Terzo cappotto,, per gli azzurri Svezia dopo Polonia e Jugoslavia

Terzo cappotto,, per gli azzurri Svezia dopo Polonia e Jugoslavia Terzo cappotto,, per gli azzurri Svezia dopo Polonia e Jugoslavia In Coppa Davis - L'incontro è Anito sul 4-0: Barazzutti-Norberg sospeso per l'oscurità dopo il successo di Zugarelli su Johansson ■ Incerto il secondo singolarista per l'Inghilterra (Dal nostro Inviato speciale) Roma, 18 luglio. Provati dalle interminabili riunioni dialettiche con i vari -ducetti» di periferia, iniziate Ieri pomeriggio al Foro Italico e proseguite in nottata con cene sparse in varie abitazioni e circoli romani, in un clima da fare invidia ni lavori di corridoio dei congressi politici dei maggiori partiti italiani, solo Michele Minio del consiglieri federali in carica ha trovato la forza di assistere oggi alle battute finali del match che Tonino Zugarelli ha vinto all'ottavo match-point del quinto set contro Kjell Johannson dopo ben quattro ore e ventidue minuti di gioco effettivo. Tutti gli altri responsabili della Federazione, dal vicepresidente vicario Biase: al vicepresidente Galgani candidato ormai unico alla poltrona presidenziale nella prossima tornata elettiva, hanno preferito il fi esco delle spiagge romane o del cìrcoli forniti di piscina. La prova di Zugarelli interessava poco una volta che erano stati contati i voti dei vari comitati regionali ed erano stati promessi a distra e manca in base a precisi organigrammi più che alla specifica preparazione. Vedi invece, la prova di Zugarelli era un valido test n vista della prossima finale europea di gruppo contro l'Inghilterra dal 5 al 7 agosto a Wimbledon. Zugarelli, In precedenza, aveva giocato solo otto singolari in Coppa Davis e ne aveva vinti solo tre. Quando era stato chiamato a precise responsabilità contro il Sudafrica, sul cemento di Johannesburg era stato bloccato dalla paura ed aveva finito per perdere oltre che contro Moore anche contro Hewitt un incontro alla sua portata. Ora, reduce dal successo nel torneo svedese di Bastaad, dove aveva superato Barazzutti in finale, Tonino veniva invitato da Belardinelli e Pletiangeli come secondo singolarista sull'erba inglese, per la sua buona mobilità e per 'a sua capacità nel gioco al volo. Sotto un sole canicolare alla presenza di uno sparuto numero di appassionati, Zugarelli ha rischiato di compromettere le sue chances per il match londinese quando nel quinto set, dopo essersi portato In vantaggio per cinque a uno, non ha saputo chiudere l'incontro con II servizio a disposizione e poi, sul cinque a due, ha sprecato ben quattro match-point s il servizio del rivale [consecutive le prime tre palle-gara). Così Johannson che sembrava spacciato ha potuto rimontare fino al cinque pari, ma sul 6-5 Zugarelli ha sprecato un'altra pallagara e poi altre due sul 7 a 6 sono state annullate con bella precisione dallo svedese, che ha finito per arrendersi solo all'ot¬ tavo match-point tentando un drop che non riusciva a superare la rete. Avesse perso, Zugarelli sarebbe stato « out » per Londra, più per motivi di grinta e carattere che non per effettivi valori tecnici. Avendo vinto resta in ballottaggio con Barazzutti che è nel ruolo di secondo singolarista. Decideranno i dieci giorni di allenamento sulle superfic! erbose che i nostri giocatori sosterranno a Londra a partire da lunedì "26 luglio. Barazzutti e Zugarelli hanno caratteristiche tecniche differenti in relazione al gioco sull'erba. Zugarelli si lascia preferire per mobilità e migliore predisposizione nei colpi al volo, avendo anche una battuta molto efficace e lamentando i consueti difetti nel diritto, non sempre ben controllato. Barazzutti è inferiore nei colpi a volo ma vanta una maggiore regolarità ed una migliore risposta al servizio avversarlo oltre ad un più ferreo carattere di lottatore. Dice Corrado: « Sull'erba non mi trovo a mio agio, ma non è detto che non tenterò dì confermare il mio posto dì secondo singolarista. Lo scorso anno a Wimbledon penso di essermi difeso abbastanza bene contro Rosewall ». La decisione verrà presa solo in extremis a Londra quando il 2 agosto la squadra sarà raggiunta anche da Mario Belardinelli che voleva disertare ancora una volta la traversata della Manica ma che è stato convinto in extremis dopo insistenze da parte dei giocatori. Zugarelli, dopo il match esprime un parere molto chiaro: - Anche a punteggio acquisito, Il match odierno era per me un test molto importante. Se avessi perso sarebbe finita ogni possibilità di giocare a Wimbledon. Ora sono in lizza, ma non per questo ritengo di dover essere scelto. Dicono in parecchi che sull'erba sono il più avvantaggiato, ma molti dimenticano che fra le superfic! veloci, a me favorevoli, e l'erba, c'è una bella differenza, specie nei rimbalzi che a Wimbledon sono irregolari e mi creano diversi problemi con I diritti. La differenza tra me, Barazzutti e Bertolucci è che lo ho giocato più spesso sull'erba di loro, ma I risultati non mi sono d'aiuto. Ho perso al quinto set contro Higueras e Hrebec e in tre set contro Rahlm e Connors. Solo una volta sono arrivato in finale a Nottingham ed ho perso contro Metrevell, ma In precedenza non avevo superato avversari molto temibili ». Dopo il match fiume, Il più contento era Nicola Pietrangelo « Con mo — dice Nicola — ha vinto anche Zugarelli ». E se ne va sornione pensando a come farà il futuro presidente Galgani a togliergli la fascia di capitano Per ora ha centrato il terzo cappotto. Dopo il 5 a 0 Inflitto a Polonia e Jugoslavia c'è il 4 a 0 alla Svezia, dato che il match' tra Barazzutti e Norberg è stato sospeso per l'oscurità sul punteggio di 6-4, 2-6 per l'azzurro e logicamente non sarà proseguito domani. Rino Cacioppo Risultati: Zugarelli b. Johannson 5-7, 7-5, 8-6, 4-6, 8-6; BarazzuttiNorberg 6-4, 2-6, sospeso per oscurità. Roma. Da Zugarelli il quarto punto contro la Svezia