Il blocco francese delle scarpe scatena la crisi in Campania

Il blocco francese delle scarpe scatena la crisi in Campania Fermi alla dogana i prodotti italiani Il blocco francese delle scarpe scatena la crisi in Campania (Dal nostro corrispondente) Napoli, 20 ottobre. Uno det comparti più tradizionali dell'economia della Campania, quello delle calzature, rischia di entrare In crisi per il provvedimento restrittivo adottato nel luglio scorso dalle autorità francesi nei confronti delle nostre merci. Il danno economico e per il momento Incalcolabile. Alla dogana sono bloccate oltre un milione di paia di scarpe, tutta la produzione autunno-inverno di cui un buon 20 per cento di lavorazione napoletana. Il « visto tecnico » richiesto dalla Francia e vincolato non soltanto alla quantità delle calzature ma anche alla qualità, ha impresso un colpo di freno al favorevole andamento delle nostre esportazioni, determinando una pensante situazione. Basta considerare che su dieci paia di scarpe prodotte nel nostro Paese sette sono vendute all'estero. Le ripercussioni nell'atteggiamento ostile delle autorità francesi si sono avvertite nella Campania dove operano ottocento aziende tra grandi, medie, piccole ed artigiane con un volume di affari annuo di duecento miliardi ed oltre trentamila dipendenti. Sul fenome¬ no negativo oggi all'Unione Industriale di Napoli si è avuta un'attenta analisi da parte degli imprenditori economici del settore per una denuncia sulV«enneslmo attentato al Ubero scambio delle merci sancito dal tratato di Roma tra t Paesi della Comunità europea ». Il presidente dell'Unione Industriale, Ceriani, ha sottolineato la gravità del provvedlmento francese e ha posto in risalto come esso incida in misura maggiore al sud dove le strutture delle aziende sono deboli I e più vulnerabili con un'econoì mia in lotta per la soprawiveni za. « Da noi sono già entrate In ! crisi le Industrie tradizionali ' delle paste alimentari — ha det! to Ceriani — della lavorazione I delta canapa ed è In caduta il I settore del guanto. Sono misure | che si possono accettare poiché I tutti i complessi tendono a conj tenere la domanda Interna, i prezzi e a proietarst sul mercaI ti esteri con finalità competitive j anche per un positivo rlequlllj Brio della bilancia del paga| menti ». Il presidente dei calzaturieri I campani, Mario Valentino ha ! rilevato i danni incalcolabili deI rivati dal blocco delle nostre e1 sportazloni in Francia. « Se a- vessero tmposto una sovratassa — ha detto — ne avremmo sofferto di meno. L'intera produzione è ferma e non si sa quando sarà consegnata al clienti. Se avverrà ancora con ritardo | sarà fuori stagione e non mancheranno richieste di decurtazione nel prezzi. Per fortuna l nostri prodotti sono molto richiesti all'estero e non ci resta che orientarsi verso altri canali, la Germania, l'America, l'Inghilterra e il Giappone, in modo da contemperare eventuali ripercussioni negative sui livelli occupazionali ». a> J

Persone citate: Ceriani, Mario Valentino