ricami coloratissimi tradizionali e no. a piacere. Lucia Sollazzo

Persone citate: Lucia Sollazzo, Petite

Luoghi citati: America, Europa, Firenze