Come retrocedere e viver felici
Come retrocedere e viver felici Lido Vieri, 37 anni, è passato dall'Inter alla Pistoiese Come retrocedere e viver felici "Il salto dalla serie A alla C mi ha fatto rabbia: adesso ho ritrovato tanti amici e scoperto un nuovo entusiasmo" - Il suo allenatore è Dolchi, ex compagno di squadra (Dal nostro inviato speciale) Piombino, 24 agosto. Lido Vieri sta riscoprendo il calcio della sua infanzia, quel mondo che aveva abbandonato per la bella avventura a Torino e che ora, con la solita umiltà e bravura, si appresta a riaffrontare • giovane nello spirito come un tempo ». Per lui, trentasettenne, il declassamento dal grande club come l'Inter alla Pistoiese, dopo la prima immancabile dose di rabbia, finisce col tramutarsi in motivo di soddisfazione. Torna vicino a casa, la famiglia si riunisce, i tre figli maschi possono studiare nelle stesse scuole nelle quali Lido ha affrontato la vita. Il portiere è appena rientrato da Pistola dove si è sottoposto alle • cure » di Maciste Bolchi, suo compagno nel Torino, ed ora implacabile sergente di ferro di turno: « Credevo di faticare nell'Inter — confessa Lido — e invece mi accorgo che In serie C si lavora ancora dì più; sono letteralmente distrutto anche se non posso essere considerato un tipo che sì slede facilmente. Sinceramente questo Impatto con un club semlprofessionistico è stato una lieta sorpresa: ho trovato gente pre 'arata che meriterebbe molto di più, un ambiente ricco di entu- siasmo, senza contare amici pre- i ziosi come Claudio Nassi ed il presidente Melani. E' stato per merito loro che mi sono deciso ad accettare l'accordo con la Pistoiese ». Vieri ha lasciato Milano ed il grande calcio senza alcun rimpianto anche se preso alla sprovvista ha reagito con una buona dose di rabbia: « Se mi avessero Informato prima — commenta — avrei potuto trovare una sistemazione sempre in serie A, ad ogni modo, ora, non ne sono pentito. Sono tornato fra I dilettanti e mi sono sentito ringiovanire. Certo se nell'ambiente nerazzurro avessi avuto il "savoir-faire" di certi miei colleghl, a quest'ora sarei ancora agli ordini di Chiapnella ». — Era forse nemico di Mazzola? « Affatto, ero e resto amico di tutti gli Interisti anche di Chiapnella e di Fraizzoli. Il presidente mi ha offerto In extremis un posto di allenatore per i giovani ma io gli ho risposto che intendo ancora giocare: se rinunciassi, troverei molte altre società disposte a darmi un slmile incarico ma, ripeto, se lo facessi dopo pochi giorni mi pentirei. Certo, Il distacco con l'Inter è stato amaro, me l'aspettavo diverso, ad ogni modo non sono capace di tenere rancori, avranno avuto le loro ragioni, Bordon ha grosse doti: dicono però che la mia presenza gli dava fastidio. Ora potrà dimostrare tutto il suo valore ma non potrà più scaricare le sue colpe su di me ». Vieri, dunque, non prova rancore per chi lo ha » tradito ». Serba buoni ricordi del lungo arco di tempo calcistico che va dal Torino all'Inter. ■ Sono cresciuto praticamente nell'ambiente granata — ricorda —: prima I "boys", poi la squadra titolare. Ho giocato a fianco di campioni come Meroni, Ferrini, Moschino, Puia, tutti cari amici. La soddisfazione più grossa comunque l'ho avuta nella stagione 1961-62 quando mi è stato assegnato il premio Combi quale miglior portiere. Senza dimenticare ovviamente il terzo posto col Torino di Rocco ». Vieri è d'accordo che qualcosa debba cambiare nel nostro calcio anche se, precisa, sarà bene agire coi fatti e non dilungarsi nelle chiacchiere: » // Torino — commenta — potenzialmente è valido, dipenderà molto però dal cervello dei giocatori. MI spiego: le espulsioni in Irlanda a mio avviso sono una specie di campanello d'allarme. Guai se qualcuno avendo vinto lo scudetto pensasse di essere II più forte: nel calcio non si può mal essere sicuri. La Juventus resta a mio avviso la squadra da battere, anche lei ha fior di giocatori e la società ha le spalle solide. Il Milan è la grossa incognita del campionato: resta da vedere sino a che punto assimilerà gli schemi di Marchioro. Quanto all'Inter, la vedo bene fuorché in difesa. Quando il re¬ parto e messo sotto pressione, balbetta ed allora nascono I guai. Non è però colpa del portiere ma di qualcun altro di cui non voglio fare il nome ». Lido è già in forma: i tifosi pistoiesi non hanno mancato di esternargli la loro simpatia. Sono convinti che con lui In porta e Bolchi in panchina, senza dimenticare l'abile lavoro in società dell'ex giornalista Claudio Nassi, la serie B non è poi tanto lontana. Con un • giovane » di 37 anni fra i pali, tutto è possibile: ■ Se non succederà in questa stagione — conclude sorridente Vieri — potrà capitare In quella successiva, io non ho fretta, mi sembra di essere un ragazzino ». Giorgio Gandolfi
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