Tardelli-Causio la soluzione?

Tardelli-Causio la soluzione? Tardelli-Causio la soluzione? Rumoroso e festoso ritorno del I tgrande calcio a Torino in concomitanza con il rientro dalle vacanze. Per Juventus- - ecoslovacchia ieri sera qualcuno ha chiuso le ferie due o tre giorni prima onde non perdersi l'esordio ufficiale del bianconeri, rinnovatissimì dal campo alla panchina, dagli uomini agli schemi. Quarantamila persone all'ormai vecchio Comunale, con un occhio ai campioni d'Europa e l'altro, ancora più interessato, addosso alla Juventus attorno alla quale Trapattoni lavora con la massima cautela per non rischiare soluzioni definitive sulle quali debba poi essere costretto a ricredersi. Punti sotto esame, in particolare, centrocampo e Boninsegna. Come previsto è partito titolare Marchetti, visto che Benetti non è ancora in grado di affrontare i novanta minuti. Romeo è poi entrato nel finale, insieme a Gori, in una Inquadratura rivoluzionata, volutamente « mascherata » dal tecnico. Per quanto riguarda la destra dell'attacco, con la coppa Tardelli-Causio, Trapattoni ha trovato con ogni probabilità una sistemazione che lo soddisfa In pieno, anche se comporta II sacrificio di Gori. Tardellino, a parte il gol segnato con splendida sicurezza al 16', ha lavorato in sincronia perfetta con il - barone » allargando quando il compagno si accentrava, Inserendosi in mezzo quando Causio andava al fondo per II cross. Marchetti, giocando più arretrato, sulla linea di Furino e dei terzini, ha fatto da onesta controfigura di Benetti, dimostrandosi lineare e preciso anche se ancora un po' spaesato dopo il salto di categoria. Dei bianconeri ha impressionato soprattutto la grinta con la quale hanno affrontato la gara. Consci di aver di fronte un avversario dì qualità, gli atleti del Trap hanno gettato in campo tutto il loro coraggio e le loro energie: marcature strette, tackle duri, un test a livello di campionato, per non dire di derby. I cechi hanno finito per essere loro a giocare il primo tempo la vera gara di allenamento, cercando soprattutto scambi e collegamenti, provando con calma la nuova coppia difensiva Dvorak-Yurkevic, muovendosi a ritmo ridotto a metà campo attorno al loro Bobby Charlton, il pelato capitano Pollak. Un esempio: quando il lungo stopper Dvorak si è stancato di rischiare brutte figure per entrare « molle », ha messo il piedone come sa e allora la musica è cambiata. Nella ripresa, con Pivarnlk sì è vista un po' di rabbia anche se i più vigorosi attacchi cechi hanno trovato la difesa bianconera pronta a chiudersi davanti a Zoff ed a ribattere colpo su colpo. Dei bianconeri il solo Boninsegna si è mosso al ritmo degli avversari del primo tempo. Sino a quando Bettega (uscito nel finale) ce la farà a svolgere in modo tanto splendido i! doppio lavoro di suggeritore e di punta, tutto andrà bene. C'è da augurare a Roberto, apparso tra I più In forma assieme a Tardelli, al Causlo del primo tempo e ad un ottimo e continuo Cuccureddu, di avere energie per tutta la stagione (ma potrebbe fare lui la punta, con Gori di spalla). Il lavoro di Trapattoni è delicato, ma il materiale è più che buono. Avere l'imbarazzo della scelta non è male, con una stagione tanto dura davanti. In- lI cmdnlptdncpdgtzr(hDstsisnbIfsll tanto c'è da registrare la già va- lida tenuta atletica di quasi tutti I bianconeri I quali hanno retto con disinvoltura il cambio di ritmo degli avversari, punti sul vivo dal gol di Tardelli e scatenatisi nella ripresa. Il tempo di rimettere a posto le zolle smosse e di dare una ripulita alle gradinate e, stasera, tocca al Torino. La squadra di Radice affronta una selezione romena giovane, composta da elementi che cercano conferma dopo le prime prove internazionali e quindi porranno in campo un impegno particolare. Per I granata si tratta del terzo incontro internazionale in questa fase di preparazione: dopo la prima apparizione (contrastata) ad Ivrea, il tralner ha portato la comitiva in Irlanda. Dublino, Dundalk, ed ora la presentazione ufficiale ' con scudetto » sul campo dove lo stesso scudetto è stato conquistato per il settanta per cento, la scorsa stagione. Tornato dall'Irlanda con le benedizioni di Enzo Bearzot, che bene ha fatto non solo a seguire I granata ma a darsi una « rinfrescata » sul calcio anglossassone, il Torino aspetta altri collaudi, a partire da stasera. Tutto l'ambiente per ora pensa più al Malmoe che al campionato, e non solo perché le date di Coppa arrivano prima. Il torneo dei campioni è una grossa avventura, rappresenta una novità, Radice portando la sua banda all'estero si è preoccupato più dell' esperienza che del gioco vero e proprio, sul quale può stare tranquillo, una volta appurato che i giocatori non hanno intenzione di riposare sull'alloro raggiunto dopo tanta attesa. L'inserimento di Danova (ma Santln non è allatto fuori dal giro, ha caratteristiche tati da poter riemergere in campionato) non può cambiare schemi e mentalità: il Torino che già cerca di migliorare nei particolari quanto ha mostrato nella scorsa stagione, arriverà presto a ripetere certi automatismi. Ed un incentivo in più esiste, sottolineato proprio dalla presenza di Bearzot in Irlanda: il passaggio di Capello al Milan può spostare in modo decisivo, netto (tocca solo ai granata meritarlo) l'orientamento del commissario tecnico. Se Benetti fosse rimasto al Milan, e fosse arrivato Capello, le cose ora sarebbero diverse. Ma la realtà è questa. Bruno Perucca

Luoghi citati: Dublino, Europa, Irlanda, Ivrea, Torino