Diari e lettere

Diari e lettere Diari e lettere (Dalla redazione romana) Roma, 30 agosto. Il settimanale L'Espresso ha diffuso stasera questa anticipazione: il prossimo numero del periodico pubblica tre documenti interni della Lockheed provenienti dagli Stati Uniti, in cui si fa esplicitamente il nome del presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, il quale si sarebbe adoperato, previe tangenti, per la vendita di aerei Starfighter per l'«opera2iorze Orion» (poi andata a monte). Nessuna traccia, invece, in questi documenti, degli ormai arcinoti «Hercules». Andreotti — scrive L'Espresso — secondo questi documenti sarebbe personalmente coinvolto nel «caso Lockheed». Il settimanale premette che i documenti gli sono stati consegnati da funzionari ed ex funzionari della «Lockheed» dei quali non è stato possibile rivelare in questo momento la identità. Sulla autenticità dei documenti è stata fatta ogni possibile verifica: una prova calligrafica che ha dato esito positivo, una prova sulla età della carta egualmente positivo, il riscontro effettuato sulla base delle date con la documentazione esterna. Si tratta di due copie di lettere e di una pagina di diario. La prima lettera che riporta L'Espresso è quella indirizzata l'8 settembre 1968 dal vicepresidente della « Lockheed » Kotchian, al prof. Antonio Lefebvre d'Ovidio. In questa lettera Kotchian, facendo riferimento ad altre lettere con Roger Bixby, Smith, dice a Lefebvre: «Il pagamento di 40 mila dollari Usa che è stato autorizzato deve per noi servire ad un duplice scopo. Mi risulta dal colloquio con Roger Smith che, di questa somma, 28 mila dollari andranno al signor G. Andreotti, per assicurare la sua preziosa assistenza e quella del suo partito nella vendita di diciotto "P.3. Orion" alla Marina italiana (...). Non esiti a contattarmi se un ulteriore contributo le dovesse apparire opportuno». Il secondo documento pubblicato dall'espresso è la pagina di diario di lavoro dì un alto funzionario della «Lockheed», presumibilmente tale H Daniels, attualmente government contractor della «Lockheed» e in precedenza del gruppo che si occupava del «programma Starfighter» per l'Europa. Nell'appunto autografo, Daniels, a seguito di una telefonata dalla sede centrale della società a Burbank, si preoccupa di ricordarsi di dover fissare per il 10 maggio del 1970 un appuntamento con Giulio Andreotti. Luogo dell'incontro: l'Hotel Excelsior di Roma, dove Daniels dovrà prenotare una suite. Oggetto dell'incontro: gli «Starfighter» fabbricati dalla «Aeritalia» nel nostro Paese su licenza «Lockheed» da vendere alla Turchia. La terza lettera pubblicata dall'espresso è datata 4 marzo 1975. Il mittente è il presidente della «Lockheed» nel Medio Oriente, Colley, il destinatario è Brubaker, consulente della compagnia per la vendita degli «Starfighter» alla Turchia. In questa lettera, Colley fa riferimento alla Altay K.F., la società turca che agiva da intermediaria per la Lockheed nell'incasso e nella destinazione delle tangenti destinate agli alti ufficiali delle Forze armate turche. Presidente di detta società è Nezih Durai, menzionato più volte nei documenti del rapporto Church. La lettera è di poche righe: oggetto: inclusione Andreotti nei finanziamenti Altay K.P. «Per porre agli atti la decisione raggiunta nel nostro incontro di ieri ho ricevuto da voi istruzioni di devolvere dal pagc.mento numero 5372 dollari 15 mila ad Andreotti». Circa questi documenti americani pubblicati dall'Espresso, che fa seguire un commento nel quale, dopo aver rilevato il diritto-dovere che deve comunque esercitare l'informazione nel riportare notizie anche e specialmente quando sono di così rilevante importanza, il settimanale afferma di non poter escludere l'ipotesi che la documentazio ne possa essere stata o tenuta da parte per un lungo periodo di tempo o appositamente prefabbricata a scopo di colpire il governo presieduto da Andreotti, ritenuto, a torto o a ragione, in alcuni ambienti americani, come l'uomo del «compromesso storico». Roma. Giulio Andreotti