Meno preoccupazioni al ritorno in fabbrica ma non sarà certamente un autunno calmo

Meno preoccupazioni al ritorno in fabbrica ma non sarà certamente un autunno calmo Parere dei sindacati sul futuro: rispondono Novaretti, Ferro ed Aloia Meno preoccupazioni al ritorno in fabbrica ma non sarà certamente un autunno calmo «Si ritorna in fabbrica meno preoccupati, non certamente sereni». Così Franco Aloia della Federazione lavo¬ ratori metalmeccanici descrive lo stato d'animo con cui oggi oltre mezzo milione di lavoratori torinesi rientrano in fabbrica. «Non c'è più la paura per la perdita del posto», continua, «ma rimangono le preoccupazioni per il futuro, le difficoltà per sbarcare il lunario. L'inverno si avvicina e sono annunciati nuovi aumenti per il riscaldamento, le tariffe pubbliche, i generi di prima necessità. Non c'è di che stare allegri». Drogata o meno, comunque, la ripresa è in corso. Il settore auto torna a tirare bene e con esso si è rimesso in moto il meccanismo di sviluppo. Non quello che volevano i sindacati, però. «Ripercorriamo le vecchie strade che già una volta ci hanno tradito », dice il segretario provinciale della Uilm, Corrado Ferro. «Dobbiamo avere coscienza che per tutto quanto riguarda una produzione alternativa all'auto non si è fatto alcun passo avanti ». Anche nell'ambito della «vecchia strada», però, i problemi sindacali che si ripropongono con l'autunno sono numerosi: «Prima di tutto bisogna recuperare credibilità agli occhi dei lavoratori», spiega Ferro. «Soprattutto da parte delle confederazioni che non hanno portato avanti in alcun modo la strategia di Rimini assolvendo a nessuno degli impegni presi su occupazione e investimenti. La stessa vertenza che avrebbe dovuto partire a gennaio su scatti di anzianità e indennità di licenziamento, è in ritardo di nove mesi. Ora dovremo affrontare tutti questi temi coi Consigli di fabbrica e le assemblee perché i lavoratori sappiano a che punto stanno le cose. Né si potranno dimenticare i problemi salariali come la rivalutazione della quattordicesima. La vertenza con la Fiat per il contratto integrativo che apriremo ad ottobre dovrà contenere entrambe i problemi: quello salariale e quello di investimenti e occupazione. Respingiamo il tentativo portato avanti anche dalle confederazioni di porli uno in alternativa all'altro». Quello dell'occupazione sarà il nodo centrale della « grande vertenza » che il sindacato intende aprire con l'industria automobilistica. La Firn vuole discutere il problema dell'occupazione sia per quanto riguarda il ripristino del turn over a Torino che in relazione a nuovi posti nel Mezzogiorno. « Vogliamo sapere come si muove la Fiat nel campo degli investimenti », precisa Ferro, « come intende realizzare l'equilibrio fra quelli in Italia e quelli all'estero, come vuole attuare gli investimenti promessi (Grottaminarda, Piana del Sele, etc.J ». « Si riprende il lavoro disposti ad un recupero di produttività », dice ancora il segretario della Uilm, « ma questo discorso non deve riguardare soltanto l'industria. li giusto rapporto fra salario e prestazione deve essere reintegrato anche, e soprattutto, nel pubblico impiego. Non ci si deve comunque aspettare un autunno tranquillo: le vertenze coi grandi gruppi vedranno i lavoratori delle grosse aziende impegnati su temi comuni con quelli delle piccole e medie ». Non sono, però, solo i lavoratori metalmeccanici a tornare oggi in fabbrica: contro 350 mila di essi ce ne l sono quasi altrettanti delle altre categorie: chimici, tessili, commercio, eie. Anche per essi le prospettive sono ben diverse da un anno fa. « Si ritorna al lavoro con un certo ottimismo dovuto alla generale situazione di ripresa. Drogata o meno che la si voglia chiamare », dice il segretario nazionale della Federazione lavoratori tessili, Novaretti. «Rimangono le difficoltà nel settore confezioni: tutta una serie di aziende sui 2-300 dipendenti, per un totale di 12 mila lavoratori, non riesce a risollevarsi dalla crisi. Anzi: potremmo dire che le difficoltà manifestate da un certo tempo vanno via via aggravandosi ». Giorgio Destefanis Franco Aloia

Persone citate: Aloia, Corrado Ferro, Franco Aloia, Giorgio Destefanis, Novaretti

Luoghi citati: Grottaminarda, Italia, Rimini, Torino