Barre presenta il governo (si è riservato le Finanze) di Paolo Patruno

Barre presenta il governo (si è riservato le Finanze) Parigi: nel nuovo gabinetto cinque gollisti Barre presenta il governo (si è riservato le Finanze) (Nostro servizio particolare) Parigi, 27 agosto. Raymond. Barre ha scrupolosamente rispettato la tabella di marcia stabilita dal presidente Giscard d'Estaing e nel pomeriggio, con un leggero anticipo, ha portato all'Eliseo la lista dei componenti del nuovo governo per l'approvazione del capo dello Stato. E' un gabinetto solo parzialmente rinnovato. Alla designazione a sorpresa di un non gollista alla guida del governo (per la prima volta dopo diciott'anni) non è seguita, prudentemente, un'altra sfida alle tradizioni della Quinta Repubblica: e la nuova accoppiata Giscard d'Estaing-Barre alletta lUdr con cinque posti nel governo, quanti ne aveva in precedenza escludendo dal conto i segretariati. I gollisti hanno perso l'Hotel Matignon, ma la loro influenza nella nuova formazione ministeriale traspare dalla presenza di Olivier Guichard, personalità «ortodossa» dell'Udr, come primo fra i ministri di Stato, cui Barre ha affidato il dicastero della Giustizia. Il gollismo resta inoltre custode della Difesa nazionale, con la conferma di Bourges, e il suo schieramento nel nuovo governo è completato da Gallet (Cooperazione), Boulin (Rapporti con il Parlamento) e Ansquer (Qualità della vita). Rilevante, ma anche prevedibile, la mossa di Barre di riservarsi la diretta responsabilità del ministero dell'Economia e delle Finanze: dopo la dichiarazione televisiva di Giscard d'Estaing che compito fondamentale del nuovo governo sarà la lotta all'inflazione era scontato che «il miglior economista francese», come l'aveva definito il capo dello Stato, non delegasse ad altri di dicastero finanziario. A Pourcade, stretto collaboratore di Giscard d'Estaing e che nel governo Chirac, come ministro dell'Economia e delle finanze, aveva lottato senza molto successo contro l'inflazione e per la ripresa industriale, è stato riservato il dicastero dell"Equipement (le infrastrutture): un declassamento, ma non una squalifica. L'esclusione più rilevante, fra i componenti del precedente Ministero, è quella di Sauvagnargues, sostituto agli Esteri da Louis de Guiringaud (maggioranza presidenziale), 65 anni, finora capo della delegazione francese all'Onu. Gli altri due «bocciati» sono il gollista Lipkowski e il riformatore Fosset. Sono stati invece confermati tra i ministri di Stato gli altri due «leaders» dei gruppi della maggioranza presidenziale: Poniatowski ha mantenuto gli Interni, mentre a Lecanuet è stato affidato il dicastero della Pianificazione e sistemazione del territorio. Dei membri del governo Chirac sono stati confermati anche Durafour, Haby, Galley, Bonnet, D'Ornano, Rossi (che da portavoce governativo passa al Commercio Estero, ove era Barre), e la Simone Veil, sempre al ministero della Sanità. I «nuovi» sono, oltre ai gollisti Guichard e Boulin, il radicale Pierre Brousse, cui è toccato l'Artigianato e Commercio, e Christian Beullac (maggioranza presidenziale), al quale è affidato il ministero del Lavoro; Beullac era finora direttore generale della Regie Renault. Nel grosso drappello dei segretari di Stato (ridotti, comunque, da 25 a 18) sono confermate tre delle quattro donne presenti nel precedente governo: Alice Saunier-Seité conserva le Università, mentre a Francoise Giroud viene affidata la Cultura (il suo precedente segretariato alla Condizione femminile è stato soppresso); Christiane Schrivener mantiene il suo incarico per la difesa dei consumatori; sparisce invece Helen Dorlac, che sovrintendeva alla Condizione carceraria. Da una prima interpretazione del dosaggio fra le varie componenti della maggioranza si ricava l'impressione che il presidente Giscard d'Estaing e il suo premier Barre, pur conservando all'Udr una proporzione di spicco, siaro egualmente riusciti a spostare un po' l'asse della compagine governativa. Il nuovo gabinetto conta, oltre ai cinque gollisti, quattro «riformatori indipendenti», un centrista, quattro ministri definiti di maggioranza presidenziale, ed infine tre radicali, fra i quali Pierre Brousse può simboleggiare quell'allargamento della maggioranza all'area di centro - sinostra che Giscard d'Estaing aveva preconizzato nel suo intervento televisivo di mercoledì sera. Sarebbe azzardato avanzare fin d'ora altre interpretazio¬ ni. Qualche chiarimento sull'azione del governo si avrà già domani, dopo la prima seduta del Consiglio dei ministri. Il « Comitato economico », capitanato da Raymond Barre, è già al lavoro. Oggi si è appreso che i prezzi sono aumentati in luglio dell'I per cento, l'inflazione si è ravviata e in serata il segretario della Cgt, Seguy, ha reso noto di avere scritto a Barre proponendogli di negoziare un piano anti-inflazionistico. Paolo Patruno

Luoghi citati: Parigi, Pourcade