Carlo Cassola vince il premio Bancarella di Carlo Cassola

Carlo Cassola vince il premio Bancarella Senza rivali "L'antagonista,, Carlo Cassola vince il premio Bancarella Pontremoli, 25 luglio. Carlo Cassola, con «L'antagonista» (editore Rizzoli), ha vinto in maniera schiacciante la ventiquattresima edizione del «Premio Bancarella». Lo scrittore maremmano, che è stato premiato questa sera, nella cornice del!a medioevale piazza della Repubblica a Pontremoli gremita di folla, dalla bella Stella Carnacina, madrina della manifestazione, non ha avuto davvero «antagonisti». Ha raccolto infatti ben 146 voti dei librai pontremolesi e no, sparsi in tutta Italia, su 191 schede inviate alla giuria. Gli altri finalisti si sono classificati nell'ordine: Arrigo Petacco, con «Il prefetto di ferro » (Mondadori) 19 voti, Nino Longobardi con «Il figlio del podestà» (ed. Rusconi) 8 voti, Giuseppe Fava con «Gente di rispetto» (ed. Bompiani) 5 voti, Gavino Ledda con «Padre padrone» (ed. Feltrinelli) 4 voti, Giorgio Galli e Alessandra Nannei con «Capitalismo assistenziale» (ed. Sugarco) 2 voti, due schede nulle, due schede bianche. La vittoria di Cassola era data per scontata. L'autore de «La ragazza di Bube» è, secondo certe sue dichiarazioni confermate questa sera, al suo ultimo romanzo. L'aver conseguito un premio popolare come il Bancarella, che viene assegnato appunto dai librai, è in un certo senso il suggello di una carriera e di una attività che durano ormai da 25 anni. Si prevedeva comunque un verdetto più contrastato. Arrigo Petacco, giornalista spezzino, veniva dato alla vigilia come un pericoloso outsider: il suo «Prefetto di ferro», rievocazione dell'attività del prefetto Mori in Sicilia e della sua battaglia contro la mafia negli Anni Trenta, sembrava un libro adatto al «Bancarella», che specialmente negli ultimi anni ha annoverato tra i suoi vincitori autori di rievocazioni storiche o di indagini documentaristiche. In queste settimane comunque c'è stata indubbiamente una schiacciante rimonta di Cassola che ha preso il via nettamente sin dall'inizio dello spoglio e lo ha mantenuto. La giornata pontremolese è stata comunque piuttosto intensa anche dal punto di vista culturale e dell'attività organizzativa in generale. In mattinata, in municipio, il presidente della Corte Costituzionale Paolo Rossi ha rievocato la storia di Pontremoli. Successivamente alla presenza dello stesso Paolo Rossi e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Angelo Salizzoni, a Montereggio, una frazione di Mulazzo, dove ancora esistono i ruderi del castello medioevale che ospitò Dante Alighieri durante il suo esilio, sono stati inaugurati due cip- pi di pietra a forma di libro I alla memoria di due editori, artigiani, Gherardo Rusconi e Annibale Pizzi. A Montereggio, tra l'altro, ogni, vicolo e ogni strada viene intitolata ad un editore. E' stata inoltre inaugurata, con una mostra personale del pittore Remo Brindisi, la nuova sede del centro studi dei librai, nel convento trecentesco della SS. Annunziata recentemente restaurato dalla Sovrintendenza ai monumenti della Toscana. Numerosissimi i premi, prima dello spoglio delle schede in piazza, consistenti nelle tradizionali «Gerle d'oro» (la gerla è il simbolo del vecchio libraio ambulante) ai benemeriti della categoria. Tra i premiati Carlo Giambiasi, il cui omonimo bisnonno aveva nel 1850 la sua bancarella in piazza Carlo Felice a Torino e presso la quale si fermavano sovente per acquisti, come ricordava il pronipote, Massimo d'Azeglio e Camillo Cavour. Carlo Cassola

Luoghi citati: Cassola, Italia, Montereggio, Mulazzo, Pontremoli, Sicilia, Torino, Toscana