Wayne e Hawks western classico

Wayne e Hawks western classico CRONACA TELEVISI\A Wayne e Hawks western classico Gli appassionati di western classico, ieri sera, hanno avuto modo di rivedere ancora una volta un pezzo assai noto, che a suo tempo ha girato a lungo nelle sale e che, se non andiamo errati, è già comparso, forse due volte, sul teleschermo: « Il fiume rosso » di Howard Hawks, con |ohn Wayne e Montgomery Clift. Crediamo di non dover aggiungere nient'altro se non l'osservazione che anche questo (ma quanti sono?) è uno di quei film d'aria e di spazio cui l'angusto rei.angolo del video non giova. L'altra rete era tutta dedicata alla Toscana: alla Toscana in musica e alla musica in Toscana. S'è cominciato con il « Gianni Schicchi » di Puccini, pure una replica, offerta stavolta a colori. Annotiamo che ormai non c'è sera che non ci sia un programma a colori: la Rai si sta difendendo dall'assalto delle televisioni straniere e si difenderà ancora meglio quando, speriamo tra breve, sarà in grado di abbandonare questo regime un po' Ossessionante di repliche. Per tornare al « Gianni Schicchi » diremo che l'edizione televisiva prodotta in Germania prestava il fianco a critiche svariate: ma la breve, deliziosa opera resiste in ogni caso splendidamente, tanto più, ci sembra, che il « cast » degli interpreti principali (Capecchi, la Bonifacio, Ugo Benelli) era di tutto rispetto non solo sul piano canoro ma anche su quello interpretativo. Ha completato la rete un reportage sul « Cantiere internazionale d'arte » di Montepulciano dove quest'estate si sono tenute manifestazioni musicali ideate dal compositure contemporaneo Hans Werner Henze che hanno coinvolto, in un lavoro collettivo, gran parte della popolazione locale. Un esperimento che senz'altro meritava una documentazione. E poiché siamo in tema di musica e di opera lirica, vogliamo ricordare il numero di « Videosera », domenica, che conduceva un'inchiesta sulla struttura, sull'utilità, sull'opportunità delle rappresentazioni d'opera all'aperto che si registrano frequentemente ogni anno in Italia (Verona e Terme di Caracalla, Macerata, Torre del Lago ecc. ecc.). Stiamo parlando di domenica e dobbiamo dire — scusate se siamo monotoni ma la colpa non è nostra — che la giornata ha avuto tra i « pezzi forti » due repliche: la replica dello sceneggiato « La pietra di luna » (era veramente il caso di riprenderlo, così diluito e arruffato?) si è estesa per tutto il tardo pomeriggio della rete 2 mentre la replica della prima puntata de « Il sospetto » con Stoppa è stata collocata come trasmissione importante di serata. Nessun dubbio che sia un « thriller » di qualità, che abbia ottenuto consistenti indici di gradimento e di ascolto: ma a suo tempo era stato seguito, appunto, da una vasta platea e la sua vicenda di suspense non è un mistero che per pochi. Da « Il fiume rosso » al « Gianni ScM.'chi», da «Il sospetto» a « La pietra di luna » (e l'elenco, pescando in questi ultimi mesi potrebbe riempire almeno una colonna) la tv continua inesorabilmente a rivisitare se stessa. u. bz. John Wayne

Luoghi citati: Germania, Italia, Macerata, Montepulciano, Toscana, Verona