Freda è in viaggio per il Giglio Ventura ormai atteso nell'isola di Guido Guidi

Freda è in viaggio per il Giglio Ventura ormai atteso nell'isola Gli isolani si sono rassegnati a sopportare i due brigatisti neri? Freda è in viaggio per il Giglio Ventura ormai atteso nell'isola "Resta a Grosseto 99 (Dal nostro inviato speciale) Isola del Giglio, 31 agosto. Giovanni Ventura è sempre fermo a Grosseto, dove ha cambiato albergo per la terza volta in tre giorni, in attesa che gli dicano quando può raggiungere la località in cui è stato confinato; Franco Freda dovrebbe raggiungerlo domani ed insieme — questo almeno sarebbe l'ultimo programma — i due affronterebbero l'impatto con l'isola, dove sono destinati a vivere fino a metà gennaio, quando torneranno a Catanzaro per il processo in corte d'assise. I gìgliesi sono divisi nei loro propositi di resistenza: alcuni (ormai una minoranza! vorrebbero adottare la linea dura (blocco totale del porto per impedire lo sbarco dei due ospiti indesiderabili); altri, invece, sono per una linea morbida, che consisterebbe nella chiusura temporanea dei negozi e degli esercizi pubblici non appena Ventura e Freda (o uno dei due) mettessero piede sull'isola. II consiglio comunale, comunque, ha deciso di proseguire l'agitazione riservandosi di adottare «altre forme di protesta» quando Freda e Ventura saranno arrivati al Giglio. Come dire, al di là di ogni questione formale, che nell'isola non accadrà più nulla di grave o di preoccupante. Le idee sono poche e confuse, le notizie scarse e vaghe: i carabinieri non sembrano intenzionati a forzare i tempi per evitare che gli animi tornino ad eccitarsi; gli amministratori comunali sono incerti sulle decisioni da "prendere, preoccupati per le conseguenze; il comitato di agitazione sembra aver esaurito tutte le proprie energie. Molte speranze r.èWisola erano legate al viaggio a Roma dei cinque delegati del¬ l'amministrazione comunale guidati dal vicesindaco Angelo Pini, detto «Nembo Kid». democristiano. I più ingenui ed i meno esperti di questioni giuridiche e costituzionali supponevano che il ministro della Giustizia, con la sua autorità, potesse risolvere ogni problema, dando subito ai gìgliesi ampie soddisfazioni pelle loro istanze; gli altri pensavano che, almeno, dopo l'incontro di Roma, sì riuscisse a strappare l'assicurazione che l'isola del Giglio venisse cancellata dall'elenco dei comuni destinati ad ospitare i confinati per reati comuni. La delusione è stata notevole quando il vicesindaco, tornando a casa, ha letto sul molo il comunicato redatto dal ministero della Giustizia al termine dell'incontro, in cui si dava atto che il Guardasigilli aveva preso l'impegno di trasmettere alla magistratura di Catanzaro i desideri degli isolani. «Ma questo in Calabria già lo sapevano — hanno commentato tutti e se ne sono andati per i faiti loro lasciando i delegati a riferire al Consiglio comunale — non era certo necessario andare a Roma soltanto per ottenere questo». Tutto, comunque, sembra essere ormai pronto per lo «sbarco» di Giovanni Ventura e, se arriverà in tempo da Brindisi, di Franco Freda: materialmente e psicologicamente. La tensione dei giorni scorsi, infatti, s'è allentata e trovare volontari disposti a mettersi in barca per bloccare il porto non è facile, soprattutto dopo che si è diffusa la notizia che l'iniziativa potrebbe comportare, come conseguenza, una denuncia ed un processo. I carabinieri hanno studiato molto attentamente la posizione dell'isola per organizzare un sistema attraverso il quale garantire a Freda e a Ventura di non correre eventuali pericoli. Solo un problema non è stato ancora risolto: l'alloggio, che per legge dev'essere messo a disposizione dei confinati dal Comune. I carabinieri hanno scartato la possibilità di sistemare Freda e Ventura nel locale vicino alle latrine pubbliche e sembrano orientati verso l'utilizzazione di due appartamenti in zone completamente^ diverse dell'isola. In serata si è poi appreso che l'avvocato generale presso la procura della Repubblica di Catanzaro ha autorizzato, per ora, il soggiorno di Ventura a Grosseto. Il questore dott. Rosanova ha avuto un fonogramma dal magistrato. La disposizione, che modifica temporaneamente la precedente ordinanza del soggiorno obbligato all'Isola del Giglio, stabilisce che Ventura rimanga nel comune di Grosseto «in attesa della decisione delle competenti autorità». Guido Guidi Grosseto. Giovanni Ventura legge un giornale del mattino (Telefoto Ansa)