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Scende dall'auto in "panne,,: uccisaAutostrada Genova-Milano Scende dall'auto in "panne,,: uccisa Una donna di trent'anni, abitante a Moncalieri - Feriti la suocera e il figlio di tre anni Una donna è morta, quattro persone ferite in un drammatico incidente, avvenuto per la pioggia e l'eccessiva velocità, sull'autostrada Genova-Milano, sul viadotto dello Sorivia, nei pressi del casello di Serravalle. La vittima è Maria Grazia Barberis, 30 anni, abitante a Moncalieri; i feriti sono sua suocera Filomena Sidotti, 62 anni, anch'essa abitante a Moncalieri, suo figlio Umberto di 3 anni, Dante Gamba, 21 anni, e la fidanzata Maria Mazzoleni, 27 anni, entrambi di Bergamo. Verso le 14, per una panne improvvisa, Vincenzo Testa, 32 anni, di Moncalieri, ha parcheggiato la sua «128» sulla corsia d'emergenza sul viadotto, in un tratto in curva, particolarmente insidioso, dov'è prescritto il limite di velocità di 40 chilometri all'ora. Sulla vettura, con il Testa viaggiavano la moglie Maria Grazia Barberis, il figlio e la madre dell'uomo. Il Testa ha lasciato i familiari in vettura e s'è avviato a piedi verso il casello di Serravalle per cercare soccorso. Maria Grazia Barberis è uscita a sua volta e s'è seduta sul cofano. Dalla curva sono sbucate due vetture: una «Mini Morris» su cui viaggiavano Dante Gamba e Maria Mazzoleni e un'«Alfasud» al volante della quale si trovava Domenico Auletta, 68 anni, di Milano, in fase di sorpasso. L'«Alfasud», che procedeva a velocità sostenuta, ha sbandato e ha urtato la «Mini»: le due vetture sono piombate sulla corsia d'emergenza andandosi a fracassare contro la «128» della famiglia Testa. L'«Alfasud» ha investito in pieno Maria Grazia Barberis amputantole la gamba sinistra e scagliando il corpo nel torrente. La povera donna è morta sul colpo. Il piccolo Umberto è stato ricoverato all'ospedale di Novi Ligure con prognosi riservata; Filomena Sidotti ha una prognosi di 30 giorni; Dante Gamba è stato medicato per ferite guaribili in una settimana, mentre la fidanzata Maria Mazzoleni ne avrà per trenta giorni. Domenico Auletta è rimasto incolume, cosi come le tre persone che viaggiavano con lui. Maria Grazia Barberis