Ritorno Agostini-MV di Giorgio Viglino

Ritorno Agostini-MV Nella 500 al Nuerburgring trionfa un binomio italiano Ritorno Agostini-MV (Dal nostro inviato speciale) Nurburgring, 29 agosto. Seconda tappa della giornata la 500, dopo l'Intermezzo vincente di Villa, nuovamente primo nella 250, e quello perdente di Bianchi nella 125, ruzzolone da pollastro alla prima curva bagnata. Cambiano molti protagonisti, ma non tutti: rimane Braun, che corre tre volte per benevola eccezione, e soprattutto resta Giacomo Agostini, che ritorna in pista dopo un divorzio di tre mesi con la MV. C'è stato un certo travaglio dietro questa scelta difficile, perché equivale alla convalida di un errore tattico commesso dopo le prime sconfitte di stagione, facile per certe motivazioni affettive che in un tipo come Mino prevalgono spesso sulle considerazioni razionali. E' l'ultima gara dell'anno e la MV torna in pista per una vendetta. E' diversa da quella d'inizio stagione, il telaio più piccolo e compatto, il motore perfettamente a punto ma con nessun mutamento, l'accensione normale e non elettronica. Niente di rivoluzionario ma nel solco della tradizione in meglio. Fianco a fianco in prima fila ci sono le Suzuki di tutti, dei nemelli italiani Ferrari e Lucchinelli, dì Teppi Lansivuorl, dell'americano Hennen, di Newbold, vincitore casuale a Brno. In mezzo la MV piccolina e compatta che Giacomino prende sotto braccio, avvia dopo cinque metri e lancia a tutta manetta verso il curvone di fondo. Questa volta non risparmia più nulla, meglio spaccare semmai. Scala marce in extremis, appiattisce la moto nella lunga curva a goccia, ritorna verso i box per scomparire poi nei labirinti del bosco. •GIÙ di là In sesta, mi sono trovato con la ruota alta. Che lai Mino, mi dicevo, ma poi giù, tenevo II gas, con le braccia che si staccavano'. La pioggia ora ha cominciato a cadere con una certa insistenza e ff velo anche all'immagine. Non si capisce più nulln a distanza, bisogna accontentarsi delle segnalazioni del tabellone e Mino rimane sempre primo, mentre dietro si allineano Lansivuori, Braun, Van Dulmen, Ferrari. Lucchinelli è rimasto indietro di parecchio. « Quando ho visto che avevo solo quattro se¬ condi, dopo aver tirato come un matto, mi sono preoccupato; poi più di venti al secondo giro mi hanno tirato su di morale ». Dietro c'è battaglia, per quello tutti fanno i tempi. Ferrari va indietro, perde posizioni, poi si ritirerà al terzo giro. Lucchinelli rimonta ma senza regolarità. Gallina: « Vincere contro i due tempi scarburati non è un gran merito. E' cambiata la temperatura e siamo rimasti fregati tutti ». Lucchinelli: - La carburazione andava bene, solo le gomme, avessi avuto le gomme giuste ». Ago continua a marciare a piena andatura ora che la pista è completamente bagnata: non molla malgrado abbia le gomme slicks poiché il quattro tempi lo favorisce. « Ho visto giù tre o quattro, poi l'ambulanza in pista per Braun. Ho detto: fa no el pirla! ». E arriva alla fine ormai avvantaggiato senza scampo. Dietro, la caduta di Braun ha avuto conseguenze gravi, Lansivuorl si è ritirato perché un carburatore si rifiutava di chiudersi, Lucchinelli ha saputo mantenere il secondo posto malgrado la rimonta di Hennen. Pagani per il team Life: -Lansivuorl è nato sfortunato, ma comunque rimane al secondo posto nella classifica mondiale ed è già qualcosa'. La gara è finita, nel clan MV si fa festa con commozione, gli occhi lucidi rispecchiano l'attaccamento al proprio lavoro, ad un meccanismo che acquista valore e calore umano. Si parla e si parla, le dichiarazioni cosparse dappertutto le ho raccolte in questo pomeriggio ormai scuro, mentre in pista Zini e Fornaro si ritiravano con II loro sidecar povero. Eppure oggi II « ricco » Agostini ha corso come loro, soltanto per il gusto del risultato. Giorgio Viglino