I russi battono gli Usa grazie alle loro atlete

I russi battono gli Usa grazie alle loro atlete Sconfitti gli uomini, vincono nel complesso I russi battono gli Usa grazie alle loro atlete Le sovietiche hanno ottenuto 15 doppiette (su (4 gare) - La Bragina ha polverizzato il "mondiale" dei 3000 - Stones solo quarto nell'alto (Nostro servizio particolare) College Park, 8 agosto. L'Unione Sovietica, pur sconfitta in campo maschile per 115 a 107, si è comunque imposta nel confronto con gli Stati Uniti per 211 a 157. Il risultato è maturato grazie alla splendida prestazione delle atlete sovietiche che si sono imposte In tutte le quattordici gare e non hanno realizzato la «doppietta» — primo e secondo posto cioè — nella sola gara del salto in lungo. Grande protagonista della seconda giornata è stata Ludmila Bragina, olimpionica del 1500 metri a Monaco, che a Montreal era rimasta nell'ombra conquistando soltanto il quinto posto. Ebbene la Bragina, nonostante piovesse, ha corso I 3000 metri in 8'27"12 polverizzando cosi il primato mondiale precedente che apparteneva alla norvegese Andersen in 8'45"4. La trentatreenne sovietica ha usufruito dell'aiuto offertole dalla connazionale Katlukova che ha tirato gran parte della gara per poi cederle il passo nel finale. La Katlukova è comunque andata anche lei sotto il limite precedente correndo in 4'41"77. Nelle altre gare femminili la sola Kathy McMIIIan è riuscita a spezzare parzialmente l'egemonia delle avversarie piazzandosi seconda nel salto in lungo con 6,42 alle spalle della Amseyeva (6,46). Rimarchevoli comunque I successi della Lebedeva (100 ostacoli in 13"09), della Prochenko (200 plani in 23" netti) e della Provldckhina che negli 800 ha preceduto in 1'57" la connazionale Gerasimova (1'57"50) e la statunitense Manning d'57"90). Infine buono II tempo delle staffettiste della 4x400 (Styrklna, Kilmovlcha, Sokolova, 11yina) che hanno fermato i cronometri sul tempo di 3'29"06. In campo maschile la gara più valida è risultata il getto del peso in cui gli statunitensi Woods e Feuerbach hanno dovuto arrendersi al colosso sovietico Barishnikov, che si è imposto scagliando l'attrezzo a 21,15. Secondo è stato Woods (20,52), terzo l'altro sovietico Mlronov (20,34) e quarto Feuerbach (20,20). Splendida la galoppata di Ed Moses nei 400 ostacoli. L'olimpionico e primatista mondiale ha ottenuto ancora una volta un tempo di grandissimo valore (48"55) pur non risultando eccessivamente impegnato dagli avversari. Secondo si è piazzato l'altro statunitense Shine (49"77). Nel disco ancora successo per Wilkins (anche lui olimpionico e primatista mondiale) che si è imDosto con 66,20. Una certa delusione per gli spettatori è venuta dalla gara del salto In alto dove Dwigth Stones ha ribadito la sua antipatia per la pioggia fermandosi a 2,18, misura senz altro modesta per lui che proprio tre giorni fa a Filadelfia aveva migliorato il proprio limite mondiale valicando l'asticella posta a 2,32. Stones è risultato cosi soltanto quarto preceduto dai due sovietici Senyukov e Budalov (entrambi accreditati di 2.21) e dal connazionale Jankunis (anche lui •fermo» a 2,18). Nel 200 Rlddlck ha mancato la • doppietta» dopo aver vinto il giorno prima i 100 facendosi battere da Hampton, medaglia d'argento della distanza a Montreal. I tempi: 20"70 per Hampton, 20"80 per Rlddlck. Infine negli 800 si è imposto il sovietico Anohim (1'47"49), mentre nel salto in lungo conferma per l'olimpionico Robinson (7,80). c. p.

Luoghi citati: Filadelfia, Monaco, Montreal, Stati Uniti, Unione Sovietica, Usa