Commozione e champagne di Cristiano Chiavegato

Commozione e champagne Commozione e champagne « Dedico questa vittoria a mio zio Cesare Facetti, che per me è stato come un padre. La sua recente scomparsa ha lasciato un grande vuoto e sono contento che gli abbiano dedicato un trofeo proprio in questa corsa ». Carlo Facetti, per un attimo dimentica di essere il vincitore del Giro d'Italia. Forse con il ricordo dello zio giornalista, uno dei suoi più strenui sostenitori, rievoca tanti anni di lotte affrontati per affermarsi in un mondo che non è mai stato tenero per lui, semplice meccanico, venuto dalla <• gavetta », senza soldi ma armato di una grande passione e di un talento naturale. Poi, il quarantunenne pilota milanese rientra nell'atmosfera di una giornata finalmente felice. « Non potete immaginare — contlnua — come questo successo sia stato sofferto. Qualcuno può pensare che con una Stratos Turbo come quella che mi ha affidato la Lancia non fosse difficile arrivare primi. Sulla carta non c'erano problemi ed in verità nei quattro giorni di corsa non ho mai avuto dubbi. Ma non posso neppure nascondere che avevo paura. Il timore di essere tolto di mezzo da un piccolo incidente, da una di quelle banalità che a volte ti colpiscono a tradimento e ti lasciano con la bocca amara. E' andato tutto bene e il merita non è solo mio ma della macchina, di Piero Sodano che è stato Il mio "angelo custode" e della squadra Lancia, tecnici e meccanici, che mi hanno messo nelle condizioni di essere a posto ». // significato della vittoria è sottolineato da Cesare Florio, responsabile del team torinese. 'Non è stata una stagione molto fortunata per la Stratos da pista — afferma — ma si è conclusa molto bene. Credo che i nostri "sponsor" siano soddisfatti al punto tale da continuare la collaborazione per il futuro. In caso positivo, cercheremo un altro pilota, quasi sicuramente un giovane italiano da affiancare a Facetti per una eventuale partecipazione al "mondiale" silhonettes'. La conclusione del Giro non è stata positiva solo per la Lancia. Franco Bernabei, ex pilota di formula 2. secondo in classifica generale, è entusiasta del suo piazzamento e della corsa in generale. « Una formula indovinata — dice — che nei prossimi anni troverà certamente molti piloti propensi ad impegnarsi a fondo ». Leo Pittoni, giornalista e pilota, è stato ottimo terzo con una Porsche » fatta in casa ». ■ Meglio di così — dice — non poteva andare ». Cristiano Chiavegato

Persone citate: Carlo Facetti, Cesare Facetti, Cesare Florio, Facetti, Franco Bernabei, Leo Pittoni, Piero Sodano, Stratos

Luoghi citati: Italia