Kissinger e Vorster s'incontrano per discutere il razzismo bianco

Kissinger e Vorster s'incontrano per discutere il razzismo bianco A Zurigo il 4 settembre l'esame della crisi africana Kissinger e Vorster s'incontrano per discutere il razzismo bianco Johannesburg, 30 agosto. Il segretario di Stato americano Kissinger ed il primo ministro del Sud Africa John Vorster s'incontreranno dal 4 al 6 settembre a Zurigo. Le tensioni e i disordini di questi ultimi mesi in tutta l'Africa australe preoccupano anche gli Stati Uniti, ed è chiaro che i due uomini politici affronteranno questo delicato ] argomento. Sembra inoltre (pur rimanendo top secret l'agenda delle conversazioni), che Kissinger e Vorster parleranno della Rhodesia e dell'Africa di Sudovest, due Paesi nei quali è seriamente contestata la legittimità dei governi di minoranza bianca. L'annuncio dei colloqui di Zurigo è coinciso con nuovi e sanguinosi scontri a Soweto tra polizia e dimostranti. Due giovani negri, che avevano aggredito a sassate gli agenti, sono rimasti uccisi. Quattro cadaveri sono stati scoperti ieri a ridosso del ghetto negro di Johannesburg. Sono così quarantuno i negri uccisi a Soweto nell'ultima settimana. I nuovi colloqui tra Kissinger e Vorster si inseriscono nel dialogo in atto da tempo tra Washington e Pretoria in seguito a due fatti avvenuti in questa parte di Africa: 1) La dichiarazione rilasciata il 13 agosto scorso dal ministro degli Esteri sudafricano Hild Mueller (dichiarazione nella quale Mueller si dice pronto ad assecondare i piani di pace di Kissinger per la Rhodesia); 2) La decisione della conferenza costituzionale e plurirazziale di Windhoek (Africa di Sudovest) che fissa al 31 dicembre del 1978 la data ultima per l'acquisizione della indipendenza da parte dell'Africa di Sudovest (Namibia). L'incontro dei due statisti segue quello di giugno in Germania, imperniato sulle possibilità di indurre il governo bianco della Rhodesia ad accogliere le richieste della popolazione negra di maggioranza. Ma quando i disordini nelle città-ghetto del Sud Africa hanno cominciato a dilagare, sembra evidente che sia proprio il Sud Africa, non più la Rhodesia, il Paese che ha più urgente bisogno di assistenza internazionale in quel delicato scacchiere che è appunto l'Africa australe. Kissinger non ha ancora fatto capire se il governo americano intende esercitare sul governo di Pretoria pressioni tanto intense quanto quelle rivolte al governo di Salisbury, per migliorare le condizioni della gente di colo re. Ma va ricordato che la set Umana scorsa Kissinger aveva detto a Washington che si sarebbe incontrato ancora con Vorster se avesse avuto qualche notizia incoraggiante dai suoi vice, che hanno fatto il giro dei Paesi dell'Africa nera. Kissinger disse ai giornalisti che la sua valutazione della situazione sarebbe dipesa molto dalle relazioni che gli avrebbero fatto il sottosegretario di Stato William Rogers e l'aiuto segretario di Stato per gli affari africani William Schaufle. Essi hanno avuto incontri con il presidente della Tanzania Julius Nyerere, con quello dello Zambia Kenneth Kaunda e con quello dei- lo Zaire, Mobutu, e attuai- mente si trovano a Maputo per colloqui col presidente del Mozanbico, Machel. Se sì renderà conto che la soluzione del problema rhodesiano è nell'aria — hanno detto fonti ufficiose oggi a Washington — Kissinger si recherà personalmente in Sud Africa al termine di un viaggio attraverso i Paesi che fanno parte della punta più avanzata della contestazione africana, compreso il Mozambico. I Paesi che il capo della diplomazia americana avrebbe scritto nella sua agenda sarebbero, oltre al Mozambico: Zambia, Zaire, Tanzania, Kenya e Botswana. (Ap)