Juventus, sconfitta con un solo gol

Juventus, sconfitta con un solo gol Coppa Uefa: le due italiane battute ma con speranze di andare avanti Juventus, sconfitta con un solo gol Inizio favorevole ai bianconeri, che dopo un quarto d'ora sfiorano il gol (Causio colpisce un palo) - Al 31 ' rete di Hill, al volo di sinistro - Pearson mette k.o. Merini con una gomitata al viso, il difensore resta fuori per 6' - Nella ripresa i torinesi si accontentano della sconfitta di stretta misura (Dal nostro inviato speciale) Manchester, 20 ottobre. Poteva essere un trionfo per la Juventus, invece è stata una sconfitta, sia pure di misura (1-0), che offre ampio margine alle possibilità di qualificazione della squadra di Trapattonl agli ottavi di finale. La squadra bianconera è uscita dall'«Old Trafford» con II minimo danno, ma nel calcio, specie contro le formazioni inglesi, gli errori si pagano. Per due volte, nello spazio di un palo di minuti, la Juventus ha graziato Stepney con Causio (tiro respinto dal montante) e Boninsegna (sfortunato destro deviato dal portiere). Per mezz'ora si è vista una bella Juventus che, pur subendo la maggior aggressività del Manchester United, è riuscita ad amministrare Il gioco come è raro vedere in campo internazionale ed ha impostato il suo contropiede manovrato con grande efficacia ed autorità. Zoff, In quel lasso di tempo non aveva praticamente corso seri pericoli poiché la difesa era riuscita a contenere, senza affanno, gli assalti pur veementi degli inglesi. Scirea ha disputato una magnifica prova, ben assecondato da Morini — che ha neutralizzato Person, superando a pieni voti l'esame-azzurro —, da Gentile, che ha bloccato McCreery, e dallo strepitoso Furino, che si è alternato nella marcatura di Dely e Macari, e infine da lardelli che ha annullato Coppel. Il centrocampo garantiva «filtro» grazie all'apporto di Bettega, che agiva da trampolino di lancio per Boninsegna e Causio, pur concedendo un certo spazio alle Incursioni del terzino d'attacco Nicheli. Anche Cuccureddu si è battuto al limite delle sue possibilità per frenare il pericolosissimo Hill, ma non è riuscito ad impedirgli di realizzare un gran gol e di mutare il volto della partita che, nel finale del primo tempo e per buona parte della ripresa, diventava a senso unico. Nell'ultimo quarto d'ora, però, la Juventus avrebbe anche potu¬ to segnare ma Bettega e Boninsegna — autori entrambi di una gagliarda partita — hanno battuto a rete con troppa precipitazione e da fuori area. Se Causio fosse stato in serata di vena, difficilmente la Juventus sarebbe uscita sconfitta dall'Old Trafford, ma II « barone » dopo un promettente avvio, è calato progressivamente do tono e, nella seconda frazione, ha commesso inspiegabili errori nel passaggi, e ne ha sofferto il gioco di rimessa della Juventus. Anche Benetti, che si era battuto con decisione, si è un po' smarrito nella fase finale. Zoff non ha colpe sul gol subito ed è stato all'altezza della sua fama, anche se ha commesso un errore, tradito da un rimbalzo del pallone, che poteva determinare il 2-0 per gli inglesi. La Juventus in definitiva ha suscitato una buona Impressione ed ha senz'altro I mezzi per passare il turno. Ormai avvezza al clima «bollente» degli stadi inglesi, la Juventus affronta II Manchester United con una tattica tipo « export - , imperniata sul più classico dei contropiedi, creando una cerniera a centrocampo per contenere il pressing degli avversari, sorretti dall'urlo feroce e dai cori dei 60 mila fedelissimi presenti all'Old Trafford, in ogni occasione. A conferma della popolarità di cui gode la Juventus, in Gran Bretagna, stasera si è registrato l'incasso record, di 70 mila sterline, pari a circa 105 milioni di lire. Mentre i bianconeri recuperano Boninsegna, assente nell'andata contro il «City», Docherty deve rinunciare al forte libero Buchan, convalescente da un infortunio riportato nella Nazionale scozzese in Cecoslovacchia: al suo posto, come battitore, si alternano Houston e Greenhoff, che a turno braccano Boninsegna, la punta più avanzata della Juventus. Boninsegna viene affiancato, di tanto in tanto, da Causio, che deve vedersela con Albiston, mentre Bettega agisce in posizione arretrata in linea con i centrocampisti, tentando di arginare le frequenti puntate offensive del terzino Nicholl. A centrocampo si fronteggiano Tardelli-Coppell, Furino-Daly, BenettiMacari (Benetti e Furino si scambiano gli avversari). In retrovia, Morini controlla Pearson. mentre Gentile s'oppone a Mcllroy e Cuc¬ cureddu prende in consegna Hill. Il Manchester United conquista subito un corner senza esito sebbene Houston, spintosi in avanti, carichi Zoff. La Juventus replica con un gioco di rimessa manovrato. E' una Juventus ben diversa da quella che un mese fa, ad un tiro di schioppo da questo stadio, aveva subito l'offensiva del City per quasi tutta la partita. I bianconeri riescono a mantenere il possesso del pallone, ad imbastire manovre ficcanti. Il Manchester United sfrutta al massimo il campo nella sua estensione, con aperture di quaranta metri, con azioni a largo respiro e con dei traversoni che la difesa bianconera riesce ad intercettare. A differenza del City, l'United non dispone di « torri » offensive in grado di concretizzare Il gioco aereo. Mentre Zoff è praticamente inattivo, grazie all'ottima disposizione tattica operata da Trapattonl, Stepny deve intervenire, al quarto d'ora, su un cross di Bettega. Un minuto dopo la Juventus costruisce una clamorosa pallagol. L'ottimo Furino apre sulla sinistra per Tardelli, che crossa rasoterra in centroarea, dove Houston pasticcia con Greenhoff e devia involontariamente verso Causio che, a colpo sicuro, di sinistro, colpisce il palo. Un errore incredibile. Come se non bastasse, al 18', la Juventus costruisce un'altra grossa occasione con un magnifico contropiede promosso da Causio, che lancia In profondità a Boninsegna. Il centravanti, tallonato da Greenhoff, si spinge fin sulla soglia dell'area di rigore e di destro (purtroppo non è II suo piede migliore) tira in porta; Stepney si oppone deviando con la mano in calcio d'angolo. Dalla bandierina batte Causio, Tardelli In tuffo devia di testa, ma Stepney non si lascia sorprendere. Graziato da Causio e da Boninsegna, il Manchester United si riporta sotto, ma appare un po' cho'ccato e senza smalto. Al 22' la Juventus si fa nuovamente viva nei pressi di Stepney con un tiro di Bettega da fuori area che il portiere blocca. Soltanto al 28' il Manchester United minaccia Zoff con un insidioso pallonetto di Mcllroy, che sfiora la traversa. Al 31' il gol del Manchester United, grazie ad uno sbandamento del « pacchetto » difensivo bianconero. Lunga azione degl'inglesi ed ennesimo cross di Nicholl sotto porta. Sul pallone saltano Tardelli e Mcllroy, la sfera termina sul sinistro di Hill "che, al volo, tira a fil di palo: Zoff si oppone con un tuffo disperato, sfiorando il bolide senza riuscire ad impedire il gol. La gara, precedentemente molto corretta anche se combattuta, si accende e diventa spigolosa. Al 34' Pearson con una gomitata colpisce In pieno viso Morini mettendolo k.o. Lo stopper, con il volto sanguinante, sì porta ai bordi del campo, dove si accascia e viene sottoposto alle cure del dottor La Neve e del massaggiatore De Maria. Mentre Morini è ancora fuori campo, Pearson viene ammonito (37') per l'ennesimo fallo. Il pubblico si infiamma. Al 40' Morini, inceronato, si ripresenta in campo con un turbante attorno alla fronte. Nello stesso istante Causio viene ammonito per gioco falloso. Al 42' Morini si «vendica» con una brutta entrata sullo stinco sinistro di Pearson, che però è fatto di ferro e riprende immediatamente a giocare. La punizione di Nicholl è diretta a Hill, che «spara» un micidiale fendente basso a fil di palo. Al 44' altro grosso pericolo per Zoff: un tiro di Pearson rimbalza sul terreno e inganna Zoff, che si lascia clamorosamente sfuggire la palla; Coppell ribatte da due passi ma Furino, in extremis, riesce a evitare un gol già fatto e ricaccia lontano. Nella ripresa il Manchester United, caricato dal vantaggio acquisito, insiste all'offensiva costringendo la Juventus ad asserragliarsi davanti a Zoff. Al 6', per un fallo di Cuccureddu su Hill, gli inglesi fruiscono di una punizione che Houston manda a lambire il montante. Un altro colpo di testa di Houston sfiora la sbarra trasversale. Poi ali'8' Cuccureddu viene ammonito per una scorrettezza su Hill. Sempre pericolose le incursioni del libero Houston, che al 10' effettua ancora un gran tiro. AII'H' Docherty decide di sostituire Daly con l'irlandese McCreery, una mezza punta in grado di garantire maggior incisività. Al 12' Mcllroy si trova in buona posizione ed effettua un tiro da dìstanza ravvicinata che Morini de¬ via in calcio d'angolo. Sul rovesciamento di fronte, Causio «pennella» un bel cross sotto porta, la palla sfugge a Stepney, ma Boninsegna non riesce per un soffio a ribatterla in rete, e l'azione sfuma. Un tiro di Macari è intercettato dal portiere bianconero in corner. Zoff appare all'altezza della situazione neutralizzando anche una bordata di Greenhoff. Poi la Juventus si distende in avanti con una bella combinazione CausioBettega conclusa da Boninsegna con troppa precipitazione a lato. Ancora Boninsegna, su servizio di Bettega (27') Impegna Stepney in una doppia parata. Si registra una serie di errori elementari da parte di Causio, che appare provatissimo. Su una palla persa dal « barone », scaturisce un velocissimo contropiede per il Manchester United concluso da Mcllroy con un tiro a fil di palo. La stanchezza fa capolino, le due squadre appaiono meno lucide, con i riflessi appannati, ma al 35' Scirea si spinge in avanti e serve Bettega, che conclude a lato. Il Manchester United conquista il sedicesimo calcio d'angolo (contro due), mentre la Juventus abbozza un tentativo di « melina » per amministrare una sconfitta di misura (un risultato che poteva essere ben diverso) che è rimediabilissima nel «retour-match» di Torino, in programma il 3 novembre. Bruno Bernardi MANCHESTER UNITED: Stepney; Nicholl, Albiston; Daly, Greenhoff, Houston; Coppell, Mcllroy, Pearson, Macari, Hill. JUVENTUS: Zoff; Cuccureddu, Gentile; Furino, Morini, Scirea; Causio, Tardelli, Boninsegna, Benetti, Bettega. ARBITRO: Biwersi (Germania Ovest). SPETTATORI: 60 mila circa, di cui 58 mila paganti per un incasso record di 70 mila sterline (pari a circa 105 milioni di lire).

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Germania Ovest, Gran Bretagna, Houston, Manchester, Torino