Convegno sui "tachioni,, gli oggetti super veloci

Convegno sui "tachioni,, gli oggetti super veloci Terzo stadio della fisica Convegno sui "tachioni,, gli oggetti super veloci A Erice 52 scienziati italiani e stranieri Si cercano nei protoni e nei neutroni nuove energie per la conquista dello spazio (Dal nostro corrispondente) Palermo, 3 settembre. La luce è decisamente troppo lenta. La sua velocità che, come anche i ragazzini sanno, è di 300 mila chilometri al secondo, è da lumache o da tartarughe se davvero l'uomo vuole raggiungere, un giorno, chissà quando, i pianeti lontani: il viaggio durerebbe migliaia di anni. Allora è compito degli scienziati trovare la soluzione ad un problema che sembra più grande di noi: si riuscirà nell'impresa della più vasta esplorazione spaziale, oppure bisognerà limitarsi a puntare sui pianeti più vicini? Questa premessa è indispensabile per porre in risalto l'importanza di un congresso che la Sicilia ospita in questi giorni nel «Centro di cultura scientifica» di Erice, presso Trapani, intitolato a Ettore Majorana. Per inciso martedì sera il professor Ernesto Recami, dell'Università di Catania, terrà una conversazione sulla misteriosa scomparsa del famoso fisico catanese. Oltre quaranta fisici italiani e una dozzina di altri Paesi, ad Erice da ieri, stanno discutendo sui «tachioni», oggetti super-luminari al centro di intense ricerche sin dagli inizi del secolo (nel 1904 il tedesco Sommerfeld se ne occupò a fondo, seguito 15 anni fa dall'indiano Suudarshan). Il nome «tachioni» fu dato agli «oggetti» super-veloci dal prof. Feinberg, uno scienziato statunitense. Al congresso di Erice, che si concluderà il 15, fra gli altri partecipano i professori Barut dell'Università del Colorado e Corben del laboratorio scientifico dell'ateneo di Toronto. Con i ricercatori giunti in Sicilia da ogni parte del mondo, Barut e Corben hanno davanti a sé il più difficile nodo da sciogliere: infatti gli ormai celebri «tachioni» sono stati si identificati, ma non sono stati ancora scoperti del tutto. Dagli incontri di Erice potrebbero emergere indicazioni positive. Perno del dibattito, naturalmente, è la teoria della relatività di Einstein, il quale stabilì che quella della luce è per iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiir cosi dire una velocità-limite. Obiettano però i sostenitori della esistenza dei «tachioni» che ogni limite ha due prospettive, due «fianchi», e pertanto come vi sono i «fotoni», cioè le particelle di luce che viaggiano appunto assieme al-, la luce, possono benissimo esistere i «tachioni». L'aspetto fondamentale, e senza dubbio più suggestivo, riguarda comunque la ricerca scientifica nell'ambito del terzo stadio della fisica. Il prof. Recami dice: «Il primo stadio fu quello dell'esame della superficie esterna dall'atomo, nella preistoria quando si scoprì e si usò il fuoco come energia; il secondo stadio fu quello della valutazione dell'energia nucleare che proviene dalla parte centrale dell'atomo; ora siamo nel terzo stadio: dobbiamo scoprire cosa c'è dentro le particelle elementari, protoni e neutroni, e quale ruolo assegnare a questa loro struttura interna. Si va quindi verso l'identificazione di nuove energie come appunto i "tachioni"». Antonio Ravidà

Persone citate: Antonio Ravidà, Einstein, Ernesto Recami, Ettore Majorana, Feinberg, Recami, Sommerfeld

Luoghi citati: Colorado, Erice, Palermo, Sicilia, Trapani