Rhodesia: la pena di morte per otto attentatori negri
Rhodesia: la pena di morte per otto attentatori negri Dura sentenza del tribunale di Salisbury Rhodesia: la pena di morte per otto attentatori negri Salisbury, 30 agosto. Otto negri sono stati condannati a morte mediante impiccagione perché riconosciuti colpevoli di attentati che hanno provocato il ferimento di un giovane bianco. I condannati che possono ancora appellarsi contro la sentenza si sono dichiarati colpevoli: hanno riconosciuto di aver messo delle cariche esplosive sulla ferrovia vicino a Salisbury, in una birreria in un quartiere negro e bombe a mano' in un ristorante e in un «night» della capitale. Essi hanno tuttavia- affermato che non intendevano fare vittime umane, ma richiamare col loro gesto l'attenzione sulle conseguenze della tensione prodotta dal governo di minoranza bianca. Andrew Craig, di diciannove anni, rimase gravemente ferito al ristorante « Pantera rosa ». Dovette subire un intervento al cervello per l'attentato del 20 luglio in cui rimase ferito pure il proprie- tario del locale. Ih un altro attentato, al locale notturno la « Bohème » non ci sono stati invece feriti. Solo l'automobile di una ballerina è rimasta distrutta. All'inizio del procedimento penale gli otto imputati hanno detto di aver compiuto gli attentati per spaventare i bianchi e far sì che il regime razzista di Ian Smith cedesse il potere alla maggioranza negra. Durante il processo alcuni degli imputati hanno modificato la loro prima dichiarazione. Essi avrebbero lanciato le bombe perché spaventati dalle rappresaglie che avrebbero potuto subire se non lo avessero fatto. Alcuni hanno detto di essere stati costretti a confessare la loro colpevolezza. La polizia ha detto di aver saputo che gli otto imputati facevano parte del Consiglio nazionale africano (Anc), guidato dal vescovo Abel Muzorewa, come membri militanti e non come guerriglieri addestrati. Gli otto condannati hanno tutti una età variante dai 19 ai 30 anni. Una persona che era stata accusata con gli otto il cui processo è finito con la condanna capitale, si è dichiarata non colpevole e sarà giudicata separatamente in un altro processo. I legali degli otto condannati, che hanno diritto a chiedere un altro giudizio, non hanno reso noto la loro intenzione. Sarà durante la settimana che gli avvocati decideranno se appellarsi contro la dura sentenza. I nomi dei condannati sono i seguenti: Elias Mudo vi 30 anni, George Nyagu 22, Norman Mutovoni 20, Frederick Mudzekenyedze 20, Hozeah Nyag Gandiwa 29, Crispen Mushipe 20, Moses Tsanzi 21, Stone Chakabvapasi 19. L'atmosfera di tensione in Rhodesia ha portato ad un florido commercio di armi da fuoco. Gli annunci « Vendesi fucile » sono diventati di normale amministrazione. I prezzi delle armi sono andati alle stelle perché tutti vogliono avere almeno una pistola o un fucile. Una pistola calibro 357 Magnum costa intorno alle 750 mila lire. Una Browing calibro 32 era in vendita per oltre un milione di lire italiane. Ma come aumentano le vendite di armi da fuoco, così molti bianchi decidono di lasciare definitivamente il Paese. Le statistiche per il mese di luglio dicono che sono arrivati 484 bianchi e 1330 hanno invece lasciato la Rhodesia; l'altr'anno, nello stesso mese, c'era invece stato un aumento di bianchi per 1790 unità. (Ansa-Upi)
Persone citate: Andrew Craig, Elias Mudo, Frederick Mudzekenyedze, George Nyagu, Ian Smith, Moses Tsanzi, Salisbury, Stone Chakabvapasi
Luoghi citati: Rhodesia
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