Il pugile è morto a Palermo

Il pugile è morto a Palermo Il pugile è morto a Palermo Il campione italiano dei superwelters (25 anni) si è schiantato in una galleria con la moto (Dal nostro corrispondente) Palermo, 26 agosto. Nino Castellini, campione italiano dei superwelter, è morto a soli 25 anni in un drammatico incidente nei pi essi di Palermo. SI è schiantato, poco dopo mezzogiorno, con la sua potente Kawasaki contro una parete della galleria « Tommaso Natale » sull'autostrada che da Palermo conduce a Punta Raisi. La giovane che viaggiava con lui, Elisa Augugliaro, 20 anni, è moribonda in ospedale. Mentre Castellini è deceduto sul colpo, la giovane è stata soccorsa di li a poco e trasportata In ospedale dove nel pomeriggio e in serata le sue condizioni purtroppo sono progressivamente peggiorate. Nella galleria, che è breve, è compresa una curva piuttosto ampia. E' qui che il pugile palermitano, uno del * pupilli » di Rocco Agostino, ha perso II controllo della moto andando a finire contro la parete. La Kawasaki dopo il violento urto è rimbalzata a parecchi metri di distanza, rotolando sull'asfalto, e i due giovani sono rimasti a terra insanguinati. Castellini, che i suoi molti ' fans » siciliani chiamavano « baffo » appunto per due grossi baffi che portava e ai quali teneva parecchio, cinque mesi fa, il 6 aprile, aveva riconquistato a Palermo il tricolore dei superwelters (suo dal 1974 quando sempre a Palermo sconfisse Bentini] battendo alla quarta ripresa, per intervento medico, Lassandro che gli aveva strappato il titolo nello scorso novembre in un breve quanto tirato combattimento sul ring di Pesaro: alla quarta ripresa era stato squalificato per la sua boxe disordinata più che scorretta e Il titolo era passato a Lassandro, ma, come s'è detto, se l'era ripreso in aprile. Le « usci¬ te » internazionali di questo pugile fortissimo ma piuttosto rozzo, combattivo e focoso son state rade e senza affermazioni come alle Olimpiadi di Monaco nel '72 quando Castellini fu sconfitto al primo incontro. Da dilettante, quando faceva Il muratore, Castellini aveva conosciuto ben altre amarezze che quelle dovute alle poche sconfitte: all'inizio infatti il suo gettone era di duemila lire a combattimento diventate quindicimila quando, tra I welter, fu campione d'Italia. Poi, passato professionista, ascese alla categoria superiore e cominciò a guadagnare bene per fortuna sua, dei genitori (il padre è usciere] e degli undici fratelli e sorelle. a. r.

Luoghi citati: Italia, Monaco, Palermo, Pesaro