A Padova: non esclusi altri "avvisi giudiziari,,

A Padova: non esclusi altri "avvisi giudiziari,,Sviluppi dell'inchiesta sul caso Margherito A Padova: non esclusi altri "avvisi giudiziari,, I difensori del capitano hanno rinnovato la richiesta di libertà provvisoria - Cgil, Cisl e UH hanno costituito un "collegio di difesa" (Dal nostro corrispondente) Padova, 27 agosto. Dopo i nuovi sviluppi dell'inchiesta sul caso Margherito, che hanno portato l'autorità militare inquirente all'emissione di due comunicazioni giudiziarie nei confronti di due vicebrigadieri in forza al II Reparto Celere, il dott. Giuseppe Rosin stamane ha lungamente riferito sullo stato delle indagini al procuratore militare, generale Stefano Attardi, rientrato in sede temporaneamente. Si è appreso che al magistrato inquirente è stato affiancato l'altro sostituto procuratore militare presso il tribunale territoriale di Padova, dott. Bruno Pellegrino, per cui si può dire che questa fase dell'inchiesta, anche per motivi di celerità, per arrivare al più presto possibile ad una chiarificazione in un pubblico dibattimento, verrà seguita da tutti e tre i magistrati. A Padova, fra giorni, è at¬ teso anche il giudice istruttore presso il tribunale militare territoriale, dott. Giuseppe Mesiti, attualmente in ferie. Questo lascia pensare che l'istruttoria passerà tra non molto alla fase formale. I magistrati non escludono che in questa istruttoria possano essere emesse altre comunicazioni giudiziarie, come quelle già inviate ai vicebrigadieri Mansi e Verdini. Sempre in mattinata, il magistrato inquirente, assistito dal dott. Pellegrino, ha sentito a verbale il giornalista de II resto del Carlino, Pierluigi Visci. L'interrogatorio pare tendesse ad accertare se una serie di comunicati, pubblicati dal giornale, a firma del movimento per il sindacato di polizia, fossero espressi dal capitano Margherito. Pare che il giornalista si sia appellato al segreto professionale. I due difensori veronesi del capitano Margherito, avv. La Gatta e Tommasi, hanno messo a punto, assieme all'ufficiale, una memoria che è stata depositata stamane al pubblico ministero dott. Rosin, in cui vengono respinti tutti gli elementi di prova contestati a Margherito. Nel colloquio con i difensori, il capitano Salvatore Margherito ha ulteriormente confermato la propria fede democratica e lo spirito costruttivo che lo ha sempre animato nel lavoro, per una decisa democratizzazione delle Forze Armate e per l'adeguamento della normativa vigente ai principi costituzionali. I difensori hanno rinnovato al Pubblico Ministero la richiesta di scarcerazione, indicando l'ottimo stato di servizio del capitano, chiedendo che sia tenuta in giusta considerazione la sua personalità. La « memoria » ha una premessa di carattere storico-sociale e richiama numerose sentenze del tribunalesupremo militare. La segreteria della Federazione provinciale della Cgil, Cisl e Uil, in una nota, informa che ha provveduto a «costituire un collegio di difesa, a favore del capitano del II Raggruppamento Celere, Salvatore Margherito: di tale collegio fanno parte gli avvocati Giorgio Tosi, Ennio Ronchitelli e l'on. avv. Carlo Fracanzani. Ciò, come ulteriore atto concreto di solidarietà e di impegno del movimento sindacale, verso coloro che sono impegnati per la costituzione del sindacato di polizia e sono oggetto di atti repressivi ». II vicebrigadiere Verdini, uno dei due sottufficiali indiziati di attività sediziosa, ha detto: « Sono letteralmente stupefatto. Dicono che sono sovversivo, ma il reato è mol- I to lontano da quello che è stato il mio comportamento in caserma, ho sempre agito secondo le norme. Non ho mai ricevuto ammonizioni, richiami. Sono convìnto che non esistono prove o indizi contro di me. Forse, vogliono colpire le mie idee. Vorrei, comunque, che da questa brutta storia prendesse impulso Z'iter parlamentare della riforma. Ne troverebbero vantaggio tutti, poliziotti e cittadini ». _ *

Luoghi citati: Padova