I sindacati vogliono chiedere alla Rat aumenti tra 65 e 100 mila lire Tanno

I sindacati vogliono chiedere alla Rat aumenti tra 65 e 100 mila lire Tanno Lunedì e martedì a Torino il Coordinamento del Gruppo I sindacati vogliono chiedere alla Rat aumenti tra 65 e 100 mila lire Tanno Si prepara la vertenza per il rinnovo dei premi di produzione scaduti - La "piattaforma" rivendicativa pronta in ottobre e punterà su investimenti, incremento dell'occupazione e diversificazione produttiva In rappresentanza dei 200 mila lavoratori degli stabilimenti italiani del Gruppo Fiat si riuniscono lunedi e martedì a Torino 200 sindacalisti della Federazione lavoratori metalmeccanici che fanno parte del Coordinamento nazionale. Sull'assemblea sarà puntata l'attenzione non soltanto del mondo del lavoro ma anche degli imprenditori e del politici perché segna l'avvio delle vertenze d'autunno che i sindacati Intendono aprire nei maggior! gruppi industriali privati e pubblici dalla Montedlson all'lrl e all'Eni. Durante l'intero 1975 e la prima parte dell'anno in corso il movimento sindacale si è trovato di fronte alla cirsi ed ha dovuto lottare per evitare licenziamenti massicci. Rinnovati I contratti di lavoro, si cerca ora di rilanciare la strategia degli investimenti e dell'incremento dell'occupazione, partendo dai grandi gruppi e dalle categorìe più forti (metalmeccanici, chimici, eccetera) ma coinvolgendo anche le confederazioni (cioè l'intero movimento sindacale) e il potere pubblico (dal governo alle Regioni). I sindacalisti, con toni autocritici, affermano che si è rivelato poco efficace strappare impegni di Investimenti alle grandi aziende (per esempio per gli autobus o il materiale ferroviario) quando poi gli Impegni « sono rimasti sulla carta » perché non si sono create le condizioni per la realizzazione di questi piani da parte del potere pubblico. Perciò, le categorie vogliono coinvolgere le Confederazioni ed avere come interlocutore anche II governo. Le vertenze d'autunno avranno anche lo scopo di evitare che nasca un pulviscolo di rivendicazioni aziendali sulla spinta di richieste salariali che stanno già serpeggiando tra i lavoratori. E' vero che la contingenza tutela quasi completamente il potere di acquisto delle retribuzioni minori (fino a 250 mila lire mensili), ma è ..Itrettanto vero che nei bilanci di molte famiglie la crisi è entrata per la • porfa secondaria »: per esempio, il secondo lavoro se.,za libretti è diventato più raro a causa della crisi, e più difficile perché con le nuove norme fiscali le aziende hanno bisogno di giustificare e detrarre tutte le spese che affrontano per produrre. Per la Fiat la parte salariale della piattaforma > riguarderà il normale rinnovo biennale del premi (•quattordicesima erogazionee premio di produzione) che scadono Il 31 dicembre 1976. Attualmente la « quattordicesima » è pari al 65 per cento della paga minima tabellare più la contingenza, con un minimo garantito di 180 mila lire per gli operai. I premi di produzione sono soggetti a variazioni, in quanto collegati all'andamento produttivo generale: a titolo Indicativo gli operai dei livelli più bassi (prima e seconda categoria) hanno circa 32 mila lire al mese; I lavoratori di terza categoria percepiscono circa 34 mila lire; quelli di quarta e quinta sono sulle 36 mila lire; la sesta e settima categoria hanno circa 43 mila lire al mese. La richiesta economica che i sindacalisti presenteranno con la « piattaforma Fiat » non è ancora r ta: esistono soltanto indicazioni generiche che partono da 65-70 mila lire annue, mentre secondo altri si potrebbe arrivare anche ad una richiesta di 100 mila lire annue, da suddividere tra « guaftordicesima erogazione » e premio di produzione. Il tema salariale sarà uno degli aspetti del dibattito che comincia lunedi a Torino (nel salone dell'Istituto case popolari). Non sarà per la questione principale: il segretario nazionale della Firn, Vincenzo Mattina, nella sua relazione, indicherà ai primi posti l'occupazione, gli investimenti, la diversificazione produttiva, l'incremento delle attività produttive della Fiat nel Meridione. GII obiettivi sindacali sono già stati precisati in precedenti occasioni (ed è su queste basi che il Coordinamento definirà la - piattaforma >): per gli autobus, si ritiene possibile realizzare una occupazione di 2300 persone a fine 1977 negli stabilimenti di Cameri (Novara) e in quello nuovo di Grottamlnarda: per i veicoli industriali, il sindacato ritiene che esistano le condizioni per costruire un nuovo stabilimento di produzioni meccaniche nel Mezzogiorno durante il piano 1976-1981. Per il settore auto il sindacato chiede-la riapertura delle assunzioni per coprire i posti lasciati liberi (turn-over) partendo dal Sud e l'esame della possibilità di costruire un nuovo stabiliment' per veicoli commerciali legger! e pulmini (da collocare al Sud) rip-ondendo il progetto che la Fiat avanzò, tempo addietro, in occasione della crisi dell'«lnnocenti>. Per quanto riguarda gli accia! speciali, che sono in forte espansione, Il sindacato «esprime netto dissenso» alla fusione tra Fiat ed Egam. Si intende poi approfondire il discorso sul settori del beni di investimento e tecnologicamente avanzati quali: energia, macchine utensili, elettronica, materiale ferroviario, macchine movimento terra, trattori, con l'avvertenza che « lo sviluppo della domanda interna investe le scelte e le responsabilità del governo ». Certamente nella vertenza Fiat saranno compresi anche altri temi quali la mobilità della manodopera, le condizioni di lavoro connesse al rinnovamenti tecno¬ logici e l'utilizzazione degli impianti. E' di oggi — come riferiamo in quinta pagina — la questione degli straordinari che la Fiat ha chiesto a 2500 operai della Mirafiori e di alcuni reparti di Rivalta, addetti alle linee della « 127 » e della ■ 131 ». L'azienda ha bisogno di • cogliere occasioni di mercato » perché diversamente queste possibilità di lavoro sarebbero coperte dalla concorrenza estera; i sindacatoti torinesi dell..' Fiat hanno deciso di opporsi (almeno per questo sabato) alle prestazioni straordinarie e chiedono di contrattarle con assunzioni. I dirigenti nazionali della Firn stanno valutando attentamente il problema. E' probabile che lunedì la questione sia discussa tra i dirigenti Fiat ed I sindacati in un incontro informale. Nell'assemblea del Coordinamento di lunedì e martedì non nascerà la 'piattaforma-: saranno formulate indicazioni da discutere nelle assemblee del lavoratori e da confrontare con le confederazioni. La 'piattaforma' ufficiale, secondo le previsioni, sarà pronta verso la fine di ottobre. Sergio Devecchi

Persone citate: Sergio Devecchi, Vincenzo Mattina

Luoghi citati: Cameri, Novara, Rivalta, Torino