Ferrini migliora

Ferrini migliora Ferrini migliora La domenica serena di Giorgio - Un bacio alla moglie, discorsi con Radice - Il sindaco Novelli promette una visita Ferrini migliora, forse molto presto verrà sciolta la prognosi. Torniamo all'Istituto di neurochirurgia dell'ospedale Molinette e subito ci Investe un'atmosfera dì fiducia. Dopo ore di tensione e di paura sorridono infermieri e malati, scherza Giovanni Migneco che, alternandosi con Piovano, è fidato custode dinanzi alla porta di Giorgio. E' /'una di una domenica pomeriggio, Ferrini riposa su un fianco in una stanzetta silenziosa. Fuori piove a dirotto, la cornice è triste ed autunnale, mentre tra queste mura si concretizzano speranze che parevano perse. Ferrini, dopo la delicatissima operazione al capo, ha trascorso una notte tranquilla nella sala di rianimazione. Ore di sonno normale, dopo l'agitazione dei giorni scorsi che spaventava chiunque, che consigliava d'intervenire al più presto sul malato. Sulla porta dell'Istituto ci riceve il professor Lombard, • aiuto » di Fasano. E' molto gentile, ci facilita in un compito molto arduo. Accanto c'è il giovane dottor Luparello, Il medico che venerdì scorso ha prestato le prime cure all'ex giocatore granata dopo il manifestarsi della violenta emorragia cerebrale. Lombard ci mette subito in contatto con II professor Fasano. Il primario ha toni di voce pacati, rassicuranti. Medico di fama mondiale ancora una volta ha compiuto con grande bravura un intervento dei più difficili, con l'interesse di mezza Italia, con migliaia di persone desiderose di scacciare l'ansia, di ricevere parole confortanti. Tutto è andato bene, per fortuna; tutto sta filando per il verso giusto. Il decorso post-operatorio, che richiede assistenza continua ed assai scrupolosa, è più che soddisfacente. Dice il professor Fasano, come sempre molto cordiale: « E' un decorso post-operatorio "pulito", non c'è neanche la febbre a far sorgere delle complicazioni. C'era soltanto un problema: il sangue aveva una particolare tendenza a non coagulare rapidamente. Ecco dunque che i nostri sforzi si sono rivòlti in questa direzione per facilitare il processo di coagulazione. Il malato viene curato con una terapia a base di cortisone, non è stato fatto uso di antibiotici >. Ferrini trascorre parecchio tempo addormentato, ma quando si sveglia, quando apre gli occhi riempie di felicità l'animo di chi gli sta accanto. CI riferiamo soprattutto alla mamma, alla moglie, signora Mariuccia. Oggi, quando ci trovavamo alle Molinette, I parenti si erano concessi un po' di riposo, pronti a tornare presto per un'amorevole presenza. Prima però ci sono stati rapidi incontri, visite cariche di umanità. Ferrini ha ricevuto la moglie che gli ha dato un bacio, gli ha accarezzato la guancia con mano sicura. Giorgio ha sorriso, gli ha fatto capire d'aver quasi vinto la battaglia più dura della vita, dopo tante sfide sportive. Già lo sport, il calcio che ha dato tutto all'ex campione. Il lavoro è stato tema di conversazione con Gigi Radice che si è recato al suo capezzale. ■ Hanno parlato di football — informa il professor Fasano —; Ferrini ha chiesto a Radice come avesse giocato il Torino alla prima "uscita" cittadina con lo scudetto sul petto, chi erano stati gli artefici del pingue bottino contro la Romania •. Un Ferrini Insomma lucido, del tutto cosciente, che ha tranquillizzato il professor Cattaneo. « Mi riconosci? » gli ha detto II medico. « Certo Cesare, certo » gli ha risposto l'ex giocatore appoggiandogli una mano sul braccio. Dunque nessuna difficoltà psicomotoria, ma lucidità, coscienza, tranquillità che I medici chiedevano. « Si è corso un grosso rischio — ha confidato il professor Vìttor Aldo Fasano — l'operazione era molto seria. Proprio questi interventi sono quelli che riservano maggior soddisfazione nella nostra carriera ». La prognosi, come è stato detto, non è ancora stata sciolta In via precauzionale. Oggi si saprà senz'altro qualcosa di più preciso; a meno di improvvise crisi il malato In breve tempo sarà dichiarato fuori pericolo. Ora Ferrini viene alimentato tramite fleboclisi, tra pochi giorni dovrebbe già essere in grado di mangiare da solo. Non si può Invece stabilire quando l'allenatore potrà lasciare l'ospedale. La degenza alle Molinette non gli peserà comunque. Molti amici si sono prenotati per stargli vicino. Anche II sindaco Novelli, supertifoso granata, ha telefonato a Fasano, chiedendogli dì poter vedere Giorgio. E già questo martedì, l'illustre medico si augura di poterlo accontentare. Ferruccio C'avallerò Giorgio Ferrini

Luoghi citati: Fasano, Italia, Romania