Fuga da Seveso

Fuga da Seveso Fuga da Seveso (Segue dalla 1° pagina) la zona, hanno riportato tutti brutalmente alla realtà. La gente guarda esterrefatta, ma c'è anche qualcuno che ogni tanto non sa tacere. Angelo Tessarolo, 49 anni, quattro figli, è operaio dell'Acna. La sua casa è nella zona infetta. La moglie parla con le lacrime agli occhi: «La nube è passata sabato. Nessuno ha dato l'allarme e noi siamo stati lì a guardarla, imbanbolati, senza renderci conto di che cosa si trattasse. Abbiamo provato solo un grande bruciore agli occhi ed un fortissimo odore. Domenica sera sono passati i carabinieri, per avvisarci che la nube poteva avere conseguenze nocive. Lunedì però si è fatto vedere un ufficiale sanitario del comune per dirci che non c'era alcun pericolo». Nel frattempo, in casa della famiglia Scozzini una gallina era morta, completamente disidratata: in poche ore il suo peso era passato da due chili a due etti. Molti cani sono impazziti, gli uccelli cadevano immobili nelle gabbie. «E noi — dice il quarantacinquenne Mario Pontiggia — abbiamo continuato a mangiare tranquillamente frutta e verdura. L'Icmesa è la filiale italiana di una multinazionale svizzera. Ufficialmente, dal 1969, produce sostanze intermedie impiegate nella fabbricazione di prodotti cosmetici, igienici e medicinali. Il Tcdd, secondo le versioni fornite da tecnici e scienziati, si sarebbe sviluppato in quantità esorbitante in seguito all'esplosione di un reattore contenente del semplice triclorofenolo, cioè un diserbante molto meno nocivo. Di fatto il 50 per cento della produzione dell'Icmesa — che occupa 230 dipendenti — è destinata a sedi svizzere ed americane. Ed il Tcdd — forse soltanto casualmente — è l'arma chimica con la quale gli Stati Uniti hanno diserbato intere foreste durante il conflitto vietnamita. Frattanto, nell'ufficio d'igiene di via Monti, a Seveso, continua la lunga processione di gente. «Non voglio essere accusato di allarmismo — dichiara il medico condotto dottor Uberti — ma devo dire la verità: tra ieri mattina e oggi ho visto decine di casi. Inizialmente si sperava che la patologia fosse in regressione. Invece i casi si presentano sempre più numerosi. Intere famiglie vengono colpite, chi in una forma, chi in un'altra. Purtroppo non esiste un antidoto e noi dobbiamo limitarci a dare consigli di comportamento, a seconda delle zone di provenienza delle persone». Domani, mentre a Zurigo i maggiori industriali chimici stanno discutendo della vicenda, la giunta a Milano si riunirà con i professori Pocchiuri e Giannico, quest'ultimo direttore generale dell'igiene pubblica, per decidere eventuali ulteriori provvedimenti, ma tutto finora sembra essere organizzato all'insegna del volontarismo. In teoria a Seveso dovrebbero essere in funzione l'ufficio d'igiene ed un ambulatorio dermatologico, ma quest'ultimo — è incredibile — nella, giornata di festa è rimasto chiuso. Domani aprirà, secondo il normale orario, alle 8, con un secondo ambulatorio approntato in sede ancora da stabilire. Si prevede infatti che il flusso della gente (il 99 per cento dei colpiti sono bambini) non si esUurirà molto presto. La zona A, dove i casi di infezione sono più gravi, potrebbe essere anzi allungata ad un raggio ancor più vasto, fino a 1500 metri. Proprio sul limite tra la zona A e la zona B, Ha sede la casa e l'azienda di Ezio Zanon, 30 anni, padre e madre, moglie e due bambini. Uno dei due, il più piccolo, è stato colpito ed è tra i ricoverati a Mariano Comense. L'accusa di Zanon è gravissima: «La mia casa è stata esclusa dalla zona A, cioè da quella dell'evacuazione, perché il Comune non sapeva cosa fare di 40 bovini, delle galline e delle altre bestie del mio allevamento. Dovrei essere nella zona A, ma il filo spinato si fermerà accanto ad uno dei miei recinti per girare intorno alla casa e lasciarla nella zona B. Alle bestie penserò io, a mio rischio e pericolo, ma non lascio qui i miei a morire. Il Comune dica quello che vuole, io li porterò via». Salvatore Rotondo

Persone citate: Angelo Tessarolo, Ezio Zanon, Giannico, Mario Pontiggia, Salvatore Rotondo, Uberti, Zanon

Luoghi citati: Mariano Comense, Milano, Seveso, Stati Uniti, Zurigo