Per i granata tanto gioco ma una sola rete

Per i granata tanto gioco ma una sola rete I Campioni hanno chiuso a Dundalk (1-0) la breve tournée irlandese Per i granata tanto gioco ma una sola rete (Dal nostro inviato speciale) Dundalk, 22 agosto. Il Torino ha battuto il Dundalk, senza troppa difficoltà, anche se i dieci minuti finali sono stati piuttosto difficili per la squadra di Radice. Gl'irlandesi, che hanno subito la supremazia del granata per quasi tutta la partita, proprio quando si stava per chiudere hanno sfoderato una certa grinta e il primo merito dei granata è stato quello di contenere la fase nei limiti della massima correttezza. Gli episodi di Dublino, insomma, non si sono più ripetuti. Il Torino era in vantaggio, quando gl'irlandesi hanno messo in atto II loro pressing, e d'altra parte bisogna tener conto che Garritane che aveva sostituito Pulici, per poco non riusciva a sorprendere il portiere Blackmore e a raddoppiare a vantaggio. Comunque, le conclusioni per Radice sono nettamente favorevoli, perché la squadra dimostra un costante rendimento e gli uomini che non hanno ancora raggiunto una forma accettabile, vista la stagione, sono pochissimi. La trasferta in Irlanda può essere quindi considerata molto positiva ed anche il commissario tecnico della Nazionale Enzo Bearzot è senza dubbio di questo parere. Anche se il clima, nonostante le assicurazioni di tutti, dovrebbe essere stavolta abbastanza elettrico, gli spettatori, quando la partita comincia, non sono troppo numerosi. L'ambiente è quello che accompagna usualmente una squadra di provincia, certamente a livello inferiore di quanto non succeda nei nostri incontri di serie C: il terreno di gioco sommariamente recintato, con il pallone destinato a perdersi irrimediabilmente nei prati se il tiro non è azzeccato. Un ambiente che sembra apparentemente idilliaco, ma di cui gli italiani si fidano molto relativamente. Radice aveva parlato chiaramente ai suoi: • State calmi, qui ci aspettano. Bisogna conservare la tranquillità più assoluta a tutti i costi, per evitare che si ripeta quello che è successo l'altra sera a Dublino : Il pubblico, comunque, non dovrebbe costituire un elemento determinante: ci saranno mille persone, le corse dei cani e del cavalli hanno vinto ancora una volta. Il Torino si presenta subito con una grossa novità: ZaccarelII gioca. Non che Radice abbia forzato i tempi del recupero per vincere a tutti i costi questa partita, ma il rientro di un giocatore tanto importante per il centrocampo granata risulta quindi molto interessante in vista delle prospettive future, soprattutto per quanto riguarda la Coppa dei Campioni che aspetta il Torino. Si comincia col sole ancora abbastanza alto, qualche applauso (ma la gente è troppo poca per poterlo definire scrosciante, anche se i granata sono salutati con una certa simpatia, mentre due ragazzi italiani nei costumi regionali consegnano agli irlandesi un passaporto gastronomico per il nostro Paese) e si parte senza nessuna animo¬ sità, anche se subito è evidente che questo Dundalk non è la Lega d'Irlanda, se non altro sul piano dell'affiatamento e della grinta. Il Torino, comunque, controlla senza eccessive difficoltà quelle che possiamo definire delle folate offensive senza troppo costrutto. Il Dundalk, che cerca in tutti I modi di portarsi avanti, ripetiamo sia pur disordinatamente, non accetta la supremazia dei granata e tenta subito qualche a fondo, ma Mozzini e Danova, che sono sistemati contro le due « punte » avversarle, se la sbrigano abbastanza bene, mentre tutta la difesa sta ripassando la lezione delia « tattica del fuorigioco » e lo fa con molto profitto mettendo spesso gli avversari in difficoltà. Il Torino passa in vantaggio al 16' per esclusivo merito di Graziani che fa tutto da soio, approfittando di una disavventura di un difensore avversario che manca clamorosamente 'I pallone. Graziani evita di cercare un compagno con un traversone al centro e rimane sulla destra attirandosi un paio di difensori, trattiene il pallone e finalmente Io trascina al centro seguito sempre dai suoi due angeli custodi. Quando riesce finalmente a liberarsene, azzecca il tiro a colpo sicuro. Dopo essere andato in vantaggio, il Torino insiste e in un paio di occasioni potrebbe raddoppiare. Prima al 29', su passaggio di Salvadorl, Zaccarelli si libera in area e tira al volo, appena appena alto, mentre il pubblico applaude, probabilmente conquistato da queste prodezze degli italiani. Due minuti dopo è Pecci a girare In porta al volo un tiro di Patrizio Sala che il portiere avversario era riuscito a respingere. I granata crescono a vista d'occhio e controllano con molta autorità la partita, mentre Il Dundalk, di cui possiamo sempre apprezzare la generosità, non riesce ad avere l'estro e l'inventiva per poter impensierire i granata. La supremazia del granata sul plano del gioco è abbastanza evidente, con un Dundalk In difficoltà, ma proprio in chiusura del primo tempo gli irlandesi azzeccano II « taglio » vincente e liberano Lawlor davanti a Castellini. Sembra fatta, perché Lawlor tira immediatamente di esterno mandando il pallone nell'angolo, ma il portiere granata con una eccezionale parata riesce ad evitare il gol. Un brivido proprio in chiusura che dimostra che, se non altro, questi irlandesi non si arrendono anche quando subiscono la supremazia dell'avversario. I progressi del granata, che giocano con una sorprendente disinvoltura, sono notevoli rispetto alla partita di glovedi sera: molto migliorata la tenuta atletica, mentre la manovra, che ricalca logicamente quella della dell'anno scorso, diventa sempre più fluida. E' una lezione soltanto da ripassare, non da impaurare a memoria, e l'innesto di Danova non complica assolumer.te le cose. Nella ripresa resta fuori Caporale (colpito all'anca) ed entra Santln, ma l'assetto difensivo del Torino non cambia assolutamente. Dall' altra parte, Flanagan sostituisce Kavanagh (Il giocatore che è entrato in campo con il numero 12 è il cannoniere del Dundalk nella stessa stagione, nella quale ha segnato undici reti) e Me l.oughlln (l'allenatore giocatore del¬ le squadra locale) Me Manus. Al 56' l'arbitro ammonisce Patrizio Sala per ostruzionismo e subito dopo Graziani e Pulici si lanciano in un contropiede molto azzeccato, ma Graziani, dopo un palo di scambi indovinati, manca l'ultimo passaggio e il portiere può anticipare l'altro gemello del gol. Al 61' Pecci conclude a lato di pochissimo su passaggio di Graziani. Con II passare del minuti, però, e con i riflessi di qualcuno dei granata che si stanno un pochino appannando, il Dundalk pur senza riuscire a produrre una occasione cristallina che liberi nettamente un suo giocatore davanti alla porta di Castellini, riesce comunque a chiudere abbastanza spesso gli avversari nella loro area. Anche il pubblico, in questa fase finale della partita, si va entusiasmando, finché, con un gran tiro da metà campo, Me Dowell colpisce in pieno la traversa della porta di Castellini. Intanto Pullci è costretto ad abbandonare il campo e subentra Garritane mentre sugli spalti gli spettatori incitano a gran voce la squadra locale. Beppe Bracco DUNDALK: Blackmore; Me Manus (Me Loughlim), 0' Brien; T. Me Conville, B. Me Conville, Me Dowell; Kavanagh (dal 46' Flanagan) Lawlor, Sheey, Devlin, Dainty. TORINO: Castellini; Danova, Salvador!; P. Sala, Mozzini, Caporale (dal 46' Santin); C. Sala, Pecci, Graz'ani, Zaccarelli, Pulici. RETE: Graziani al 16'. ARBITRO: Mhulhall. Graziani tornato al gol nelle prime fasi della partita di Dundalk

Luoghi citati: Dublino, Dundalk, Irlanda, Torino