E' scomparsa anche la moglie dell'agente del crack in Borsa di Cosimo Mancini

E' scomparsa anche la moglie dell'agente del crack in Borsa Aveva una valigia ed è salita su un taxi con la madre E' scomparsa anche la moglie dell'agente del crack in Borsa Il padre di Franco Garlaschi : "Mio figlio non si è ucciso, c non è nemmeno scappato. Si è semplicemente allontanato" - In mattinata si riunisce la Deputazione di Borsa E' scomparsa da sabato pomeriggio anche la moglie di Franco Garlaschi, il presidente degli agenti di Borsa torinesi che ha lasciato un «buco» superiore al miliardo. Questa seconda sparizione si presta a due ipotesi: la donna, che si è portata con sé la madre, ha voluto sottrarsi alla «persecuzione» dei 2. ornatisti oppure ha raggiunto il marito. Fino a sabato mattina la signora Garlaschi ha conti- j nuato a ripetere di essere convinta che suo marito si fosse ucciso. «Mi voleva troppo bene — ha detto — per andarsene lasciandomi senza sue notizie. Sono sicura che non è più su questa terra ». Nel pomerìggio, però, alle 17,30 è salita su un taxi, con la madre. Aveva anche una i valigia. Da allora non si hanno notizie delle due donne. La signora Garlaschi è figlia unica, come il marito, e non ha parenti. Neanche i suoceri sanno dove si sia recata. « Da noi — dice Giovanni Garlaschi, 83 anni, padre dell'agente di Borsa — non è venuta. Non abbiamo sue notizie ». Chiediamo se ha raggiunto suo marito da qualche parte, magari all'estero. « Non lo sappiamo — risponde il signor Garlaschi — e non abbiamo notizie di nostro figlio. Comunque non è vero, come avete scritto, che si è suicidato o che è fuggito. Si è semplicemente allontanato e voi giornalisti smettetela di scrivere tante opinioni e pochi fatti. Andate dall'ingegner Capuani ». L'ingegner Gian Maria Capuani è il presidente della Pan Electric, l'azienda di Cameri di cui Garlaschi aveva acquistato 720 mila azioni al prezzo di 1948 lire. Altrettante azioni sono state acquistate da un agente di Milano, Franco Serù, tanto da far temere all'ingegner Capuani di non essere più lui a possedere il pacchetto di maggioran- i za relativa dell'azienda. I motivi per cui ì due agenti abbiano «rastrellato» un così grande quantitativo di titoli è sconosciuto. Sono in molti, a cominciare dallo stesso ingegner Capuani, a pensare che dietro i due agenti di Borsa si nasconda un grosso finanziere. Qualcosa però non ha funzionato, probabilmente la notizia che l'assemblea aveva intenzione di chiedere l'amministrazione controllata. Valida sul piano produttivo, la Pan Electric ha debiti per parecchi miliardi. Gli interessi passivi divorano gli utili e l'azienda è come un cane che si morde la coda. In agosto le azioni sono scese a 600 lire. Garlaschi, che le aveva acquistate al riporlo, avrebbe dovuto pagare alle banche, entro la fine del mese, 970 milioni. La sua posizione delicata era nota agli operatori della Borsa tanto che il dott. Mario Folletti, presidente del Comitato agenti dì Borsa, lo aveva invitato con insistenza a chiarire la sua posizione. Garlaschi ave¬ va sempre sostenuto che avrebbe fatto fede ai suoi impegni ed aveva invitato il dott. Falletti nel suo ufficio venerdì mattina. All'appuntamento il presidente del Comitato Borsa ha trovato invece dell'agente, una lettera in ciii si dichiarava insolvente. Da allora nessuno ha più visto Garlaschi. Ora è scomparsa anche la moglie. Questa mattina si riunisce la Deputazione della Borsa per mettere in liquidazione coattiva i titoli dell'ex presidente degli agenti di Borsa. Nel pomeriggio il dott. Falletti si incontra con i rappresentanti legali di alcuni istituii bancari della città per negoziare i titoli quotati al mercato ristretto. Per le Pan Electric si dovrà cercare una soluzione a parte. Non dovrebbe però essere difficile trovare un acquirente e si fanno già i nomi di noti finanzieri italiani. Cosimo Mancini

Luoghi citati: Cameri, Milano