Benzina: rincari o autoriduzione?

Benzina: rincari o autoriduzione? E necessario risparmiare Benzina: rincari o autoriduzione? La Confesercenti è contraria agli aumenti generalizzati e al doppio mercato - Favorevole invece a un consumo controllato No a un aumento generalizzato del prezzo della benzina, no anche al doppio mercato dei carburanti; si, invece, a un'autoriduzione controllata dei consumi: queste, sinteticamente, le conclusioni di un ampio studio (40 cartelle dattiloscritte) che la Confesercenti di Torino ha inviato all'esame del presidente del Consiglio Andreotti, del ministro Donat-Cattin, delle com. missioni e dei gruppi parlamentari in vista dei provvedimenti economici che il governo sta per varare. « Troppo spesso, in passato, sono state prese decisioni senza che si tenesse conto delle ripercussioni possibili sui diversi settori dell'economia italiana », ha spiegato Mario Cassardo, segretario della Confesercenti durante una conferenza stampa per la presentazione dello studio, presenti Alessio Lofaro, autore della ricerca, e 11 segretario della Faib (sindacato benzinai) Zanatta. « Ci rendiamo conto della gravila della situazione della bilancia del pagamenti su cut grava in misura rilevante l'tmportazlone del prodotti petroliferi, ma non è aumentando il prezzo della benzina che sì possono limitare ì consumi », sostiene Cassardo. Secondo la Confesercenti, il rincaro dei carburanti consente allo Stato soltanto maggiori prelievi fiscali, « a meno che gli aumenti di prezzo vengano portati fino a 800-1000 lire ». In questo caso, si afferma, diminuì, rebbe si il consumo della benzina, ma con conseguenze imprevedibili per l'industria automobilistica, i settori collegati e il turismo che vive del contributo garantito dai gitanti di fine settimana. Il doppio mercato creerebbe confusione, contrabbando di benzina, mercato nero dei buoni, rimessa in circolazione fittizia di auto fuori uso, nonché particolari problemi per i gestori di impianti di carburante, costretti a nuovi compiti di contabilità accanto a quelli attuali, già complessi e pesanti. « VAci, che era favorevole al doppio merca. io, sta ora rivedendo le sue po- siztoni », asserisce 2!anatta. « Anche i sindacati sono meno propensi a questa soluzione », dice Cassardo. Autoriduzione, dunque. « Ma vi si deve giungere a conclusione di un discorso programmatico che investa l'intero settore energetico », afferma Lofaro. «Bisogna prima darsi un piano energetico credibile, individuare strumenti adeguati per raggiungere obiettivi concreti; poi fare in modo che la restrizione non penalizzi questo o quel settore». Quindi, autoriduzione controllata. Come? « Attraverso la teoria dei ststemt ». cloi con l'uso di elaboratori che indichino chi deve risparmiare e quanto. Indi, viduato l'obiettivo esso va raggiunto a costo di sanzioni che possono essere la chiusura dei centri storici o il divieto li circolazione in certi giorni. Per evitare provvedimenti disciplinari, è necessario che l'opinione pubblica sia informata, che si renda conto della necessità di contenere 1 consumi nella misura indicata dal governo.

Persone citate: Alessio Lofaro, Cassardo, Donat-cattin, Lofaro, Mario Cassardo, Zanatta

Luoghi citati: Torino