Fugge con un miliardo e mezzo e un "dossier,, compromettente di Paolo Patruno
Fugge con un miliardo e mezzo e un "dossier,, compromettente Direttore dell'aeronautica Dassault Fugge con un miliardo e mezzo e un "dossier,, compromettente Hervé de Vathaire lavorava da 24 anni per la grande azienda francese (Nostro servìzio particolare) Parigi, 3 settembre. Un uomo è scomparso da luglio, dopo aver prelevato in i banca denaro della società ! dove lavorava: circa un mi- i liardo o mezzo di lire. Ma dietro questa fuga sembra prò-. filarsi qualcosa di più di un fatto di cronaca relativamente inconsueto. Il protagonista della fuga è il direttore contabile del gruppo Marcel Dassault, la grande industria aeronautica francese, ed è scomparso portando con sé fotocopie di un dossier sugli affari della Dassault che, a quanto si dice, potrebbero compromettere molte persone. Si chiama Hervé de Vathaire, è ' un uomo di mezza età, persona di fiducia di Dassault con il quale lavorava da 24 anni. Un personaggio insospettabile, che è scomparso invece misteriosamente il 6 luglio su una Ds scura, con due valigie piene di biglietti da 500 franchi appena ritirati dalla banca. La polizia francese ha incaricato l'Interpol di cercarlo anche all'estero, ma con lui viene ricercato anche Jean Kay, un personaggio già noto alla cronaca francese e il cui passato concorre a dare un aspetto più complesso e misterioso a questo fatto. Jean Kay ha 34 anni, molti dei quali spesi a combattere in mezzo mondo a favore di cause perdenti. Ex membro dell'Oas, Kay si è battuto nel Sud Yemen come mercenario, poi ha partecipato con i biafrani allo sfortunato tentativo di secessione dalla Nigeria, quindi si è recato in Libano dove ha avuto contatti con gli ambienti falangisti. Rientrato a Parigi, nel '71 Kay ha preso a cuore la causa del Bangladesh e per ottenere un carico di medicinali per i bengalesi in lotta contro il Pakistan ha bloccato all'aeroporto di Orly per sette ore un aereo pakistano, minacciando di uccidere 28 passeggeri se non otteneva il riscatto richiesto. Catturato dopo questo dirottamento sui generis, il «mercenario dal cuore generoso» era stato condannato a cinque anni di carcere. Ma era intervenuto pubblicamente in suo favore André Malraux e nel processo d'appello a Kay era stata concessa la condizionale: uscito di prigione, era tornato in Africa. Ritornato in Francia, Jean Kay aveva conosciuto Hervé de Vathaire e il tranquillo contabile della Dassault, padre di due gemelle di 22 anni, appena vedovo, era cambiato. Monsieur de Vathaire era rimasto molto colpito dalla morte della moglie <affetta da un tumore, sembra si sia uccisa), ma per qualche tempo aveva proseguito la vita normale di tutti i giorni, rallegrata soltanto dai suoi hobbies: la pittura, la scultura, i racconti esoterici, qualche seduta di spiritismo. E' in questa fase che il grigio funzionario muta abitudini ed amicizie: incontra Bernardette Roels, 30 anni, urna bella bionda ex entrainev.se di un night, s'innamora, e attraverso Bernardette conosce Jean Kay e la sua amica Daniele Marquet. Da questo momento la vita di de Vathaire diventa misteriosa. Sembra che abbia confidato alle figlie di essere stato convinto a fotocopiare una serie di documenti segreti di Dassault e di averli passati a Kay, avrebbe detto di essere ricattato, di temere per la vita delle due gemelle. In giugno agli altri impiegati era apparso nervoso, preoccupato Poi, all'inizio di luglio, il ritiro di un miliardo e mezzo di Dassault, l'improvvisa scomparsa, senza la bella Bernadette, mentre anche il suo amico Kay spariva dalla circolazione. L'ex mercenario è stato visto ancora all'inizio di agosto, attorniato da misteriosi personaggi (pare anche da un assassino ricercato dalla polizia), ma del contabile, e del malloppo, non si è saputo più niente. Dassault ha ritirato la denuncia e spera che de Vathaire si faccia vivo, ma la polizia ne dubita. Vittima di un ricatto o di una macchinazione ancora più vasta e misteriosa, l'impiegato modello potrebbe essere stato messo a tacere per sempre. Paolo Patruno i ! i . '
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