Si entra e si esce come in un albergo

Si entra e si esce come in un albergo Un'altra evasione per il portone Si entra e si esce come in un albergo Polizia, carabinieri, guardie di frontiera danno la caccia a Pietro Lasalandra, fuggito dopo essersi sostituito ai fratello Polizia, carabinieri, guardie di frontiera danno la caccia a Pietro Lasalandra, 19 anni, commerciante, imputato di rapina, tentato omicidio, furto, evaso sabato pomeriggio dalle « Nuove » dopo essersi sostituito al fratello Gerardo, 15 anni, che era andato a trovarlo per il consueto colloquio settimanale, insieme alla sorella Maria, di 16 anni e al cognato Franco Attivissimo, di 25. Sono state perquisite numerose abitazioni — oltre naturalmente a quella dell'evaso in via fratelli Garrone 734 e a quella del cognato, in via Baretti 34 — interrogate decine di persone. Nulla. Pietro Lasalandra è scomparso: in carcere è rimasto il fratello, pallido e tremante, che ieri è stato trasferito al «Ferrante Aporti» e oggi verrà interrogato dal giudice. Ma che cosa potrà, o vorrà dire? Ben poco. Già a 15 anni, in certi ambienti, si conoscono le leggi dell'omertà. Fino all'alba di ieri, « volanti » della squadra mobile e « gazzelle » del pronto intervento carabinieri hanno perlustrato le strade adiacenti al carcere, perché una segnalazione dava per certa un'altra fuga di parecchi detenuti. Ma non è accaduto nulla. La voce — fondata o no che fosse — ha alimentato il clima di tensione tra le forze dell'ordine e il nervosismo tra i responsabili della direzione delle « Nuove », da alcuni mesi al centro di polemiche. Con Pietro Lasalandra si cercano gli altri due evasi di questi ultimi mesi: Franco Barone, imputato dì omicidio, uscito dal portone principale delle « Nuove » domenica scorsa, sostituendosi a un compagno di cella che doveva essere scarcerato, e Vincenzo Cardamone, allontanatosi — come Lasalandra — dopo essersi trovato un « sostituto » nella sala-colloqui. Inutile domandarsi come queste cose possano accadere. Direttore, capo delle guardie, giudice di sorveglianza si chiudono nelle spalle, sospirano: « E' così, purtroppo. Che cosa possiamo fare? viviamo nel caos; speriamo che la situazione cambi ». Non sanno dire altro. Eppure basterebbe che svolgessero una piccola indagine su come avvengono i colloqui tra i detenuti e i parenti. Nella sala, specie al sabato, sì affollano anche 300 persone: il vociare è assordante, la confusione è totale, la sorveglianza non può certo essere efficace. E' facile, troppo facile, in quelle condizioni, consegnare a un recluso sostanze o oggetti che per legge è vietato introdurre in car- cere (droga o armi, tanto per fare due esempi), o addirittura scambiarsi con qualcuno (i casi Lasalandra e Cardamone insegnano). Eppure, in altra parte delle «Nuove», sono stati allestiti dei box per i colloqui, con tavolini e sedie, un ambiente pulito e ordinato. Pare però che siano stati giudicati «non conformi al nuovo regolamento » e per questa ragione non vengono utilizzati. E' una delle contraddizioni dell'attuale sistema carcerario, che è vecchio e superato, e che nessuno sembra intenzionato seriamente ad adeguare ai tempi. Oggi il magistrato interro¬ gherà Franco Attivissimo, che è stato arrestato con l'accusa di «procurata evasione» e la sorella del fuggiasco, Maria, di 16 anni, che sabato notte si è presentata in questura per costituirsi. Anche lei, come il fratello quindicenne Gerardo, rischia — giorno più giorno meno — un mese di carcere. Oggi festeggiamo S. Ero. S. Faustina. S. Gaudenzio. S. Costanzo (patrono di Aquino). S. Rebecca. Oggi lunedì 30 agosto: il Sole è sorto alle 6,48 e tramonta alle 20,11. Quinto giorno dopo il novilunio. Pietro Lasalandra Franco Barone

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