La Coppa Davis va a fondo dopo la rinuncia dell'Urss

La Coppa Davis va a fondo dopo la rinuncia dell'Urss La Coppa Davis va a fondo dopo la rinuncia dell'Urss "Salta" la semifinale con il Cile - Curioso precedente olimpico: a Montreal, sui 5000, corsero insieme un atleta sovietico e un cileno La Coppa Davis è al « de profundis » dopo il rifiuto dell'Unione Sovietica di giocare la semifinale con il Cile In qualsiasi sede. Se poteva essere accettato il principio di non volere accogliere nel territorio sovietico I giocatori del regime tascita di Pinochet, la scelta di un campo neutro (per ospitare il match sì erano già offerte Stoccarda e Barcellona) poteva benissimo risolvere il problema salvando la manifestazione nella sua fase conclusiva. Il « veto » sovietico, pur essendo indiscutibile per chiunque la condanna dell'attuale regime cileno, contraddice le posizioni assunte dall'Urss in analoga circostanza proprio ai Giocliì olimpici di Montreal dove nelle batterie dei 5000 di atletica leggera il sovietico Boris Kuznetsov si è piazzato al terzo posto senza rifiutarsi di gareggiare a fianco del cileno Edmundo Warnke (quest'atleta poi sj è trovato a correre anche con l'azzurro Franco Fava nelle batterie dei 10.000). Se ostracismo ci deve essere nel confronti del Cile non vediamo la differenza fra i Giochi olimpici e la semifinale di Coppa Davis. La « grana » aperta dall'Unione Sovietica rischia di assegnare al Cile la Coppa Davis 1976 In caso di vittoria azzurra sull'Australia nell'altra semifinale, in programma dal 24 al 26 settembre a Roma. Gli azzurri intatti dovrebbero addirittura giocare la finale in Cile, Paese con Il quale l'Italia non ha relazioni diplomatiche dopo il colpo di Stato che ha ribaltato il regime democratico di Attende. L'unica speranza, in questo caso, sarebbe quella che la Flit (la federazione tennistica Internazionale), che deve ancora pronunciarsi in merito al rifiuto dell'Unione Sovietica, autorizzi la disputa della finale In cam PO neutro. La posizione del Cile infatti è ben diversa da quella dei Paesi razzisti come Rhodesia e Sud Africa, aderenti alla Flit ma tassativamente ricusati dal Comitato Internazionale Olimpico e da tutte le altre federazioni sportive internazionali. Rino Cacioppo

Persone citate: Boris Kuznetsov, Edmundo Warnke, Franco Fava, Pinochet, Rino Cacioppo