Turandot, fiaba a colori

Turandot, fiaba a colori LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Turandot, fiaba a colori OGGI: l'opera pucciniana diretta da Prètre con Birgit Nilsson e il film di Brooks "La rivolta" con Cary Grant - IERI: giornata di repliche (a vald.) Tocca a celebri opere pucciniane il privilegio di andare in onda a colori nelle trasmissioni a carattere sperimentale effettuate dalla Rai. La settimana scorsa fu La Bohème ad essere vista nella sua versione policroma da quelli che hanno il televisore adatto. Stasera sarà Turandot a essere probabilmente arricchita dalle suggestive tinte che in particolare s'adattano alla fiaba originale di Carlo Gozzi ridotta e adattata a libretto d'opera da Giuseppe Adami e Renato Simoni. La vicenda della bellissima, crudele principessa che impone ai pretendenti alla Ma mano lo scioglimento di tre difficili enigmi è già stata teletrasmessa in bianco e nero: e in bianco e nero, per la verità, sarà vista stasera dalla maggior parte degli spettatori, non numerosissimi essendo per ora gli utenti in possesso di un secondo apparecchio. Sulla rete 1, il film del lunedì è La rivolta, opera prima, datata 1950, d'un regista dì buon nome come Richard Brooks. Vi si vedrà, con ventisei anni di meno, Cary Grant nel camice di un dottore americano che il camice stesso ha, in un primo momento, appeso al chiodo per vestire i panni d'un turista a largo raggio che con la fresca sposina va a trascorrere la luna di miele in un ipotetico staterello del Sud America. Mal gliene incoglie perché, come arriva, scoppia un'insurrezione il cui intento è abbattere il dittatore che governa il paese. Suo malgrado il chirurgo è condotto al capezzale del tirannello con l'ordine di operarlo d'un male al cervello. L'intervento è condizionato da una grave minaccia dei rivoltosi: o egli durante l'operazione trova modo d'uccidere il dittatore o la giovane sposina che gl'insorti tengono prigioniera verrà da essi uccisa. Gli interpreti, oltre a Cary Grant, sono José Ferrer e Paula Raymond. ★ * Non c'è molto da dire sui programmi di ieri. Sulla Re1, la trasmissione dì maggior ascolto della serata era Il giudice e il suo boia, cioè la replica d'uno sceneggiato del 1971 derivato da un romanzo di Diirrenmatt con Paolo Stoppa, Glauco Mauri, Ugo Pagliai, Franco Volpi, Gabriella Farinon tra gli interpreti. Un'altra replica, anch'essa del '71, quella della terza puntata de La pietra di luna, era stata rifilata in modo meno appariscente, cioè alle 18,45, sulla Rete 2. Il numero di continue ripetizioni di programmi già visti è davvero eccessivo: per limitarci alla giornata di ieri una terza replica era II cabaret, trasmesse alle 13 nella rubrica Sapere. Interessante programma senza dubbio (vi apparivano Marlene Dietrich e Boris Vian, Juliette Greco e Liza Minnelli), ma perché mandare in onda questo bis proprio alla stessa data in cui, di sera, era in programma una puntata di Videosera dedicata a spettacoli non uguali però in certo modo affini? Quest'inchiesta sul teatro off era peraltro condotta con cura e ricca di « materiali » interessanti. Sulla stessa Rete 2 si è finalmente concluso Bim bum barn. Cary Grant nel film

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