Radiografia di una malata con speranza di guarigione

Radiografia di una malata con speranza di guarigione Secondo gli studi della Camera di Commercio Radiografia di una malata con speranza di guarigione E' l'economia torinese - Confronto dei primi due trimestri '76 per industria, commercio, credito - Previsioni di prossimo miglioramento - Ansie per il costo della vita Per misurare la temperatura economica e psicologica degli operatori economici torinesi, la nostra città dispone di alcuni strumenti rivelatisi finora preziosi e probanti. Sono le Indagini di previsione che trimestralmente escono dagli uffici-studio della Unione industriale, dell'Api (Associazione piccole e medie industrie) e della Camera di commercio. In via Fanti, in via Accademia Albertina e in via San Francesco da Paola, sedi delle tre organizzazioni, ci sono sensibili antenne in grado di captare gli umori dei rispettivi iscritti. Dal sondaggio compiuto in giugno dalla Camera di commercio esce uno spaccato di vita economica che conferma sostanzialmente una cosa: l'economia torinese è come un malato che, ripresosi da un improvviso e spossante morbo, è in buone condizioni e può ristabilirsi completamente. Ma per riuscirci ha bisogno di terapie d'urto, di medici esperti, di condizioni generali favorevoli, di fiducia in se stesso. Altrimenti, a distanza di tempo, per il malato si dovrà preparare la tenda ad ossigeno. Esaminiamo da vicino, settore per settore, la radiografia tracciata dalla Camera di commercio, relativamente al secondo trimestre dell'anno in corso. INDUSTRIA. Il 30% delle imprese intervistate ha segnalato di aver accresciuto la produzione, nel periodo aprile-giugno, rispetto al trimestre gennaio-marzo. Il 56 per cento ha indicato stazionarietà, il 14 diminuzione (saldo più 16 contro meno 7 dei primi tre mesi dell'anno). Costi di produzione — Sono aumentati per il 94 per cento, stazionari per il 5, in flessione per l'uno. Capacità produttiva. E' aumentata del 5 per cento. Vendite. Il 36 per cento delle aziende ha denunciato un aumento rispetto al primo trimestre '76; il 53 nessuna variazione, l'11 involuzione (saldo +25). Ordinativi provenienti dal mercato interno: nel 23 per cento dei casi si può parlare di evoluzione, nel 58 per cento di stazionarietà, nel 19 per cento di diminuzione (saldo +4). Domanda estera. Il 22 per cento ha denunciato aumenti, 64 stasi, 14 decremento. La previsione per il periodo luglio-settembre rispet-to al primo trimestre è la se- guente: 8 punti in più per la prò-duzione, occupazione più 1, do manda interna più cinque, domanda estera più nove. Prezzi di vendita più 69. COMMERCIO. L'andamento delle vendite — rileva lo studio della Camera di commercio — in aprile-giugno ha presentato -qualche elemento moderatamente positivo, anche se II clima di opi nioni è ancora apparso assai in certo ». Venticinque grossisti su cento hanno dichiarato di aver aumentato il loro volume d'affari rispetto al primo trimestre, 38 sono rimasti stazionari, 37 hanno subito flessioni (saldo —12 rispetto a —32 di un anno fa). Su cento dettaglianti: 37 per cento hanno dichiarato la crescita del volume di affari; 31 stasi, 32 cedimento (saldo +5). Prezzi — Il 16 per cento dei 1 grossisti s'attende un'evoluzione Il 48 situazione Invariata, il 36 1 riduzione (saldo meno 20). Al dettaglio: 16 su cento hanne indicato crescita, 48 stazionarietà, 36 diminuzione (saldo mono 20). Credito — Il 33 per cento degli istituti di credito ha registrato una lievitazione dell'affluenza al risparmio contro II 45 e il 22 per cento che hanno indicalo stazionarietà e calo (saldo più 11). Richieste finanziamento: saldo attivo del 33 per cento tra le risposte indicanti aumento e diminuzione. Previsioni — Per luglio-settembre sono positive II 44 per cen-1 to degli interpellati cede possi- i bile un miglioramento deih situa- ì zione economica ìensrale, il 56 non ritiene probabile modificalo- ! ni apprezzabili (saldo +44 contro 57 di gennaio-marz.'!. 1 Nel primo semestre '76 — rilevano alla Camera di commercio — l'economia torinese ha presentato una discreta ripresa, è tornata a girare come due anni fa soprattutto per due motivi: incre- . mento vivace delle esportazioni e | ripristino dei livelli di scorta. Da ' un esame settoriale i rilevatori hanno messo in evidenza che quasi tutti i vari comparti industriali sono progrediti tra il primo semestre '75 e il corrispondente periodo di quest'anno. I maggiori tassi eli ascesa sono stati registrati dall'industria tessile, da quella chimica e alimentare. L'edilizia è migliorata in proporzioni ridotte (+10,5 per le abitazioni costruite, +23,2 per i vani) ma nonostante ciò ha consentilo un certo recupero ai settori ad essa maggiormente legati (marmo, laterizi). Previsioni a breve termine: ulteriore rilancio produttivo - che dovrebbe impedire, almeno nel prossimi mesi, una qualche involuzione. Di un certo interesse sono le attc.~e per l'occupazione che. per la prima volta dopo più di un anno e mezzo, sembrerebbe orientata verso un certo progresso ». Preoccupazioni vengono espresse invece per il continuo aumento del costo della vita. L'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati della nostra città è aumentato, tra il giugno '75 e il giugno '76, del 16,1 per cento. Nel secondo trimestre '76 tale indice è lievitato del cinque per cento, segno che la spinta inflazionistica è tuttora estremamente vivace. Note più favorevoli per il mercato finanziario. I depositi bancari della provincia alla fine del prl m° trimestre '76 ammontavano a 6293 miliardi di lire (+28.4 sul m?.rzo. .!975L e .?!] impieghi a tre mila 442 miliardi ( + 9,7). Ti rapporto tra i secondi e i primi è passa¬ to da 64 nel marzo '75 a 54,7 nel marzo '76. Sta diminuendo anche il ricorso alla Cassa integrazione: 9.420.777 ore nel primo semestre '76 contro 22 milioni 177.556 nell'analogo Periodo del 75 (meno 57,5) Conclusioni del president presidente della Camera di commercio, Enrico Salza: « Se l'orizzonte si sta schiarendo, non si può fare a meno di notare che i precari equllibri dei conti con l'estero da un lato, le forti spinte inflazionistiche dall'altro rischiano di inceppare il meccanismo di ripresa attualmente ancora in condizioni piuttosto incerte ». Guido J. Paglia

Persone citate: Enrico Salza