Domenica, sicari stasera gli evasi

Domenica, sicari stasera gli evasi CRONACA TELEVISim Domenica, sicari stasera gli evasi Un telefilm con Tony Musante e Susan Strasberg ■ Attesa per "Il buco" (Rete 1, ore 20 e 45), l'ultimo grande film di Becker Il film di stasera sulla Rete 1, già in programma il 5 luglio scorso, venne allora differito per dare spazio alla fantascienza di La cosa da un altro mondo. Ora non dovrebbe più subire altri rinvìi. Diretto da Jacques Becker Il buco fu nel 1959 l'ultimo film di un grande regista che l'anno dopo doveva morire, appena cinquantaquattrenne, colpito da inesorabile male. A sedici anni di distanza dalla sua prima visione «Le trou» è opportunamente riproposto con la speranza che il video gli renda quella giustizia che gli negarono gli schermi dei cinema. Si tratta dell'opera ultima d'un artista che ha più volte realizzato film eccellenti: uno. Casco d'oro, ai limiti del capolavoro; altri f Amore e fortuna, La casa degli incubi, Edoardo e Carolina, Grisbij frutto d'un talento narrativo che sapeva cogliere, nella commedia e nel dramma, l'umanità viva delle situazioni e dei caratteri. Il buco venne girato per intero da Becker, ma il montaggio fu curato da Jean-Luc Godard, amico fraterno del regista spentosi il 21 febbraio 1960, senza aver potuto vedere sullo schermo la fatica conclusiva della propria non lunga carriera. Nel Buco appaiono interpreti oggi notissimi che sedici anni fa erano quasi sconosciuti: Michel Constantin, Philippe Leroy, Catherine Spaak, ai quali vanno aggiunti Jean Keraudy, Marc Michel, Raymond Meunier. La vicenda narra di cinque uomini in fuga dalle carceri parigine della Sante: il «buco» è quello attraverso il quale essi dovrebbero, dopo lungo, estenuante lavoro di scavo, prendere il largo. Ma tra loro c'è stato un delatore che, rivelando al direttore della Sante il piano d'evasione, permette alla polizia di bloccarli proprio alle soglie dell'agognata libertà. Nel film, ha scritto Sadoul, «il tema dell'amicizia vi è amplificato da un elemento nuovo e da un personaggio inedito e straordinario analizzato nel conportamento più nascosto, quello della spia». ★ * Anche ieri la Rete 2 avrà trattenuto molta gente in casa, attratta dagli eccellenti servizi sportivi da Montreal che, da mezzogiorno e fino alle 2 di stanotte, hanno permesso, con alcuni intervalli per i telegiornali, di seguire da vicino, mercè la collaborazione di validi cineoperatori, le molte gare domenicali della XXI Olimpiade. Sulla Rete 1, dopo un pomeriggio vuoto, è andato in onda alla sera I sicari di Detroit, telefilm di Richard Bennet, terzo episodio della serie avente a protagonista il poliziotto americano Dove Toma, impersonato con corretto professionismo da Tony Musante, al quale s'affianca regolarmente, nel ruolo di moglie, un'anche più illustre Susan Strasberg, L'attrice trentottenne non è più quella che a quindici anni apparve una esordiente di straordinario talento recitando in teatro II diario di Anna Frank. Oggi è anche lei una dignitosa professionista che, per un ruolo televisivo non eccelso, evita di tirare fuori le unghie e tiene in serbo per migliori occasioni le risorse antiche di grande interprete. La circoscritta vicenda del telefilm si basava sulle indagini che il nominato agente Toma compie a proposito di un duplice omicidio in un bar. Lo aiuta nell'investigazione un certo Larry, studente con velleità di detective, personaggio che nell'inchiesta ha un suo peso, e determina alcuni momenti di suspense, però di minor effetto della tensione sportiva alimentata dall'altra rete quando mostrava al culmine delle gare eccelsi campioni. a. vald.

Luoghi citati: Detroit, Montreal