Rubano eroina, preziosi e denaro "corpi di reato" per il Tribunale

Rubano eroina, preziosi e denaro "corpi di reato" per il Tribunale Clamoroso furto nel Palazzo di Giustizia a Bergamo Rubano eroina, preziosi e denaro "corpi di reato" per il Tribunale (Dal nostro corrispondente) Bergamo, 30 agosto. (u.g.) Eroina pura, hashish, oggetti d'oro e quattro milioni e mezzo di lire in contanti, che venivano custoditi in uno speciale armadio corazzato nel palazzo di giustizia come corpi di reato, sono stati rubati, presumibilmente nella nottata fra sabato e domenica. Il grosso furto è stato scoperto questa mattina da un inserviente. Impossibile effettuare un bilancio preciso del valore del bottino: per quanto riguarda l'eroina ne è stata sottratta un chilo, mentre di hashish ne sono stati portati via sei chili. Soltanto per l'eroina gli spacciatori potrebbero ricavare, si afferma, mezzo miliardo di lire. E' la seconda volta, nel volgere di otto mesi, che i ladri penetrano nel palazzo di giu¬ stizia di Bergamo per rubare corpi di reato. Il 14 gennaio scorso avevano sottratto nastri magnetici, documenti e numerose armi. Si trattava di corpi di reato di non eccessivo valore, quanto meno dal punto di vista commerciale, che venivano custoditi in un'apposita sala al piano terreno. La dro?a, il denaro e i preziosi erano stati invece riposti in un locale del secondo piano, e più precisamente nella cancelleria dell'ufficio istruzione, rinchiusi — come già accennato — in uno speciale armadio rinforzato munito d'una robusta serratura, I corpi di reato erano quelli trattenuti da dieci anni a questa parte. I ladri, come già dimostrato nel gennaio scorso, conoscevano evidentemente assai bene l'interno del palaz¬ zo ed in- particolare il locale dei corpi di reato di valore. Si ritiene che essi si siano fatti chiudere all'interno dell'edificio sabato pomeriggio e quindi, la notte, sono passati all'azione. Hanno forzato la porta dell'ufficio della cancelleria e poi hanno aperto l'armadio ricorrendo alla fiamma ossidrica. Impadronitisi della droga, del denaro e dei preziosi sono fuggiti, secondo quanto si è accertato, da un cancello laterale forzandone senza troppa difficoltà il lucchetto. Il denaro era stato sequestrato nel corso dell'inchiesta sul rapimento dell'industriale veronese Aldo Mirandola, di 46 anni. I quattro milioni e mezzo facevano parte, secondo gl'inquirenti, del riscatto (700 milioni) pagato per la liberazione del rapito.

Persone citate: Aldo Mirandola

Luoghi citati: Bergamo