In Liguria i bagnanti sono in forte ritardo

In Liguria i bagnanti sono in forte ritardo A che punto è la macchina della villeggiatura al mare e in montagna In Liguria i bagnanti sono in forte ritardo Delusi gli albergatori di Sanremo: rispetto allo scorso anno il 20 per cento di presenze in meno - Le spiagge gratis (come nel Lazio) restano per ora una speranza (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 18 luglio. Bikini microscopici e scollature abissali caratterizzano l'estate sanremese. Il seno nudo che lo scorso anno aveva fatto intervenire molte volte la polizia interessa ormai solo pochissime villeggianti. La bandiera dell'estate 1976 è formata, da mutandine sempre più sottili e basse, reggiseni quasi verticali. I colori predominanti di questi costumi da bagno mozzafiato sono il lilla, il viola, il fucsia e il nero. Sono molto richiesti anche dalle donne meno giovani. Costano sulle 15 mila lire e sembra abbiano il potere di « rendere più interessante » chi li indossa. Il risultato è quasi sempre apprezzabile: molte spiagge di Sanremo sono ultra sexy e magicamente colorate. A parte le novità estetiche, l'estate nella Riviera di Ponente è ricominciata in mezzo ai problemi di sempre. « La crisi — ha dichiarato il, segretario provinciale e consigliere nazionale dei proprietari di stabilimenti balneari, Eugenio Carugati, Bagni Lido — addirittura ha peggiorato le cose. Siamo al 18 luglio e rispetto allo scorso anno abbiamo circa il 20 per cento in meno di clienti». Secondo le statistiche in Liguria attualmente ci dovrebbero essere già 500 mila villeggianti, per ferragosto si prevede di toccare addirittura il « tetto » dei 700 mila. Dove sono? Chi li ha visti? Per gli operatori turistici di Sanremo i calcoli sarebbero gonfiati grossolanamente e non capisco perché. I grandi alberghi, infatti, dal Rovai (senza dubbio tra i più famosi d'Italia), all'Astoria, al Mediterranée, al Des Etrangers, solo per citarne alcuni, hanno ancora camere libere. Sui litorali a Levante della città ospite non gradito è arrivato invece il petrolio. Da alcuni giorni le spiagge libere della periferia sono aggredite dal catrame. Da almeno dieci anni si grida allo scandalo, ma sinora concretamente non è stato fatto nulla per impedire che le petroliere, lavando abusivamente le taniche vicino alla costa, mettano in pericolo la stagione balneare dei centri rivieraschi. « La presa della battigia » dei romani, il mare gratuito dei laziali ha per Sanremo il valore di un'eco. Per fare il bagno negli stabilimenti bisogna pagare il biglietto d'ingresso. Centocinquanta lire e si ha il disco verde per un tuffo e la tintarella; il pretore Amendola qui non lo vuole riconoscere nessuno. Chi sperava, dopo anni di pedaggi, di fare finalmente il bagno gratis a Sanremo e dintorni si metta il cuore in pace: non è cambiato nulla. Nelle sale del Casinò, nei night, nei locali che circondano il porto turistico c'è un grosso movimento, soprattutto di sera. Si animano tutti gli ospiti in cerca di allegria, relax, emozioni. Belle toillettes, buoni affari. La parola d'ordine è « non annoiarsi ». Non importa quanto costerà, i conti si faranno dopo, al rientro in città. I bagnanti, soprattutto quelli di Imperia, sono in subbuglio per una ordinanza della capitaneria di porto che li priverebbe della pos- sibilità di andare in barca almeno per un'ora. I natanti denominati « Jole », cioè mosconi, pattini, sandoli, per poter uscire in mare a più di cento metri dalla battigia dovrebbero avere a bordo, per ragioni di sicurezza una cintura di salvataggio per ogni persona, una coppia di remi in più, un ancorotto con cavo non inferiore ai 25 metri, un dispositivo per segnalazioni acustiche. Tutto bene tranne un particolare: con tutta quella roba, a bordo non c'è più posto per il bagnante. Roberto Basso Genova, 18 luglio. (g. b.) Dopo tanti mesi di sole, un po' di pioggia su Genova e la Liguria. E' servita a rinfrescare leggermente la temperatura elevata e l'afa di questi ultimi giorni. Nel corso della giornata, comunque, le coste delle due Riviere sono state letteralmente prese d'assalto dai turisti. Soprattutto in mattinata, lunghe code si sono formate sulla Genova-Savona all'altezza di Arenzano, e sulla Genova-Sestri Levante dove, nel tratto fra Nervi e Rapallo, le macchine hanno proceduto a passo d'uomo. Numerosi i tamponamenti, ma nessun incidente grave.

Persone citate: Amendola, Bagni Lido, Eugenio Carugati, Ponente, Rovai