La Germania Est affonda la Polonia

La Germania Est affonda la Polonia Un 3 a 1 che tronca il ciclo d'oro degli uomini di Gorski La Germania Est affonda la Polonia Già dopo un quarto d'ora i tedeschi avevano segnato due volte e colpito un palo ■ Il bronzo a una deludente Urss, quarti i brasiliani che hanno giocato un calcio divertente ■ Riediger e Hoffmann, due giovani di cui si sentirà parlare (Dal nostro inviato speciale) Montreal, 1 agosto. Il ciclo d'oro del calcio polacco, iniziatosi a Monaco alle Olimpiadi del 72 dove il trainer Gorski vinse il titolo con i giovani che ora sono invecchiati, dopo aver ben figurato al mondiali del 74, può essersi concluso a Montreal, dove capitan Deyna e colleghi sono affondati di fronte alla quadrata formazione della Germania Est, che ha vinto ieri sera (nella notte per l'Italia) per 3 a 1 il confronto decisivo. Medaglia d'oro ai tedeschi Est quindi, una in più per una collezione già ampia, argento ai polacchi, bronzo all'ancora più deludente Russia di Blochin, il « Pallone d'oro '76 » al momento sembra alquanto sgonfio. Dopo, quarti, i brasiliani, i quali hanno divertito anche se essendo molto giovani non hanno potuto farsi valere contro squadre più esperte, di veri professionisti. Come è noto, proprio Germania Est, Polonia e Unione Sovietica hanno presentato nel torneo le vere nazionali, e se hanno tenuto fede al pronostico arrivando ai primi tre posti, hanno clamorosamente deluso sul plano del gioco. La partita di Ieri sera, pur non meritando i 71.619 spettatori paganti registrati al botteghini, tuttavia è riuscita a tratti a offrire spettacolo vero, con I tedeschi protagonisti di una partenza volante ed I polacchi migliorati alla distanza, anche se troppo scoperti in difesa per avere chances di vittoria. Casimiro Gorski (Il trainer polacco che già in crisi negli ultimi tempi lo sarà ancora di più, agli occhi della federazione, dopo questo nuovo smacco) ha lasciato fuori per la finale il mastodontico libero Gorgon, risultato regolar¬ mente fra I peggiori in campo negli incontri eliminatori. Il nuovo libero, il ventiselenne Henrik Wieczoreck, ha dimostrato però scarsa sicurezza In fase protettiva, mentre Invece si è fatto valere In appoggio all'attacco, quando per altro la « frittata » difensiva era già stata fatta. I tedeschi Est, infatti, con una partenza incisiva hanno colto di sorpresa gli avversari segnando al 7' con Schade, che è intervenuto a correggere in rete un centro da destra di Riediger, e al quarto d'ora con Hoffmann che ha concluso con un diagonale fortissimo, rasoterra, da sinistra a destra, una manovra rapidissima con un doppio « uno-due » che ha lasciato secchi Wieczoreck e colleghi. Se si pensa che già al se¬ condo minuto su una manovra analoga Hoffmann aveva colpito il montante, si ha l'idea di quanto sia parsa debole all'Inizio la difesa polacca, grazie anche alla cecità dell'Invecchiato Gorski che sull'attaccante tedesco più alto e dalle leve più lunghe — Riediger — ha posto il più piccolo della difesa, ovvero Masczyk. Sino a quando la fatica (si è giocato su un terreno pesantissimo per la pioggia iniziata a cadere già al pomeriggio durante le gare di atletica) non lo ha frenato, Riediger è stato una spina nel fianco della Polonia. In vantaggio per due a zero, la Germania Est sì è un poco adagiata e ne ha approfittato lo Polonia per andare all'attacco per lunghi periodi, ma senza creare situazioni troppo pericolose per Groy protetto da una difesa attenta nella quale ha fatto spicco il libero Doerner. Con Weise appiccicato a Szarmach, Kische addosso a Lato e Lauck diligente nel seguire gli spostamenti di Kmiecik, i tedeschi hanno frenato bene gli avversari, I quali almeno in attacco hanno avuto spunti incisivi. Alla Germania Est non è parso vero di poter giocare in contropiede: qualcuno ha gridato «ecco il calcio all'italiana» riferendosi al catenaccio e al contropiede, ma c'era una sostanziale differenza: in avanti Hoffmann e Loewe non sono rimasti ad aspettare I lanci, ma hanno partecipato spesso alla manovra collettiva arretrando fin sulla metà campo, come de! resto i compagni li hanno sempre appoggiati con decisioni nei loro spunti. La Polonia ha concluso il primo tempo in attacco, ma in inizio di ripresa Szymanowski ha dovuto salvare sulla linea su una botta di Loewe, dopo un fortunato dribbling in slalom. Poi si sono riportati in avanti gli uomini di Gorski ed al 15' Lato con una bella deviazione di testa su calcio d'angolo ha ridotto il distacco. I polacchi si sono scatenati In attacco, i tedeschi hanno ripiegato con ordine e a cinque minuti dalla fine hanno chiuso il match con un nuovo rapido contrattacco: Hafner ha vinto un takle su Wleczorek, è scattato In avanti ha battuto il portiere Mowlick in uscita con un tocco preciso di interno destro. Così è maturata la medaglia d'oro della Germania Est nel calcio, In un torneo che nelle Olimpiadi non ha molta ragione di esistere viste le differenze fra squadra e squadra, le diverse situazioni « olimpiche > nei vari Paesi. I tedeschi orientali hanno avuto almeno il merito di presentare due giovani interessanti, Riediger e Hoffmann, i quali sì faranno conoscere presto in Europa. Quanto ai polacchi, il loro momento è difficile. Bruno Perucca Germania Est: Croy; Doerner, Weise, Kurbljuweit, Lauch, Hafner, Riediger (dal 97° Bransch), Kische, Loewe (dal 69° Grossner), Schade, Hoffmann. Polonia: Tomaszewskl (dal 20° Mowlich) Szymanowski, Masczyek, Kasperczak, Zmuda, Wieczreck, Lato, Deyna, Szarmach, Kmlecick, Lawrowski. Arbitro: Barreto (Uruguay).