Mercato nero, targhe di "sfasciacarrozze,, benzine sofisticate ed una serie di truffe

Mercato nero, targhe di "sfasciacarrozze,, benzine sofisticate ed una serie di truffe L'Ugica sulla proposta di razionare 40 litri al mese Mercato nero, targhe di "sfasciacarrozze,, benzine sofisticate ed una serie di truffe Non sono finiti i guai con la benzina. Prima l'austerity e le domeniche a piedi. Poi la trovata delle targhe alternate. Quindi i continui aumenti. Ora il razionamento del carburante e il doppio mercato, proposti dal ministro Andrectti. Ogni auto dovrebbe avere buoni per 40 litri al mese: utilizzata la scorta, si passerebbe all'acquisto di altro carburante pagandolo un prezzo più alto, forse il doppio: la nuova tariffa sarebbe di circa mille lire al litro. « E' un errore grossolano. Una decisione del genere non può venire accettata da nessuno ». Vincenzo Pino, del sindacato benzinai, l'Ugica, parla a nome dei gestori. « Prima di tutto se una simile proposta diventasse realtà, si risolverebbe in un colossale danno economico per lo Stato, per i benzinai e per la gente. Un po' meno, natural¬ mente, per le industrie petro- j lifere... ». Quali potrebbero essere le | conseguenze immediate di questo nuovo sistema di rifornimento' « Certamente tragiche — dice Pino —. La prima, macroscopica, sarebbe il sorgere del mercato nero della benzina. Il contrabbando, insomma. Ma la cosa più grave è che, per attuare i propositi di gente disonesta che approfitterebbe della situazione, circolerebbero benzine truccate. Gli additivi, che verrebbero mescolati al carburante puro, sono i soliti: il benzolo, solventi vari, l'anilina, per colorare benzina diluita, l'acetone, il ddt, il toluolo ». Sostanze quasi tutte cancerogene e il cui impiego, in Italia, è in gran parte vietato per legge. «Senza contare — prosegue Vincenzo Pino — che la truffa avverrebbe proprio sotto il naso dei gestori dei chioschi: è là, infatti, che i mistificatori troverebbero clienti». «C'è un altro aspetto che non bisogna trascurare». Interviene il presidente del comitato intersindacale dell'Ugica, Rinaldo leardi. «I benzinai si troverebbero a dover assumere un impiegato solo per la contabilità. Già hanno abbastanza problemi e qualcuno di loro non riesce a tirare avanti, pur contando sul lavoro di familiari e senza operai esterni». «In ultima analisi però — conclude il presidente — i più danneggiati saranno, come sempre, gli automobilisti. C'è gente che non va in auto per sport. C'è gente che lavora. Il simbolo del lavoratore "in auto" è il rappresentante di commercio. Che ne sarà di luì? Per non parlare dei medici, degli autotrasportatori e di tutti coloro che impiegano la macchina per¬ ché non possono farne a meno». Entro il 30 settembre si avrà la «sentenza». Intanto la gente è preoccupata. La spia della «riserva» diventerà l'ossessione sul cruscotto delle auto italiane? Contrabbando, benzine truccate e sostanze nocive (come se non ce ne fossero abbastanza) sono le minacce in agguato. Ma un'altra truffa potrebbe scaturire dall'ingegno di chi non vuole spendere il proprio stipendio in benzina. Sarà il boom degli «sfasciacarrozze»? Da loro, infatti, qualche automobilista con scarso senso civico potrebbe acquistare carcasse di piccole vetture: nascerebbe così il mercato delle targhe. Ad ogni targa 40 litri di benzina. Facendo i conti, a fine mese, sarebbe ammortizzata la spesa di qualche rottame con relativo libretto valevole per i buoni-carburante, d. dan.

Persone citate: Vincenzo Pino

Luoghi citati: Italia